Gambero bamboo (Bamboo shrimp), Gambero dei fiori di Singapore, Wood shrimp

Atyopsis moluccensis

De Haan, 1849

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie della famiglia Atyidae, gruppo di gamberi d’acqua dolce con chele modificate a ventaglio. In Atyopsis moluccensis i primi due paia di chele sono dotati di fitte setole (peluria specializzata) che formano veri e propri ventagli filtranti per catturare particelle dal flusso. È spesso confuso nel commercio con Atyopsis spinipes; la distinzione certa richiede caratteri morfologici fini (numero e disposizione di spine e setole sulle chele e sul carpo) e, in caso di dubbio, la consultazione di chiavi tassonomiche. Sinonimi storici includono Atya moluccensis. Nel commercio può comparire come Atyopsis sp. o impropriamente come Atya sp. Colore molto variabile: dal beige al marrone ruggine, spesso con banda dorsale chiara; maschi di solito più robusti con chele più grandi.

Distribuzione e habitat

Originaria dell’Asia tropicale insulare, con nucleo confermato in Indonesia orientale (Molucche, Sulawesi) e aree vicine di Wallacea; segnalazioni da altre parti del Sud-Est asiatico esistono ma includono probabili misidentificazioni con A. spinipes. Abita torrenti collinari e montani limpidi, ben ossigenati, con tratti a corrente sostenuta (rapide e cascatelle). Microhabitat tipico: superfici dure (rocce, radici, legni) dove può mettersi controcorrente per filtrare il particolato. I substrati sono sabbiosi-ciottolosi, con pH da leggermente acido a neutro e basse concentrazioni di nutrienti.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta 6–10 cm TL (lunghezza totale, rostrum–telson), con femmine spesso leggermente più lunghe e panciute. Peso corporeo modesto ma corpo massiccio per il gruppo. In cattività l’aspettativa di vita è in genere 2–5 anni se le condizioni restano stabili e ricche di ossigeno. Crescita per muta (cambio dell’esoscheletro) che nei giovani è frequente e negli adulti si dirada; subito dopo la muta il carapace è più tenero e l’animale si rifugia.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie timida ma non aggressiva, prevalente comportamento da “pescatore d’ambiente lotico”: trascorre molte ore su posatoi rivolti alla corrente con le chele aperte a ventaglio. Di indole sociale-tollerante; più individui possono coesistere se lo spazio e i posatoi non mancano. Compatibilità ottima con pesci piccoli e tranquilli (caracidi pacifici, ciprinidi piccoli, rasbore, gourami nani, pesci da fondo non predatori). Evitare predatori o pinna-morsi (ciclidi medi-grandi, pesci palla, barbi robusti), crostacei aggressivi e grossi pesci da fondo che possano infastidire o sottrarre cibo. Con altri gamberetti nani (Caridina/Neocaridina) convive bene, ma serve abbondanza di cibo sospeso per ridurre competizione.

Dieta e alimentazione

Filtratore obbligato di particolato fine: fitoplancton, microzooplancton, detrito organico e batterioplancton. In vasca accetta micro-alimenti sospesi: polveri per invertebrati, mangimi micronizzati, naupli di Artemia, microgranuli finemente frantumati, lievito o fitoplancton liofilizzato in piccole dosi. Somministrare in corrente vicino ai posatoi (ad es. con siringa o pipetta) per imitare il trasporto naturale. Integrare con biofilm naturale favorendo superfici porose e maturazione del filtro. Evitare eccessi: l’animale “scopa” attivamente le setole in bocca, ma il surplus ricade sul fondo e può inquinare. Se è visto grattare il substrato con le chele chiuse, il particolato sospeso è insufficiente.

Allestimento della vasca

Vasca matura, ben filtrata e ricca di ossigeno. Per un singolo esemplare 60 L sono il minimo; per 2–3 esemplari o una piccola colonia si consiglia 90 L o più. Flusso sostenuto: filtro e/o powerhead con ricircolo complessivo 8–12 volte il volume/ora, con almeno una zona di corrente forte e posatoi (rocce, legni, rami) rivolti al getto. Substrato sabbia o ghiaia fine con ciottoli; molte cavità per rifugi post-muta. Piante robuste gradite ma non essenziali; il layout deve privilegiare superfici solide in corrente. Illuminazione bassa–media; temperature 22–28 °C (ottimali 24–26), pH 6,5–7,5, GH 4–12, KH 2–8, conducibilità 100–300 µS/cm. Nitrati bassi (<20 mg/L, meglio <10) e stabilità sono fondamentali. Copertura a prova di fuga.

Riproduzione e dimorfismo

Specie anfidroma: gli adulti vivono in acqua dolce, ma le larve planctoniche necessitano salinità da salmastra a marina per svilupparsi e poi ritornano al dolce come giovani. Le femmine portano sotto l’addome molte uova piccole (centinaia–migliaia). In acquario d’acqua dolce la sopravvivenza larvale è trascurabile; riproduzioni riuscite richiedono protocolli complessi con passaggio graduale a salinità elevate, cibo planctonico fine e ritorno al dolce al momento giusto. Dimorfismo: maschi con prime due paia di pereiopodi più grossi e chele più sviluppate; femmine con addome più ampio, soprattutto in ovigeranza. Corteggiamento discreto, spesso associato a muta della femmina.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere legato a ossigenazione, corrente e qualità dell’acqua. Prevenzione chiave: vasca matura, filtri puliti ma biologicamente attivi, cambi regolari con acqua simile per temperatura e chimica. Acclimatazione lenta a goccia per ridurre lo shock osmotico. Evitare rame e biocidi: molti medicinali per pesci contengono rame, tossico per crostacei; leggere sempre le etichette. Assicurare sali di calcio e magnesio adeguati (GH 6–8 ottimale) per una muta regolare; offrire nascondigli per la fase post-muta. Alimentazione fine e frequente ma parca, direzionata in corrente per ridurre inquinamento. Quarantena prudente di nuovi ospiti per evitare parassiti o patogeni; manipolazioni minime per limitare lo stress.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Non elencata in CITES; valutazione IUCN non disponibile o non aggiornata per molte popolazioni. In UE non risulta tra le specie invasive vietate al commercio (Reg. UE 1143/2014 e s.m.i.). Gran parte degli esemplari in commercio è di cattura, soprattutto dal Sud-Est asiatico; preferire fornitori trasparenti e raccolta sostenibile. Evitare sempre il rilascio in natura e lo smaltimento improprio dell’acqua dell’acquario. La corretta identificazione è importante: parte del commercio etichetta Atyopsis spp. in modo generico. Aspetti etici: garantire vasche adeguate, cibo appropriato e compagni compatibili, evitando acquisti d’impulso.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura22–28 °C24–26 °C
pH6,2–7,86,6–7,2
GH4–12 dGH6–8 dGH
KH2–8 dKH3–5 dKH
Conducibilità100–300 µS/cm150–220 µS/cm
Nitrati< 20 mg/L< 10 mg/L
Taglia adulta6–10 cm TL8–9 cm TL tipico
Vasca minima60–90 L90 L per 2–3 esemplari
FlussoModerato–forte (5–12x/h)Forte, 8–12x/h
LuceBassa–mediaMedia diffusa
SubstratoSabbia/ghiaia fine con rocceSabbia mista a ghiaia, molti posatoi
DietaMicro-particellare sospesaPolveri bilanciate, naupli Artemia, biofilm
CompatibilitàPacifica; evitare predatoriPiccoli caracidi/ciprinidi, pesci da fondo pacifici, Caridina/Neocaridina

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia