Bucephalandra pygmaea (buce nano)

Bucephalandra pygmaea

(Miq.) C.Y.Wong & P.C.Boyce, 2014

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Genere Bucephalandra, famiglia Araceae. Secondo fonti tassonomiche autorevoli (POWO, WFO, Catalogue of Life), Bucephalandra pygmaea è una specie valida endemica del Borneo. La specie mostra elevata variabilità morfologica in natura; molti cloni commerciali venduti come “B. pygmaea” possono rappresentare popolazioni locali o specie affini non determinate. Il riconoscimento certo richiede l’osservazione dell’infiorescenza tipica delle Araceae (spata e spadice). In letteratura sono citati sinonimi storici legati a vecchie combinazioni; la combinazione attuale è attribuita a C.Y. Wong & P.C. Boyce (2014).

Distribuzione e habitat

Endemica dell’isola del Borneo (Brunei, Sabah, Sarawak, Kalimantan). Habitat naturale: rive e massi di torrenti forestali ombreggiati, con acqua limpida, tenera e leggermente acida. Pianta rheofita: vive ancorata a rocce o legni nel tratto di risacca (zona degli spruzzi), emersa per lunghi periodi e sommersa durante piene stagionali. Altitudine dal livello del mare a bassa/media collina.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Piccola erbacea perenne a crescita lenta, con rizoma strisciante (≈ 3–8 mm di diametro) da cui partono radici fitte e robuste che si aggrappano al substrato duro. Foglie in rosetta, picciolate; lamina generalmente ellittica-lanceolata, 2–8 cm di lunghezza e 0,7–2 cm di larghezza (variabile per clone), spesso con margine leggermente ondulato. Tessuto fogliare coriaceo, verde scuro a oliva; in alcune forme si osserva una lieve iridescenza o puntinatura. Infiorescenza tipica delle Araceae, con spata (brattea) che avvolge lo spadice (asse florale con fiori femminili alla base e maschili in alto); in acquario fiorisce raramente. Altezza in acquario 4–12 cm a seconda di luce e nutrizione.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Lenta. La velocità migliora con luce moderata, disponibilità costante ma non eccessiva di nutrienti, CO₂ disciolta e buon movimento d’acqua. Instabilità dei parametri, luce eccessiva e accumulo di detriti favoriscono alghe e rallentano la crescita. Passando da coltura emersa a sommersa può "sciogliere" parte delle foglie, per poi rimettere foglie adattate.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie poco competitiva e non invasiva in vasca. Tollera bene l’ombra e non ombreggia le compagne. Si espande in piccoli cespi per accrescimento del rizoma; non colonizza il fondo. Le foglie longeve possono ospitare alghe se la luce è intensa o i nutrienti sono squilibrati. Gradisce corrente moderata e superfici pulite dove ancorarsi.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua tenera e leggermente acida è ideale (pH 5.5–6.8), ma tollera condizioni più ampie se la stabilità è buona. Temperatura 22–26 °C ottimale (accettabile 20–28 °C). GH 2–6 dGH (accettabile 1–10), KH 0–3 dKH (accettabile 0–6). Conducibilità preferita 60–200 µS/cm (accettabile 30–300). Luce bassa–media, diffusa; evitare picchi intensi senza CO₂. CO₂ non obbligatoria ma consigliata per mantenere crescita costante e foglie pulite. Fertilizzazione leggera e regolare in colonna (macro e micro), con fondo pulito: evitare di coprire il rizoma. Fissare il rizoma su legni o rocce con filo o colla specifica per acquario. Ricambi d’acqua regolari e flusso moderato riducono alghe e marciumi.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Divisione del rizoma: tagliare sezioni con almeno 3–4 foglie e 2–3 nodi; lasciare cicatrizzare il taglio e fissare il segmento a un supporto. Dai nodi si formano nuove gemme e radici. In coltura emersa (paludari) può fiorire e fruttificare, ma la riproduzione per seme è rara in acquariofilia.

Allestimento della vasca

Perfetta per primo piano e centro in vasche piccole e medie. Si valorizza ancorata a radici o rocce, anche in zone ombreggiate da piante più alte. Ottima in layout forest e fiume (river style), abbinata a muschi e altre Araceae (Anubias, Aridarum). Evitare il fondo sabbioso come unico ancoraggio: il rizoma non va interrato.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe su foglie (es. diatomee, a pennello): ridurre intensità/ore di luce, mantenere flusso e pulizia delle superfici, fertilizzare in modo bilanciato e costante, introdurre mangiatori di alghe compatibili. Marciume del rizoma: non interrare, evitare detriti stagnanti e schiacciamento sotto pietre. Carenze nutritive: clorosi interveinale o crescita rallentata indicano micro o macro insufficienti; aumentare leggermente la fertilizzazione mantenendo nitrati e fosfati non a zero. Adattamento emerso/sommerso: possibile perdita di foglie vecchie; non rimuovere il cespo, attendere l’emissione di nuove foglie adattate. Quarantena delle nuove piante per limitare l’ingresso di parassiti e alghe.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Specie del Borneo, spesso con popolazioni localizzate; molte Bucephalandra sono potenzialmente vulnerabili a deforestazione, estrazione mineraria e raccolta indiscriminata. Stato IUCN specifico per B. pygmaea: non valutato (dato mancante). Non inclusa in CITES. Non segnalata come invasiva in Italia/UE. Per etica e sostenibilità, preferire piante da coltivazione in vitro o da vivaio e non rilasciare mai organismi in natura.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–28 °C22–26 °C
pH5.0–7.55.5–6.8
GH1–10 dGH2–6 dGH
KH0–6 dKH0–3 dKH
Conducibilità30–300 µS/cm60–200 µS/cm
Lucebassa–mediabassa–media (diffusa)
CO₂facoltativa (0–20 mg/L)10–15 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)leggera–moderata, costantemacro e micro a basso dosaggio, continuativi
Velocità crescitalentalenta
Posizione consigliataprimo piano/centroprimo piano–centro
Tipo di propagazionedivisione del rizomadivisione del rizoma
Compatibilità con faunaalta con caridine e piccoli pescievitare grandi erbivori/scavatori
Difficoltàprincipiante–intermediointermedio

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia