Bacopa della Carolina

Bacopa caroliniana

(Walter) B.L.Rob., 1903

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata: Bacopa caroliniana (Walter) B.L.Rob. (Plantaginaceae). Sinonimi storici (segnalati in letteratura botanica): Gratiola caroliniana Walter (basionimo), Herpestis caroliniana (Walter) Kunth. La specie è talvolta confusa nel commercio con Bacopa monnieri (foglie più strette e lineari) e con cultivar/nomi commerciali come “Colorata”, che esprimono tonalità più bronzate sotto luce intensa ma non corrispondono sempre a cultivar formalmente descritte. In passato il genere Bacopa è stato incluso in Scrophulariaceae; i sistemi moderni lo collocano in Plantaginaceae.

Distribuzione e habitat

Nativa del sud-est degli Stati Uniti (ad es. Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama, Georgia, Florida, Carolina del Nord e del Sud, Virginia). Habitat naturale: zone umide basse e pianeggianti, sponde di laghi e stagni, fossi e tratti lenti di corsi d’acqua, spesso in acque poco profonde con fluttuazioni stagionali. Comportamento anfibio: forma tappeti o fusti eretti in acque calme, radicando ai nodi (punti del fusto da cui partono foglie e radici). È segnalata localmente come naturalizzata fuori areale in climi caldo-temperati, ma non è inserita negli elenchi UE di specie invasive di rilevanza unionale.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta erbacea perenne a fusto. Fusti cilindrici e carnosi (3–6 mm di diametro), fino a 20–50 cm in acquario, più lunghi in emersione. Foglie opposte, spesse e intere, da spatolate a obovate, 1–3,5 cm, verde brillante; sotto luce intensa possono assumere sfumature bronzee/rame. Quando stropicciate emanano un tipico aroma di limone (oli essenziali). In forma sommersa (completamente sott’acqua) le foglie tendono a essere più strette e il portamento più slanciato; in forma emersa (con parte aerea) le foglie sono più spesse e compatte. Radici avventizie (radici che si formano dai fusti, non dalla radice principale) compaiono facilmente ai nodi a contatto con il substrato. Fioritura in emersione: fiori solitari ascellari, blu-lilla pallido con gola talvolta gialla.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità generalmente medio-lenta senza CO₂ e medio-rapida con CO₂ e nutrienti bilanciati. Fattori chiave: luce (favorisce internodi corti e foglie compatte), disponibilità di carbonio (CO₂ accelera fotosintesi e ramificazione), temperatura (22–26 °C favorisce la crescita costante), nutrienti macro/micro in colonna e nel substrato. In condizioni ottimali può allungarsi di alcuni centimetri a settimana; in luce bassa allunga gli internodi (tratto di fusto tra due nodi) e dirada le foglie.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In acquario forma ciuffi densi che tendono verso la superficie; con potature ripetute sviluppa molti getti laterali. Competitività moderata: può ombreggiare piante basse se il cespuglio diventa troppo fitto. Le foglie robuste e l’aroma riducono la predazione da parte di molti pesci, ma specie fortemente erbivore possono danneggiarla. Non è infestante in vasca; non produce stoloni invadenti. In vasche aperte tende a emergere e può fiorire.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 5,5–8,0 (ottimale 6,2–7,4); GH 3–15 dGH (ottimale 4–10); KH 1–10 dKH (ottimale 2–6); conducibilità 80–500 µS/cm (ottimale 150–300). Temperatura 18–28 °C (ottimale 22–26 °C). Luce: media–alta; con luce bassa sopravvive ma diventa sparsa. CO₂: facoltativa; 10–20 mg/L migliora compattezza e colore. Nutrizione: assorbe nutrienti sia dalla colonna che dal substrato; fertilizzazione regolare con macro e micro e, se il substrato è inerte, integrazione radicolare è utile. Substrato: fine-medio e stabile; non richiede terricci ricchi. Flusso: moderato per rimuovere film e fornire CO₂/nutrienti. Fotoperiodo 8–10 ore. Manutenzione: distanziare i fusti 3–4 cm per lasciar passare la luce; potare e ripiantare le cime per rinnovare il cespuglio.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per talea di fusto: tagliare una cima 8–12 cm sopra un nodo e ripiantarla nel substrato; la porzione basale emetterà getti laterali ai nodi. Le radici avventizie accelerano l’attecchimento. Si può anche piegare un fusto fino a far toccare il substrato (propaggine) finché radica e poi recidere. La semina non è pratica in acquario; la fioritura richiede emersione.

Allestimento della vasca

Posizionamento: ideale per sfondo o centro vasca in gruppi da 5–10 fusti. Funziona come accento verde brillante in layout naturali e olandesi; in vasche aperte può offrire elementi emersi e fioritura. Evitare il primo piano: le foglie sono troppo grandi e l’ombra eccessiva. In paludari/terrari umidi cresce bene come pianta emersa lungo rive e terrazze umide.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe su foglie lente: migliorare circolazione, stabilizzare CO₂ e fotoperiodo, rimuovere manualmente le foglie vecchie ombreggiate. Internodi lunghi e foglie piccole: aumentare gradualmente la luce e assicurare nutrienti bilanciati; evitare sbalzi di KH/pH. Apici deformati o crescita stentata: controllare micronutrienti (in particolare ferro e boro) con fertilizzazione completa ma moderata. Marcescenza dopo inserimento: evitare di interrare troppo il fusto; acclimatare la pianta e potare le parti danneggiate. Evitare trattamenti chimici aggressivi; puntare su manutenzione, potature e cambi d’acqua regolari.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata a livello globale. Non inclusa in CITES. In UE non è elencata tra le specie esotiche invasive di rilevanza unionale; tuttavia è segnalata come naturalizzata in alcune regioni extra-areali. Etica e normativa: non rilasciare mai piante o frammenti in natura; smaltire i residui vegetali asciugandoli/compostandoli in modo sicuro o congelandoli prima dell’eliminazione. Verificare eventuali restrizioni locali su flora alloctona.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura18–28 °C22–26 °C
pH5,5–8,06,2–7,4
GH3–15 dGH4–10 dGH
KH1–10 dKH2–6 dKH
Conducibilità80–500 µS/cm150–300 µS/cm
Lucebassa–altamedia–alta
CO₂non necessaria–20 mg/L10–20 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)da leggera a regolareregolare, bilanciata in colonna + eventuale supporto al suolo
Velocità crescitalenta–mediamedia–rapida con CO₂ e buona luce
Posizione consigliatacentro, sfondosfondo in gruppi
Tipo di propagazionetalea di fustotalea apicale e laterale
Compatibilità con faunagenerale, evita grandi erbivoriottima con caridine e piccoli caracidi
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia