Pesce combattente del Siam (Betta)

Betta splendens

Regan, 1910

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Betta splendens appartiene agli anabantoidei, i pesci labirintidi. Il genere Betta include oltre 70 specie, con due grandi gruppi ecologici: costruttori di nido di bolle e incubatori orali. B. splendens è un costruttore di nido e fa parte del complesso B. splendens, che comprende taxa simili come B. imbellis, B. mahachaiensis, B. siamorientalis e B. smaragdina. La distinzione tra specie affini è stata chiarita solo di recente e rimane oggetto di studio; molte linee ornamentali commerciali sono frutto di incroci storici, per cui il cosiddetto Betta domestico può essere geneticamente composito. La denominazione scientifica valida è Betta splendens Regan, 1910.

Distribuzione e habitat

Nativo delle pianure centrali della Thailandia (bacini del Chao Phraya e del Mae Klong), in ambienti lentici poco profondi: risaie, canali, paludi, stagni temporanei e fossi con fitta vegetazione e acque lente o stagnanti, spesso tenere e leggermente acide. In questi habitat l'ossigeno disciolto può essere basso; l'organo del labirinto permette la sopravvivenza in acque ipossiche. Sono stati segnalati popolamenti introdotti in varie regioni del Sud‑Est asiatico e altrove per fughe dall'acquacoltura e rilasci, ma molte segnalazioni extra‑areali riguardano Betta affini o ibridi. In natura occupa microhabitat tra radici, foglie galleggianti e margini ombreggiati, spesso in acque dal colore tè per presenza di tannini.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta tipica 6–7 cm TL (Total Length, lunghezza totale), circa 4,5–5,5 cm SL (Standard Length, dall'estremità del muso alla base della caudale). Maschi domestici possono apparire più grandi per le pinne elongate, ma il corpo ha dimensioni simili. Vita media in acquario 3–4 anni, con punte di 5 anni in ottime condizioni. È un micropredatore di superficie con abitudini crepuscolari; ha notevole capacità di salto per accedere a superfici e insetti, quindi necessita di copertura. Tollera brevi ipossie grazie al labirinto, ma è sensibile a inquinanti azotati e sbalzi termici.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Maschi adulti fortemente territoriali verso conspecifici maschi; l'interazione visiva prolungata induce stress. In vasche piccole si tiene singolo esemplare. In comunità, solo in vasche spaziose e tranquille, con compagni non aggressivi né mordipinne (evitare barbi vivaci), né maschi vistosi di specie a pinne lunghe che possono essere scambiati per rivali. Pesci di branco pacifici di piccola taglia e gamberetti medi possono convivere, ma avannotti e gamberetti nani sono predabili. Gruppi di femmine (cosiddette sorority) sono pratiche avanzate e rischiose: richiedono vasche ampie, molte barriere visive e monitoraggio; non sono consigliate ai principianti.

Dieta e alimentazione

In natura consuma larve di insetti, zanzare, microcrostacei e zooplancton. In acquario offrire una dieta varia con mangimi completi in pellet specifici per Betta (alta percentuale proteica di buona qualità) integrati con vivo o congelato come Daphnia, Artemia, larve di chironomidi e occasionalmente moscerini. Somministrare piccole quantità 1–2 volte al giorno, alternando le fonti. Evitare di basare la dieta su un solo alimento o su tubifex provenienza incerta. La Daphnia aiuta la motilità intestinale. Rimuovere il cibo non consumato per non caricare il filtro.

Allestimento della vasca

Per un singolo Betta si consiglia vasca da 30 L o più, con coperchio ben aderente (saltatore) e riscaldatore stabile. Filtrazione con flusso basso e superficie calmata per non danneggiare il nido di bolle. Acqua pulita, priva di ammoniaca e nitriti; nitrati contenuti. Range idoneo: temperatura 24–30 °C (ottimale 26–28 °C); pH 5,5–7,5 (ottimale ~6,2–7,2). Durezza moderata-bassa: GH (durezza generale) 1–12 dGH, ottimale 3–8; KH (durezza carbonatica) 0–6 dKH, ottimale 1–4. Conducibilità 50–300 µS/cm, ottimale 100–200 µS/cm. Arredo con piante a foglia larga, galleggianti, legni e rifugi; substrato di sabbia o ghiaia fine. Foglie di catappa possono essere utili per tannini e ripari. Illuminazione bassa‑media, meglio diffusa. Per comunità prevedere almeno 60 L con molte barriere visive e zone tranquille.

