aponogeton del Madagascar

Aponogeton ulvaceus

H. Bruggen, 1985

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata da database autorevoli (POWO/Kew, WFO, Catalogue of Life) nel genere Aponogeton (fam. Aponogetonaceae). Autore standardizzato: H. Bruggen. Non sono riconosciute sottospecie. In commercio il nome è talvolta applicato a forme/ibridi con foglie più strette o più larghe; può essere confusa con A. undulatus (Asia) e A. crispus (Sri Lanka), che però hanno foglie e infiorescenze diverse. Caratteri utili: presenza di tubero globoso, foglie molto ondulate, infiorescenza emergente con più spighe ramificate.

Distribuzione e habitat

Endemica del Madagascar, con segnalazioni soprattutto nel settore nord-occidentale e centrale. Abita corsi d’acqua lenti, lagune, stagni e depressioni stagionali da basse a medie altitudini. Vive completamente sommersa per gran parte del ciclo e emette infiorescenze sopra la superficie in acque basse o stabili. Le acque naturali sono da tenere a debolmente dure, pH da leggermente acido a neutro; la marcata stagionalità (piogge/secca) può indurre fasi di crescita intensa seguite da riposo.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta acquatica perenne con tubero (2–5 cm, talora più grande) da cui originano radici robuste e una rosetta di foglie. Foglie sottili, semitraslucide, di colore verde chiaro, con lamina fortemente ondulata ai margini; lamina 20–60 cm di lunghezza e 5–15 cm di larghezza, picciolo lungo. Non ha fusto eretto; le foglie formano un ciuffo che può superare i 50–60 cm d’altezza e 20–40 cm di larghezza. L’infiorescenza è una spiga multipla ramificata che emerge dall’acqua, con piccoli fiori bianco-giallastri; segue fruttificazione con semi galleggianti o deiscenza in acqua.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Da media a rapida. Accelerano: luce medio–alta diffusa, substrato fertile ricco di macro (N, P, K) e micro (Fe, tracce), temperatura stabile 22–25 °C, CO₂ disciolta moderata. Rallentano: luce scarsa, nutrienti limitanti (soprattutto N/K/Fe), acque troppo fredde o troppo calde, interramento completo del tubero. Può entrare in dormienza stagionale riducendo o perdendo le foglie; in condizioni stabili indoor spesso continua a vegetare.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Forma cespi voluminosi e foglie lunghe che possono ombreggiare il fondo o galleggiare in superficie. Non è invasiva in vasca (non emette stoloni), non compete aggressivamente ma è efficiente nell’assorbire nutrienti. Dopo il trapianto può perdere foglie vecchie e rigenerarle; produce fiori se le foglie raggiungono la superficie e se non potata di continuo.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acquari da ≥100–150 L per rispettarne taglia e portamento. Luce: medio–alta, non eccessivamente puntiforme. Acqua: 20–27 °C (ott. 22–25 °C), pH 6.0–7.5, GH 2–12, KH 1–6, conducibilità 100–500 µS/cm. Substrato: fine-medio, ricco; ottime le pastiglie fertilizzanti vicino alle radici. CO₂: facoltativa (10–20 mg/L utili per vigoria). Movimento d’acqua moderato. Piantumazione: posizionare il tubero appoggiato o solo metà interrato, con l’apice vegetativo libero; evitare interramento profondo che può causare marciumi. Cambi regolari e potature delle foglie più vecchie mantengono l’aspetto arioso.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Principalmente per seme: in vasca domestica è possibile se l’infiorescenza emerge; si può favorire impollinando manualmente con un pennellino tra spighe nello stesso giorno. I semi maturi possono essere fatti germinare in contenitori poco profondi con acqua pulita e luce moderata, quindi trapiantare quando presentano piccole foglie e radici. Vegetativa: talvolta il tubero produce germogli laterali; separare solo quando formano un piccolo bulbo con proprie radici, usando taglio netto e pulito e reimpiantando poco interrato.

Allestimento della vasca

Elemento focale da centro vasca o sfondo nelle zone aperte. Lasciare spazio libero in superficie per evitare che le foglie si pieghino. Abbinamenti: piante basse o tappezzanti nelle zone illuminate dal passaggio di luce tra le foglie; evitare compagni molto ombreggianti direttamente sopra il tubero. Adatta a layout naturali e biotopi del Madagascar.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe su foglie larghe: ridurre fotoperiodo e nutrienti in eccesso, aumentare lieve circolazione, introdurre manutenzione regolare (rimozione manuale e potatura foglie vecchie). Foglie che si sciolgono dopo l’acquisto: normale fase di adattamento; rimuovere le foglie compromesse e sostenere con nutrienti alla radice. Arresto di crescita/dormienza: verificare stabilità di temperatura e luce, evitare interramento del tubero; se la pianta entra in riposo, lasciare asciugare la gestione (meno potature, luce moderata) finché non ricaccia. Marciume del tubero: tipicamente dovuto a interramento completo o substrato troppo anossico; rialzare e arieggiare la zona, sostituire parti mollicce rimuovendo il materiale morto.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Non risulta elencata in CITES. Stato IUCN specifico non disponibile/Non Valutata; molte piante acquatiche del Madagascar sono minacciate da alterazioni dell’habitat. In commercio nell’UE proviene perlopiù da coltivazioni (talvolta da laboratorio). Non è elencata come invasiva nell’UE; non rilasciare mai in ambienti naturali. Verificare eventuali restrizioni locali su import/export e norme fitosanitarie generali.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–27 °C22–25 °C
pH6.0–7.56.4–7.0
GH2–12 dGH4–8 dGH
KH1–6 dKH2–4 dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
Lucemedia–altamedia–alta diffusa
CO₂facoltativa10–20 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)moderata–regolareNPK + Fe e tracce, con pastiglie alla radice
Velocità crescitamedia–rapidarapida con nutrienti e CO₂ moderata
Posizione consigliatacentro/sfondocentro come esemplare focale
Tipo di propagazionesemi o divisione del tuberosemi in vasche dedicate
Compatibilità con faunacon pesci pacificievitare grandi erbivori (goldfish, molti ciclidi) e grossi gamberi
Difficoltàprincipiante–intermediointermedio

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia