Aeschinomene galleggiante

Aeschynomene fluitans

Poir., 1804

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata nei principali repertori (POWO, WFO, Catalogue of Life) come Aeschynomene fluitans Poir. Appartiene a Fabaceae, sottofamiglia Faboideae. In commercio può essere confusa con Neptunia oleracea (water mimosa) e con Aeschynomene aspera: la prima ha vistosi galleggianti spugnosi (aerenchima, tessuto ricco d’aria) lungo i fusti, assenti in A. fluitans; A. aspera è più robusta e tipicamente emersa. La specie presenta le tipiche foglie sensibili del genere Aeschynomene. Non risultano controversie tassonomiche maggiori, ma la variabilità morfologica lungo il gradiente emerso–sommerso può generare identificazioni errate in acquariofilia.

Distribuzione e habitat

Nativa dell’Africa tropicale (Afrique de l’Ouest all’Africa orientale e meridionale, inclusi bacini di Niger, Nilo, Congo e Zambesi; segnalata anche in Madagascar). Habitat: acque ferme o a lento corso, laghi e lagune costiere, canali, paludi e piane alluvionali stagionali, in pieno sole e acque calde. È stata indicata come naturalizzata in alcune aree tropicali extra-africane, ma la diffusione fuori areale sembra localizzata. In natura forma tappeti galleggianti legati ai livelli delle piene.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta erbacea galleggiante con fusti sottili, cavi e ramificati, lunghi fino a 100–300 cm in condizioni naturali. Le foglie sono composte pennate (asse centrale con molte piccole foglioline a coppie); ciascuna fogliolina è oblunga o ellittica (circa 2–10 mm), verde brillante. Le foglie manifestano nictinastia (movimenti di chiusura al buio o se stimolate). I nodi portano radici avventizie (radici che nascono da fusto o nodi, non dalla radice principale) che pendono in acqua, utili per l’assorbimento e come rifugio per microfauna. Talvolta sono presenti piccoli noduli radicali (associazioni con batteri azotofissatori), non sempre funzionali in acquario. I fiori, raramente osservati in vasca, sono papilionacei gialli, solitari o in piccoli gruppi; il frutto è un lomento (legume segmentato) tipico del genere.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità medio-rapida con luce intensa e nutrienti disponibili. La crescita è fortemente influenzata da: intensità luminosa (luce alta accelera l’accestimento), temperatura (ottimo in acque calde), moto dell’acqua (preferisce superficie calma), disponibilità di microelementi, in particolare ferro. In luce bassa o acque troppo fredde la crescita rallenta e le foglie si riducono.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Come galleggiante colonizza rapidamente la superficie, creando ombra sottostante; compete per luce e nutrienti, ma è meno aggressiva di Pistia o Salvinia in condizioni di flusso moderato. Le radici pendule intrappolano particolato e ospitano biofilm utile a gamberetti e avannotti. Le foglie si chiudono al buio; al mattino si riaprono. Può aderire a coperchi o bordi; con correnti forti tende ad ammassarsi verso lo scarico.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: dolce, da tenera a moderatamente dura. pH da leggermente acido a debolmente alcalino. Temperatura calda. Luce: medio-alta fino a molto alta, diretta sulla superficie. Flusso: lieve, superficie libera da eccessiva turbolenza. Fertilizzazione: regolare in colonna per macro (N, P, K) e micro, con attenzione al ferro per prevenire clorosi. Non richiede CO₂ disciolta, poiché scambia anche con l’aria; un impianto CO₂ può comunque giovare al sistema generale. Gestione: diradare settimanalmente per evitare ombreggiamento e favorire la circolazione. Utili anelli o barriere galleggianti per contenerne l’espansione. Tollerante ai tannini delle acque ambrate. Evitare spruzzi continui sulle foglie che possono favorire marcescenze ai margini.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Semplice per talea di fusto: recidere sezioni con 3–5 nodi, lasciando galleggiare i segmenti; le radici avventizie si sviluppano dai nodi e la pianta riparte. Si può anche dividere il tappeto recidendo i rami secondari. La riproduzione da seme è possibile solo se fiorisce in emergenza: i lomen­ti maturi rilasciano segmenti-seme che richiedono emersione e calore; in acquario domestico è pratica rara.

Allestimento della vasca

Da usare come pianta galleggiante in vasche aperte o chiuse con spazio alla superficie. Indicata per vasche di comunità, blackwater e layout dove si desideri ombra filtrata. Ottima nelle zone superiori sopra il centro/sfondo per creare dinamica verticale con le radici pendule. Meno adatta a vasche fortemente piantumate che richiedono molta luce sul fondo, a meno di contenere l’area occupata con anelli.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni e soluzioni:

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata formalmente per la Lista Rossa globale; specie ampiamente distribuita e comune in habitat idonei. Non in CITES. Non risulta inclusa nell’Elenco UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. 1143/2014) alla data odierna. In climi tropicali può comportarsi da infestante in corpi idrici eutrofici: evitare assolutamente l’introduzione in natura e smaltire gli scarti in modo responsabile.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura22–30 °C24–28 °C
pH6.0–7.86.4–7.2
GH2–15 dGH3–8 dGH
KH0–10 dKH1–5 dKH
Conducibilità80–500 µS/cm150–300 µS/cm
LuceMedia–AltaAlta (superficie ben illuminata)
CO₂Non richiestaNon necessaria (benefica per l’ecosistema)
Fertilizzazione (macro/micro)Regolare, basso–medioBilanciata con tracce costanti di Fe
Velocità crescitaMedia–RapidaRapida con luce forte
Posizione consigliataGalleggianteGalleggiante (isole controllate)
Tipo di propagazioneTalea di fustoSegmenti con 3–5 nodi
Compatibilità con faunaAltaOttima con gamberetti/avannotti; evitare erbivori voraci
DifficoltàPrincipiante–IntermedioPrincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia