Azolla caroliniana
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Probabile origine nel Nord America sud-orientale e aree subtropicali/temperate calde delle Americhe; naturalizzata in molte regioni del mondo in acque ferme o debolmente correnti: stagni, risaie, canali, fossi, laghetti. Habitat tipico: acque superficiali ricche di luce, con basso moto ondoso e abbondanza di fosforo. La simbiosi con il cianobatterio Trichormus (Anabaena) azollae, che fissa l’azoto atmosferico, permette la colonizzazione di ambienti poveri di nitrati.
Felce acquatica libera, costituisce piccoli rami appiattiti e ramificati (fronde) lunghi 0,5–2 cm che si aggregano in tappeti galleggianti. Le foglioline (1–2 mm) sono bilobate: lobo superiore aerifero e fotosintetico, lobo inferiore spesso immerso. Colore verde che vira al rosso/bronzo sotto luce intensa o temperature fresche per accumulo di antociani. Le radici pendule, sottili (fino a 1–5 cm), una per nodo, aumentano la galleggiabilità e l’assorbimento. Felce eterosporea: produce microsporocarpi e megasporocarpi (i sporocarpi) in condizioni idonee; in acquario la riproduzione sessuata è rara, prevale la frammentazione vegetativa.
Crescita rapida a molto rapida con raddoppio della biomassa in 3–7 giorni nelle condizioni ideali. Fattori chiave: luce medio-alta, fosforo disponibile, ferro e microelementi, temperatura mite (20–26 °C). L’azoto è meno limitante grazie alla simbiosi azotofissatrice; tuttavia una minima disponibilità di nitrati accelera l’avvio. Moto superficiale moderato sostiene lo scambio gassoso; turbolenza eccessiva disgrega il tappeto e ne riduce la stabilità.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Pianta competitiva: forma tappeti densi che ombreggiano efficacemente il fondo e limitano le alghe, ma possono ridurre la luce per le piante sommerse. Assorbe rapidamente fosfati e microelementi, agendo da “filtro” naturale. Se il tappeto copre tutta la superficie, può ostacolare l’ossigenazione e gli scambi aria-acqua, soprattutto di notte: è buona norma mantenere 30–70% di superficie libera. I frammenti si diffondono facilmente tramite corrente e attrezzature.
Acqua ferma o con leggera increspatura; niente CO₂ aggiuntiva necessaria (scambia con l’atmosfera). Luce medio-alta per crescita compatta e colorazioni rosse. Intervallo parametri tollerato: pH 5,5–8,0 (ottimale 6,0–7,2); GH 1–15 dGH (ottimale 3–8); KH 0–10 dKH (ottimale 2–6); conducibilità 50–500 µS/cm (ottimale 100–300). Nutrienti: evitare carenze di fosforo e ferro; con pesci la fertilizzazione può non servire, ma in vasche molto “pulite” integrare microelementi a basse dosi. Evitare temperature prolungate >30 °C (stress) e sbalzi termici improvvisi. Coprire eventuali skimmer per non aspirare il tappeto.
Principalmente per frammentazione: basta dividere e distribuire piccoli ciuffi sulla superficie. La riproduzione tramite sporocarpi (micro- e megaspori) è rara in acquario; avviene in condizioni stagionali specifiche (fotoperiodo, temperatura, nutrienti) e richiede il successivo insediamento delle giovani piante. La divisione manuale è la tecnica più affidabile e immediata.
Allestimento della vasca
Pianta galleggiante di copertura. Adatta a vasche per Betta e anabantidi che apprezzano zone d’ombra e quiete superficiale; utile nei nano-acquari per limitare alghe e nitrati/fosfati. In vasche fortemente piantumate, usarla come “tappeto mobile” per modulare la luce; in paludari e laghetti interni offre un look naturale. Evitare il posizionamento sotto flussi diretti o aspirazioni; lasciare spazio libero per alimentazione e scambio gassoso.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: 1) Ingiallimento/pallore: spesso carenza di ferro o microelementi; correggere con micro-dose sicura di microelementi e migliorare la luce. 2) Crescita stentata: fosfato troppo basso, turbolenza eccessiva o ombreggiamento completo; aumentare leggermente PO4 e ridurre il moto superficiale. 3) Arrossamento eccessivo con crescita lenta: luce molto intensa e/o temperature fresche; è fisiologico, ma monitorare nutrienti. 4) Copertura totale della superficie: rimuovere regolarmente porzioni del tappeto per ripristinare luce e scambi gassosi. 5) Die-off estivo: oltre 30 °C prolungati possono causare collasso; raffrescare l’ambiente e aumentare leggermente l’increspatura. Evitare trattamenti chimici: la gestione deve essere meccanica e preventiva.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Molte Azolla non sono valutate formalmente a livello IUCN; A. caroliniana sensu lato non risulta soggetta a CITES. All’esterno dell’areale nativo può comportarsi da invasiva formando coperture estese. Nell’UE la specie più diffusa e problematicamente invasiva è A. filiculoides; anche A. cristata/A. caroliniana può insediarsi localmente. Verificare sempre le normative locali e gli aggiornamenti dell’elenco UE sulle specie esotiche invasive (Reg. 1143/2014) prima dell’uso in esterno. Etica e legge: non rilasciare mai piante o acqua di acquario in corpi idrici naturali; smaltire gli eccessi chiusi in sacco nei rifiuti indifferenziati.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 15–30 °C (breve tolleranza 10–32 °C) | 20–26 °C |
pH | 5,5–8,0 | 6,0–7,2 |
GH | 1–15 dGH | 3–8 dGH |
KH | 0–10 dKH | 2–6 dKH |
Conducibilità | 50–500 µS/cm | 100–300 µS/cm |
Luce | Media–Alta | Alta diffusa |
CO₂ | Non necessaria | Aria libera e lieve increspatura |
Fertilizzazione | Micro: bassa; Macro: PO4 moderato | Fe e micro bilanciati; PO4 0,2–0,8 mg/L |
Velocità crescita | Media–Molto rapida | Rapida |
Posizione consigliata | Galleggiante | Galleggiante |
Tipo di propagazione | Frammentazione, (sporocarpi rari) | Divisione del tappeto |
Compatibilità con fauna | Buona con specie pacifiche; edibile da erbivori | Ottima per anabantidi e avannotti |
Difficoltà | Principiante–Intermedio | Principiante |
Crediti