Pleco pepita d’oro (L018/L177)

Baryancistrus xanthellus

Rapp Py-Daniel, Zuanon & R. R. de Oliveira, 2011

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Loricariidae, sottofamiglia Hypostominae; genere Baryancistrus. Il nome comune “pleco pepita d’oro” si riferisce alle macchie gialle e ai bordi dorsale/caudale gialli. In commercio è associato soprattutto ai codici L018 e L177; L081 è talvolta riferito alla stessa specie ma la corrispondenza può variare con popolazione/località. Specie simili (es. Baryancistrus aureatus) possono essere confuse sul mercato; la diagnosi sicura richiede attenzione a disegni, proporzioni e località di raccolta. Non sono note sottospecie valide.

Distribuzione e habitat

Endemico del Brasile: medio corso del Rio Xingu (Pará), inclusa la Volta Grande do Xingu, e tratti inferiori del Rio Iriri. Vive in rapide e corredeiras con fondo roccioso, massi e lastre, acqua chiara, turbolenta e ricca di ossigeno. Habitat tipico: crepacci tra rocce a 1–15 m di profondità, con periphyton da raschiare. Parametri misurati in natura: temperatura spesso 27–31 °C, pH lievemente acido–neutro, bassa conduttività (concentrazione di sali disciolti) nell’ordine di decine–poche centinaia di µS/cm. È un pesce marcatamente reofilo (adattato a correnti forti).

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta intorno a 22–23 cm SL (lunghezza standard, punta del muso all’inizio della caudale), equivalenti a circa 25–26 cm TL (lunghezza totale). Crescita relativamente lenta dopo la giovinezza. Longevità in acquario 8–12 anni, con punte maggiori in condizioni ottimali e dieta adeguata. Attività soprattutto crepuscolare–notturna.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Territoriale verso conspecifici e Loricaridi di taglia/forma simile, soprattutto attorno ai rifugi. Generalmente pacifico con caracidi, piccoli ciprinidi robusti e pesci di colonna d’acqua non aggressivi. Evitare cichlidi territoriali, specie che mordicchiano pinne e altri “pleco” di abitudini simili, a meno di vasche molto grandi con molte tane visivamente separate. Prevalentemente notturno: gradisce zone d’ombra e ripari multipli.

Dieta e alimentazione

In natura raschia biofilm e aufwuchs (pellicola di microalghe, cianobatteri e piccoli invertebrati) da rocce e legni; integra con detrito e invertebrati bentonici. In acquario: base vegetale con compresse alla spirulina, wafer per loricaridi e verdure scottate (zucchina, peperone, spinaci, piselli sbucciati). Integrare 2–3 volte a settimana piccole porzioni proteiche (chironomus, artemia, mysis, molluschi) evitando eccessi per prevenire problemi intestinali. Somministrare cibo serale/notturno e rimuovere gli avanzi. Non è xilo-fago obbligato, ma legni duri sono utili come supporto per biofilm e riparo.

Allestimento della vasca

Vasca con base ampia e forte movimento d’acqua. Per un adulto: minimo 120×50 cm (≈300 L) consigliati; per esemplari giovani possibile temporaneamente meno, ma puntare a spazi ampi. Fondo di sabbia fine/ghiaia arrotondata con molte rocce, lastre e grotte (tubi/caverne di diametro poco superiore al corpo e lunghezza 1–1,5×). Filtrazione sovradimensionata, forte ossigenazione e corrente direzionale. Illuminazione medio-bassa con zone d’ombra; lasciare superfici illuminate per favorire la crescita di alghe/biofilm. Cambi settimanali 30–50% con acqua ben degassata. Stabilità è cruciale: evitare sbalzi termici. Mantenere pH acido–neutro e durezza bassa–medio-bassa; spiegando i termini: GH (durezza totale) e KH (alcalinità/tampone) contenuti aiutano a replicare l’habitat. Copertura della vasca ben fissata: specie abile nel fuggire tra cavi e coperchi.

Riproduzione e dimorfismo

Riproduttore cavernicolo: la coppia depone in grotte strette; il maschio custodisce uova e larve fino al riassorbimento del sacco vitellino. In natura e in allevamenti specializzati si registrano covate dell’ordine di 30–100 uova. In acquario domestico la riproduzione è possibile ma non frequente: servono acqua molto calda e ossigenata, forte corrente, fotoperiodo e rifugi adeguati. Dimorfismo: maschi con testa più larga, corpo più massiccio, e odontodi (spine dermiche) più sviluppati sul margine pettorale e lungo i fianchi; femmine più arrotondate in vista dorsale, soprattutto a maturità. Avannotti iniziano con biofilm e mangimi polverizzati per loricaridi; mantenere qualità dell’acqua impeccabile.

Salute e benessere (prevenzione)

Specie sensibile a scarsa ossigenazione e accumulo di azoto. Prevenire con: filtrazione efficiente, forte movimento superficiale, temperatura stabile (evitare cali/impennate), cambi d’acqua regolari, nitrati bassi. Quarantena dei nuovi arrivi 3–4 settimane e acclimatazione lenta. Evitare sovralimentazione proteica (rischio gonfiore addominale) e cibi grassi. Nutrire di notte, offrendo vegetali fibrosi. Evitare substrati taglienti e competizione alimentare con pesci più svelti; distribuire il cibo in più punti. Usare con cautela prodotti contenenti rame; assicurare aerazione extra durante trattamenti generici. Fornire più rifugi del numero di individui per ridurre lo stress.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Endemico di un sistema di rapide oggi frammentato e alterato (es. complesso idroelettrico di Belo Monte), con perdita di habitat reofili. La pressione di raccolta per l’acquariofilia si è ridotta/disciplinata negli ultimi anni, ma le minacce principali restano idrologiche e locali (dighe, estrazione). Stato IUCN: le valutazioni per questa specie sono state discusse e aggiornate negli ultimi anni; diverse fonti indicano un rischio elevato legato alla modificazione dell’habitat. Verificare lo stato più recente sul sito IUCN. Non elencato in CITES. In UE non è nella lista delle specie invasive di rilevanza unionale. In Italia/UE l’acquisto è legale se importato correttamente; preferire esemplari allevati in cattività quando disponibili e chiedere sempre la tracciabilità. Mai rilasciare in natura.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura26–31 °C28–30 °C
pH5,8–7,56,4–6,8
GH1–8 dGH2–5 dGH
KH0–4 dKH1–2 dKH
Conducibilità30–200 µS/cm50–120 µS/cm
Nitrati (NO3−)<20 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta22–23 cm SL (≈25–26 cm TL)
Vasca minima200–300 L≥300 L (base 120×50 cm)
FlussoMedio–forteForte, turbolento e ossigenato
LuceBassa–mediaBassa con zone d’ombra
SubstratoSabbia fine/ghiaia con rocceSabbia fine + massi/lastre
DietaOnnivora a prevalenza vegetaleBiofilm/alghe + verdure; proteine moderate
CompatibilitàPacifico con non aggressiviEvitare conspecifici/affini in vasche piccole

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia