Aponogeton del Madagascar (pianta pizzo del Madagascar)

Aponogeton madagascariensis

(Mirb.) H.Bruggen, 1968

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata dai principali repertori botanici (Kew/POWO, WFO) nel genere Aponogeton. Basionimo: Ouvirandra madagascariensis Mirb. La pianta è nota in acquariofilia come “Madagascar lace plant”. Esistono sinonimi storici e una certa variabilità morfologica (dimensioni e densità della reticolatura fogliare) descritta in letteratura; alcuni nomi commerciali o varietà orticole (es. “var. major”, “henkelianus”) non sempre corrispondono a unità tassonomiche oggi riconosciute. La nomenclatura del “complesso madagascariensis” è stata rivista più volte; consultare POWO/WFO per aggiornamenti. Non è una Cryptocoryne: è un Aponogeton a bulbo, non a rizoma.

Distribuzione e habitat

Endemica del Madagascar, in corsi d’acqua limpidi dell’altopiano e delle regioni orientali. Abita ruscelli e fiumi lenti o moderatamente correnti, da acque poco profonde fino a circa 0,6–1 m. Substrati sabbiosi o ghiaiosi con detrito fine, acqua fresca, ben ossigenata e relativamente tenera. L’habitat naturale è soggetto a stagionalità termica e idrica; l’acqua può essere più fresca nella stagione secca. La specie è sensibile all’intorbidamento e all’alterazione del corso d’acqua (deforestazione, sedimentazione).

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta acquatica perenne con bulbo ovoidale (2–4+ cm) da cui emergono foglie basali lungamente picciolate. Lamina fogliare fortemente fenestrata (aspetto “a reticolo”), con maglie definite da nervature trasversali e longitudinali; la “finestratura” deriva da un processo di morte cellulare programmata che lascia aperti gli spazi tra le nervature. Foglie generalmente verdi, 15–60 cm di lunghezza e 5–15 cm di larghezza, variabili per clone e condizioni. Radici fitte ma delicate; non interrare completamente il bulbo. Infiorescenza emersa su scapo, a spiga con piccoli fiori chiari; i frutti liberano semi che possono germinare in acqua. Non emette stoloni laterali come molte piante a rizoma; la moltiplicazione vegetativa spontanea è rara.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Lenta o moderata a seconda di luce, nutrienti e temperatura. Mantiene al meglio la finestratura con luce intensa e acqua pulita e fresca. Sopporta male il caldo prolungato: oltre ~24–25 °C tende a regredire. Può entrare in dormienza stagionale: le foglie regrediscono mentre il bulbo resta vitale; spesso riparte dopo settimane/mesi se le condizioni tornano favorevoli (più fresco, fotoperiodo e nutrienti stabili).

Comportamento e compatibilità con altri animali

Esemplare non competitivo: non invade, non ombreggia eccessivamente perché le foglie sono “traforate”, ma le lamine possono allungarsi e occupare spazio centrale. Le foglie intrappolano detrito e biofilm; necessitano di moderata corrente e manutenzione delicata. Sensibile a pesci erbivori e a grandi loricaridi che possono danneggiare i lembi. In vasche stabili diventa un punto focale elegante; non è indicata per allestimenti molto turbolenti o con forte disturbo meccanico.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Vasca medio-grande (da 80–100 L in su) per lasciare spazio alle foglie. Temperatura: 16–26 °C, ottimale 20–23 °C. pH 6,0–7,5. Acqua tenera o medio tenera: GH 1–12, KH 0–6; conducibilità 50–300 µS/cm. Luce alta e ben distribuita; fotoperiodo 8–10 ore/giorno. Fondo ricco e maturo (argille/terre allofane, laterite o substrati tecnici) perché è forte assorbente radicale; utili pastiglie fertilizzanti vicino al bulbo. CO₂ non obbligatoria ma utile per la stabilità; evitare fluttuazioni. Tenere il bulbo parzialmente esposto (metà fuori dal substrato) per prevenire marciumi; non comprimere il colletto. Corrente moderata e acqua molto pulita per limitare biofilm e alghe sui reticoli. Cambi regolari (25–40%/settimana) e filtro ben dimensionato. Evitare temperature elevate prolungate e improvvisi shock di luce/nutrienti.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per seme dopo impollinazione (spesso manuale in acquario toccando le spighe con un pennellino tra piante diverse o spighe nello stesso individuo se fertile). I semi maturi, liberati in acqua, germinano meglio in vaschette poco profonde con acqua pulita e tiepida e luce diffusa. La divisione del bulbo è possibile solo su esemplari grandi con evidenti punti di crescita multipli, ma è rischiosa (marciumi): pratica sconsigliata ai principianti. La micropropagazione in vitro è comune nel commercio e preferibile per ragioni etiche e sanitarie.

Allestimento della vasca

Perfetta come esemplare da centro vasca o zona medio-posteriore, con spazio libero attorno per valorizzare la silhouette. Evitare corridoi di forte turbolenza che possano strappare i reticoli. Si abbina a legni e rocce scure che ne esaltano il disegno; piante basse tappetanti o rosette compatte aiutano la lettura della foglia. Lasciare 15–20 cm liberi su ogni lato al momento della piantumazione. Non indicata per primo piano né come pianta galleggiante.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe a pennello o biofilm sulle foglie: aumentare leggermente la corrente, stabilizzare CO₂ e nutrienti, ridurre accumulo di detrito (prefiltri, sifonature delicate), fotoperiodo regolare. Ingiallimento o reticoli fragili: possibile carenza di ferro o macro; nutrire via fondo e integrare microelementi con dosi prudenti. Fori irregolari diversi dalle “finestre” naturali: controllare potassio e presenza di brucature. Marciume del bulbo: eccesso di interramento o fondo troppo compattato; rialzare il bulbo e migliorare circolazione del substrato. Stress termico: sopra 25–26 °C prolungati favorisce regressione; se possibile, raffrescare l’acqua e accorciare leggermente il fotoperiodo durante i picchi estivi.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Specie endemica del Madagascar con habitat in regressione (deforestazione, sedimentazione, alterazioni idrologiche). Valutata a rischio nella Red List IUCN (categorie di minaccia alte sono riportate per il complesso; verificare la scheda più aggiornata). Non elencata in CITES. Non risulta invasiva in Italia/UE né inclusa negli elenchi di specie esotiche invasive ai sensi del Regolamento (UE) 1143/2014. Etica d’acquisto: preferire piante da coltivazione (in vitro/serra) e rifiutare esemplari di probabile raccolta selvatica. Non rilasciare mai organismi in natura.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura16–26 °C20–23 °C
pH6,0–7,56,5–7,0
GH1–12 dGH3–6 dGH
KH0–6 dKH1–4 dKH
Conducibilità50–300 µS/cm100–200 µS/cm
LuceMedia–altaAlta, 8–10 h/giorno
CO₂Facoltativa (0–20 mg/L)10–20 mg/L stabilizzati
Fertilizzazione (macro/micro)Moderata in colonna; ricca al fondoFondo nutritivo + micro (Fe) costanti
Velocità crescitaLenta–mediaLenta
Posizione consigliataCentro–sfondoCentro (specimen)
Tipo di propagazioneSeme; rara divisione bulboSeme (impollinazione manuale)
Compatibilità con faunaCon pesci pacifici e invertebratiMicro-pesci, Caridina, Neritidae; evitare erbivori/raspatori
DifficoltàIntermedio–avanzatoAvanzato

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia