blyxa di Aubert; blyxa grande

Blyxa aubertii

(Rich.) A.Chev., 1909

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata: Blyxa aubertii (Rich.) A.Chev. appartiene alla famiglia Hydrocharitaceae. Il genere Blyxa comprende piante acquatiche sommerse, spesso confuse tra loro nel commercio. In letteratura sono riportati sinonimi storici in generi affini (es. combinazioni in Hydrocharis/Enhydria), ma le principali banche dati attuali (POWO – Kew, World Flora Online, Catalogue of Life) riconoscono Blyxa aubertii come nome valido. Nel commercio può essere etichettata erroneamente come “Blyxa japonica large” o simili: differisce da B. japonica per taglia maggiore e foglie più larghe. La tassonomia infra-specifica è incerta e varia secondo le fonti; non sono riconosciute cultivar stabili ampiamente accettate.

Distribuzione e habitat

Nativa dell’Asia tropicale e subtropicale. Segnalata dal subcontinente indiano (India, Sri Lanka, Bangladesh) al Sud-Est asiatico (Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Malaysia, Indonesia, Filippine) e nel sud della Cina (incl. Guangxi, Guangdong, Hainan, Yunnan) e Taiwan; segnalazioni fino a Papua Nuova Guinea. Fonti floristiche regionali e dati di occorrenza (GBIF, Flora of China) supportano questa distribuzione. Habitat: acque ferme o a debole corrente (laghi poco profondi, stagni, canali, risaie), fondi sabbiosi o fangosi, da pochi centimetri fino a ~1 m di profondità, in acque da debolmente acide a neutre, ricche di nutrienti organici.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta perenne acquatica a rosetta basale, con fusto molto corto e apparato radicale fascicolato e fine. Le foglie sono lineari-lanceolate, elastiche, disposte a ciuffo a partire dal colletto; in acquario raggiungono in genere 20–50 cm (talvolta oltre in condizioni ottimali), larghe 0,5–1,5 cm, colore verde brillante con possibili tonalità bronzee/rossastre sotto luce intensa e buon ferro. Venature parallele, margini interi. Infiorescenze solitarie su peduncoli che possono raggiungere la superficie; fiori tipicamente a tre petali (Hydrocharitaceae). Frutto allungato con numerosi semi minuti; la riproduzione per seme in acquario è rara. La pianta tende a formare cespi voluminosi e compatti col tempo.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da moderata a rapida. Fattori chiave: luce medio-alta, apporto stabile di CO₂, disponibilità bilanciata di macro- e microelementi, e substrato ricco. In acqua tenera e pH leggermente acido l’assorbimento dei nutrienti è efficiente. Temperature nel range tropicale accelerano il metabolismo ma oltre ~28–30 °C può aumentare la richiesta di CO₂ e nutrienti. In condizioni povere di luce/CO₂ la pianta sopravvive ma allunga e dirada le foglie (aspetto meno compatto).

Comportamento e compatibilità con altri animali

In acquario forma cespi densi che possono ombreggiare il retrostante e le piante basse vicine. Competitiva su nutrienti in presenza di luce e CO₂, ma sensibile agli sbalzi: trapianti o cambi bruschi di chimica/luce possono causare melt (deperimento delle foglie). Non è invasiva tramite lunghi stoloni: produce soprattutto polloni basali; la sua diffusione è relativamente controllabile con la potatura. Le foglie vecchie, se non rimosse, possono diventare sede di alghe in condizioni instabili.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 5,5–7,5 (ottimale 6,0–6,8); GH 1–12 °d (ottimale 2–6); KH 0–8 °d (ottimale 1–4); conducibilità 50–400 µS/cm (ottimale 100–200). Temperatura 22–30 °C (ottimale 24–28 °C). Luce medio-alta, distribuita in modo uniforme. CO₂ consigliata (circa 20–30 mg/L) per crescita compatta e colorazione migliore. Substrato fine e ricco di nutrienti; apprezza un letto fertile o integrazione localizzata; evitare correnti troppo forti che possono sradicare i cespi giovani. Cambi d’acqua regolari aiutano la stabilità. Evitare sbalzi di fotoperiodo e chimica.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per divisione del cespo: separare con cura i polloni basali dotati di proprie radici e ripiantarli. Si può dividere la rosetta adulta in più porzioni, evitando di danneggiare il colletto. La riproduzione da seme è possibile in natura ma è rara e poco praticata in acquario domestico.

Allestimento della vasca

Posizione: sfondo o zona centrale nelle vasche medio-grandi; in vasche piccole può dominare la scena. Spaziatura 8–15 cm tra piante per consentire la forma a cespo. Ottima come elemento verticale morbido in layout olandese e natural style; creare contrasto con piante a foglia fine bassa in primo piano. Evitare la vicinanza diretta con specie molto ombreggianti o con grandi erbivori (es. carassi, grandi ciclidi).

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni:

Preferire interventi preventivi e meccanici/gestionali; evitare prodotti chimici che possano danneggiare pesci e invertebrati.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata specificamente (dati non disponibili nelle principali liste consultate). Non in CITES. Non presente nell’elenco delle specie invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014) e non risultano restrizioni specifiche in Italia/UE per il commercio della specie. In aree d’origine può comportarsi da specie ruderale in risaie e canali, ma non è segnalata come invasiva in Europa. Buone pratiche: non rilasciare in ambienti naturali; smaltire gli scarti vegetali in modo responsabile.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura22–30 °C24–28 °C
pH5,5–7,56,0–6,8
GH1–12 °d2–6 °d
KH0–8 °d1–4 °d
Conducibilità50–400 µS/cm100–200 µS/cm
LuceMedia–altaMedio-alta e uniforme
CO₂FacoltativaConsigliata ~20–30 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)Regolare, bilanciataCostante; macro e micro a dosi moderate
Velocità crescitaLenta–media (low-tech)Media–rapida (con CO₂ e luce)
Posizione consigliataSfondo/centroSfondo in vasche medio-grandi
Tipo di propagazioneDivisione, polloniDivisione del cespo/polloni basali
Compatibilità con faunaAmpia con specie non erbivorePesci e invertebrati pacifici; evitare grandi erbivori
DifficoltàIntermedioIntermedio

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia