Betta smaragdina
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Sud-est asiatico, bacino del Mekong nel nord-est della Thailandia (altopiano di Khorat) e parti adiacenti del Laos. Abita acque basse e lente: risaie, canali, fossi, paludi, stagni stagionali e margini di corsi d’acqua con vegetazione sommersa ed emersa. L’acqua varia da limpida a torbida, spesso tenera e da leggermente acida a neutra; substrati fini con foglie e detrito. L’habitat è soggetto a forti oscillazioni stagionali (monsoni/essiccamento), cui la specie è adattata.
Dimensioni, aspettativa di vita
Taglia adulta tipica 5–6 cm SL (standard length), fino a ~7 cm TL (total length). Aspettativa di vita in acquario 3–5 anni con buona gestione. Corpo slanciato, maschi con pinne più sviluppate e iridescenze verdi più intense; femmine più tozze, con pinne corte e addome più arrotondato.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Specie generalmente tranquilla ma con marcato territorialismo intrasessuale tra maschi, soprattutto in spazi ristretti. Non è un pesce di branco. Può convivere in comunità selezionate: piccoli ciprinidi pacifici (p.es. Rasborinae minuti), pesci da fondo non invadenti (p.es. Pangio) e lumache sono in genere compatibili. Evitare compagni vivaci o mordipinne (barbi, danio veloci) e specie che richiedono forte corrente. Con gamberetti nani gli adulti possono predare gli juveniles. In vasche specie-specifiche la convivenza 1 maschio con 1–2 femmine funziona se ci sono molte barriere visive e spazio.
Dieta e alimentazione
Micropredatore opportunista: in natura cattura piccoli insetti, larve di zanzara, crostacei e zooplancton. In acquario accetta microgranuli proteici di qualità (diam. 0,8–1,2 mm) e cibo vivo/congelato (Daphnia, Artemia, larve di zanzara, chironomus con moderazione). Offrire razioni piccole 1–2 volte al giorno, variando spesso; inserire un giorno di digiuno settimanale. Preferire prede che stimolino il foraggiamento, ben risciacquate e sicure; evitare diete monotone.
Allestimento della vasca
Vasca minima consigliata per un maschio e una femmina: 54 L (60×30×30 cm) con coperchio ermetico; è un ottimo saltatore e necessita di uno strato d’aria calda e umida sopra la superficie per l’organo del labirinto. Filtrazione dolce con flusso basso e scarso movimento superficiale. Layout: abbondanti piante (inclusi galleggianti per copertura), radici e foglie secche che creano rifugi e microfauna; substrato di sabbia fine o ghiaia fine. Illuminazione bassa-media. Parametri: acqua tenera a medio-tenera con GH (durezza totale) 1–10 dGH e KH (durezza carbonatica) 0–5 dKH; pH 5,5–7,5, preferibilmente leggermente acido; conducibilità 30–200 µS/cm. Temperatura 24–28 °C. Cambi regolari ma non massivi (p.es. 15–20% settimanale) per stabilità.
Riproduzione e dimorfismo
Nidificatore a bolle. Il maschio costruisce un nido sotto foglie galleggianti o ripari; corteggia la femmina con parate. Durante l’abbraccio riproduttivo le uova vengono fecondate e raccolte dal maschio nel nido. Dopo la deposizione è spesso utile separare la femmina per evitare aggressioni. Il maschio cura nido e uova fino alla schiusa (24–48 h), e ancora per 2–3 giorni fino al nuoto libero. Avannotti molto piccoli: avviare con infusori e parameci, poi microvermi e nauplii di Artemia quando abbastanza grandi. Temperatura di riproduzione 26–27 °C, acqua calma e copertura superficiale essenziale. Dimorfismo: maschi più colorati, pinne più lunghe, bordi iridescenti; femmine con pinna anal più corta e possibili barre verticali quando ricettive.
Salute e benessere (prevenzione)
Punti chiave di welfare: accesso libero alla superficie e coperchio per aria calda/umida; evitare correnti forti; molte barriere visive per ridurre lo stress. Stabilità termica (variazioni giornaliere <1–2 °C) e biologica (vasca matura, ciclo dell’azoto stabile). Nitrati mantenuti bassi (<20 mg/L, idealmente <10). Quarantena preventiva 2–4 settimane per nuovi arrivi e piante. Alimentazione varia e parsimoniosa per prevenire steatosi e costipazione. Osservare regolarmente respirazione, pinne e appetito; intervenire sulla gestione (acqua/ambiente) ai primi segni di stress. Evitare superfici abrasive e compagni mordipinne per prevenire danni alle pinne.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Secondo valutazioni recenti, Betta smaragdina è ritenuto non minacciato a livello globale (IUCN: Least Concern), ma soffre localmente per perdita di habitat, inquinamento e ibridazione con Betta ornamentali rilasciati. Etica di acquisto: preferire esemplari allevati in cattività e linee con località documentata per preservare la diversità naturale; evitare ibridi con B. splendens/imbellis/mahachaiensis. Non rilasciare mai in natura. Commercio: non in CITES; in UE non è elencato tra le specie invasive di rilevanza unionale al momento della stesura. Rispettare la normativa sanitaria UE (es. Reg. (UE) 2016/429) per movimentazione commerciale e buone pratiche di benessere animale.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 24–28 °C (tollerati 22–30) | 25–26 °C |
pH | 5,5–7,5 | 6,2–6,8 |
GH | 1–10 dGH | 2–6 dGH |
KH | 0–5 dKH | 1–3 dKH |
Conducibilità | 30–200 µS/cm | 50–120 µS/cm |
Nitrati | 0–20 mg/L | <10 mg/L |
Taglia adulta | 5–6 cm SL (fino a ~7 cm TL) | ≈5,5 cm SL (≈7 cm TL) |
Vasca minima | 45–60 L | ≥54 L per coppia |
Flusso | Basso–moderato | Basso |
Luce | Bassa–media | Bassa con piante galleggianti |
Substrato | Sabbia o ghiaia fine con foglie | Sabbia + lettiera di foglie |
Dieta | Carnivoro opportunista | Microgranuli + vivo/congelato variato |
Compatibilità | Selettiva | Monospecifica o con piccoli pacifici |
Crediti