Riproduzione e dimorfismo

Specie ovipara costruttrice di nido. Il maschio costruisce un nido di bolle sotto una foglia o oggetto galleggiante e corteggia la femmina con parate. L'abbraccio nuziale rilascia gruppi di uova (da poche decine a alcune centinaia per deposizione); il maschio le raccoglie e le cura nel nido, difendendo il sito e riparando le bolle. Incubazione 24–48 ore a 26–28 °C; gli avannotti restano nel nido finché assorbono il sacco vitellino. Alla fase di nuoto libero è prudente rimuovere il maschio per evitare predazioni. Avannotti minuscoli: iniziare con infusori o mangimi per avannotti finissimi, poi naupli di Artemia. Mantenere aria sopra la superficie calda e umida con coperchio per lo sviluppo corretto del labirinto. Dimorfismo: maschi generalmente più colorati, con pinne più lunghe e comportamenti territoriali; femmine più tozze, con pinne corte e talvolta macchia ovopositore visibile. Le forme domestiche possono attenuare questi contrasti.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere e prevenzione passano da vasca ciclica e parametri stabili. Avviare il filtro con maturazione biologica prima dell'inserimento. Controllare regolarmente temperatura, pH, GH, KH e nitrati; effettuare cambi d'acqua settimanali 20–30% con acqua di caratteristiche simili. Evitare sbalzi termici, correnti forti, superfici turbolente e rumori/vibrazioni. Fornire ripari, piante e oggetti lisci per prevenire strappi alle pinne. Quarantena di 2–4 settimane per nuovi ospiti. Segni precoci di stress: apatia, pinne serrate, rifiuto del cibo, respiro affannoso alla superficie, graffiarsi sugli arredi. In caso di sospetti problemi sanitari, agire sulle cause ambientali e rivolgersi a professionisti; evitare trattamenti casuali. Non usare specchi per "allenare" il pesce: pochi minuti occasionali sono il massimo, e in generale è preferibile evitarli.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: Vulnerable a causa di perdita e frammentazione dell'habitat nelle pianure della Thailandia e della possibile introgressione con forme domestiche. La maggior parte degli esemplari in commercio è di allevamento; l'impatto della raccolta diretta sul selvatico è marginale rispetto alle pressioni ambientali. Non elencato in CITES. Nell'UE non è nella lista delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, ma rilasci in natura sono eticamente inaccettabili e dannosi: mai liberare o smaltire in corsi d'acqua. In Italia vigono norme generali sul benessere animale; detenzione in contenitori inadeguati (es. bocce senza riscaldamento e filtrazione) è prassi sconsigliata e può configurare maltrattamento. Preferire allevatori responsabili, evitare incroci con linee wild per non diluire i ceppi naturali, e informarsi su eventuali restrizioni locali.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura24–30 °C26–28 °C
pH5,5–7,56,2–7,2
GH1–12 dGH3–8 dGH
KH0–6 dKH1–4 dKH
Conducibilità50–300 µS/cm100–200 µS/cm
Nitrati< 30 mg/L< 10 mg/L
Taglia adulta5–7 cm TL (≈4,5–5,5 cm SL)~6 cm TL
Vasca minima20–40 L singolo≥30 L singolo; >60 L comunità
FlussoBasso–moderatoBasso
LuceBassa–mediaMedia diffusa
SubstratoSabbia o ghiaia fine; foglieSabbia con piante e galleggianti
DietaCarnivoro opportunistaPellet specifici + vivo/congelato
CompatibilitàSpecie singola o comunità tranquillaSingolo con piccoli pesci pacifici, no mordipinne

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia