Bacopa, brahmi

Bacopa monnieri

Bacopa monnieri (L.) Wettst., 1891

📸

Cerchiamo Foto Originali!

Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.

Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto

Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.

In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata: Bacopa monnieri (L.) Wettst., famiglia Plantaginaceae (APG IV). In passato inclusa in Scrophulariaceae. Sinonimi storici diffusi: Herpestis monnieri (L.) Kunth; Moniera cuneifolia Michx. In commercio è talvolta confusa con Bacopa caroliniana (foglie più grandi e spesso più carnose). Esistono cloni e selezioni orticole con lieve variabilità di portamento e dimensione fogliare. Non sono note cultivar registrate stabili di uso acquariofilo in UE.

Distribuzione e habitat

Ampia distribuzione pantropicale e subtropicale: Africa, Asia (incl. subcontinente indiano e Sud‑Est asiatico), Australia e Oceania; presente anche nelle Americhe come nativa o naturalizzata a seconda delle regioni. Habitat: paludi, risaie, fossi, bordi di stagni e lagune, piane di marea e acque debolmente salmastre. Pianta anfibia e parzialmente alofita (tollerante alla salinità) che colonizza substrati fangosi e acque basse, spesso in pieno sole.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Erba perenne a fusti succulenti e nodosi, striscianti-emergenti in natura. In acquario forma fusti eretti da 10 a 40 cm, con radicazione avventizia ai nodi. Foglie opposte, da spatolate a oblanceolate, intere, glabre, spesse, 0,8–2,5 cm di lunghezza e 0,3–1,2 cm di larghezza, sessili; sotto luce intensa si presentano più compatte e ravvicinate. Internodi più lunghi in acqua (sommerso = totalmente sott’acqua); in forma emersa (= che cresce fuori dall’acqua) il portamento è prostrato e tappezzante. Fiori solitari ascellari, peduncolati, generalmente bianchi o bianco‑lillacini con venature violacee; fiorisce soprattutto in emerso. Radici fini ma robuste, con buona capacità di assorbimento sia dal substrato sia dalla colonna d’acqua.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da lenta a moderata in sommerso; in emerso è spesso rapida. Fattori chiave: luce medio‑alta per internodi compatti; disponibilità costante di macronutrienti (N, P, K) e micronutrienti (Fe, Mn, ecc.) per evitare clorosi e arresti; CO₂ non obbligatoria ma favorevole a densità e vigore. Fotoperiodo 8–10 ore tipico; oltre può stimolare alghe se i nutrienti non sono bilanciati. Temperature più alte accelerano la crescita ma riducono la robustezza dei tessuti.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Pianta tendenzialmente poco competitiva rispetto a specie a crescita esplosiva; non è nota allelopatia. In gruppo forma ciuffi verticali; se non potata può ombreggiare la base e spogliarsi delle foglie inferiori. Tende a emettere getti laterali dai nodi; sotto superficie può strisciare orizzontalmente e produrre porzioni emerse in vasche aperte, dove può fiorire. Le talee recise possono galleggiare e radicare facilmente.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 6,0–8,0; GH 2–20 dGH; KH 1–10; conducibilità 100–600 µS/cm. Temperatura 20–30 °C. Luce da media ad alta per forme compatte; in luce bassa allunga gli internodi. Substrato: inerte o fertile; gradisce fondo ricco ma si nutre bene anche dalla colonna d’acqua. Flusso moderato e buona ossigenazione. CO₂: facoltativa; 10–20 mg/L migliorano crescita e aspetto. Fertilizzazione regolare ma moderata, con attenzione a ferro e potassio. Tollera lieve salinità, ma l’acclimatazione deve essere graduale. Ideale anche in paludari e vasche aperte per la coltivazione emersa.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Semplice per talea di fusto: recidere sopra un nodo e ripiantare; ogni segmento con 2–3 nodi radica velocemente. Possibile anche per frammenti galleggianti che emettono radici avventizie. In coltivazione emersa forma stoloni (getti striscianti) che possono essere separati delicatamente. La micropropagazione in vitro è comune nel commercio e produce piante esenti da parassiti.

Allestimento della vasca

Posizionamento da centro a sfondo a seconda della scala della vasca (sfondo in nano, centro‑sfondo in vasche medie). Disporre in gruppi di 5–10 steli per un effetto cespuglio, con spaziatura di 2–3 cm per favorire luce alla base. Ottima per biotopi asiatici e australiani, e per margini di paludario in forma emersa, dove può fiorire. Accostamenti: piante a foglia fine sul davanti e specie a rosetta o muschi per creare profondità.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe su apici e foglie in luce alta senza nutrienti adeguati: ridurre fotoperiodo, stabilizzare fertilizzazione e migliorare la circolazione. Foglie pallide o gialline (clorosi) su tessuti giovani: possibile carenza di ferro; su tessuti vecchi con necrosi puntiformi: possibile carenza di potassio. Perdita foglie basali: luce insufficiente o ombreggiamento da mancata potatura. “Melt” dopo l’inserimento: transizione emerso‑sommerso; rimuovere i tessuti deperiti e attendere i nuovi getti adattati. Quarantena delle nuove piante per evitare organismi indesiderati; pulizia manuale e risciacquo sono preferibili a trattamenti chimici.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato globale: non valutata formalmente da IUCN per tutte le popolazioni; la specie è comune e ampiamente diffusa. Non soggetta a CITES. Può comportarsi da infestante in ambienti caldi e umidi e in risaie; in alcune regioni è naturalizzata. In Italia/UE non è nell’elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014), ma resta buona pratica evitare qualsiasi rilascio in natura. Smaltire gli scarti in sacco chiuso nei rifiuti indifferenziati.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–30 °C22–28 °C
pH6,0–8,06,5–7,5
GH2–20 dGH4–12 dGH
KH1–10 dKH2–6 dKH
Conducibilità100–600 µS/cm150–350 µS/cm
Lucemedia–altamedia (stabile)–alta
CO₂facoltativa10–20 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)regolare, moderatabilanciata, con attenzione a K e Fe
Velocità crescitalenta–moderata (sommerso)moderata con CO₂
Posizione consigliatacentro–sfondosfondo in nano; centro‑sfondo in vasche medie
Tipo di propagazionetalea di fustoapici con 2–3 nodi
Compatibilità con faunaalta (comunità, caridine)evitare grandi erbivori
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia