Cabomba caroliniana
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa del Nord America orientale e sud-orientale (USA: dal Texas e Florida verso nord fino a stati medio-atlantici), con segnalazioni native o antiche in parte del Sud America secondo alcune fonti; introdotta e invasiva in numerose aree temperate e subtropicali (Canada, Europa, Australia, Giappone, Cina, India). Habitat tipico: acque ferme o a lento corso (laghi, stagni, canali, fiumi lenti), fondali limosi o sabbiosi, acque da debolmente acide a neutre, limpide e ricche di luce. Tolleranza alla profondità generalmente fino a 2–3 m.
Pianta acquatica perenne completamente sommersa, con fusti snelli e fragili, lunghi fino a 150–200 cm, radicanti ai nodi (nodo = punto del fusto da cui nascono foglie e radici). Foglie sommerse opposte o in pseudo-verticilli, finemente segmentate a ventaglio (diametro 3–6 cm), di colore verde da chiaro a medio. In condizioni emerse o alla superficie può produrre foglie galleggianti intere, ellittiche, e piccoli fiori biancastri-crema a 3 petali, effimeri. Apparato radicale relativamente esile; la pianta assorbe nutrienti soprattutto dalla colonna d’acqua. Tessuti delicati, sensibili a deposito di sedimenti e manipolazioni.
Velocità da moderata a rapida con luce medio-alta e CO₂ disponibile. Fattori chiave: luce intensa e stabile, CO₂ disciolta (non obbligatoria ma molto utile), acqua tenera a media, microelementi (ferro) adeguati. In luce scarsa o acqua dura/fortemente alcalina la crescita è lenta, con internodi (internodo = tratto di fusto tra due nodi) allungati e facile deperimento delle foglie basali. Temperature elevate (>28 °C) possono causare stress e maggiore fragilità.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Forma cespi densi e alti, ombreggiando il fondo e competendo bene per nutrienti quando in salute. I fusti inferiori tendono a spogliarsi se la luce non penetra. Può staccare frammenti che radicano altrove; in vasca è importante rimuoverli per ordine e sicurezza ecologica. Non tollera correnti forti dirette che piegano o spezzano i fusti. Delicata con pesci erbivori o scavatori (es. carassi, grandi ciclidi); compatibile con piccoli caracidi, ciprinidi, ovovivipari e gamberetti.
Acqua tenera a media: GH 1–12 °dGH, KH 0–6 °dKH; pH 5.5–7.5 (ottimale 6.0–7.0). Temperatura 20–28 °C (ottimale 22–26 °C). Conducibilità 50–300 µS/cm. Luce medio–alta, fotoperiodo 7–9 ore. CO₂ consigliata 15–20 mg/L per crescita compatta. Fertilizzazione equilibrata nella colonna d’acqua: macro (N, P, K) moderati e micro (Fe, Mn, ecc.) regolari. Substrato fine e pulito; piantare i mazzetti poco profondi per evitare marciumi del fusto. Spaziare i fusti per far penetrare la luce. Filtrazione efficiente ma con flusso non eccessivo sull’aiuola. Evitare sbalzi bruschi di temperatura, pH e CO₂.
Principalmente per talea (talea = porzione di fusto con foglie e nodi che può radicare). Tagliare l’apice (apice = estremità in crescita) a 10–15 cm quando ben frondoso e ripiantare. Si sviluppano rami laterali ai nodi dopo la potatura; possono essere separati quando lunghi 5–8 cm con alcune radichette. La riproduzione per seme è rara in acquario. Importante: raccogliere e smaltire in modo sicuro ogni frammento per evitare dispersioni nell’ambiente.
Allestimento della vasca
Pianta da sfondo. In vasche piccole può occupare il centro come massa verde scenografica. Non adatta al primo piano. Può essere lasciata galleggiare temporaneamente per acclimatazione, ma cresce e si struttura meglio radicata. Si presta a layout naturalistici e fitti rifugi per avanotti.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: 1) Foglie basali che cadono: spesso luce insufficiente nella parte bassa; diradare e potare per favorire la luce. 2) Ingiallimenti o apici stentati: possibile carenza di ferro o di azoto; aumentare moderatamente i micro e bilanciare i macro, evitando eccessi. 3) "Melt" dopo inserimento: shock da trasporto o cambio parametri; acclimatazione lenta e potatura leggera aiutano. 4) Alghe filamentose sui ciuffi: indicano squilibrio luce/nutrienti/CO₂; ridurre fotoperiodo, migliorare circolazione e mantenere costante la CO₂. Evitare trattamenti chimici aggressivi; puntare su manutenzione, equilibrio nutrizionale e team di pulizia adeguato.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata a livello globale; la specie non è minacciata nel complesso. Elevato rischio invasivo: è inclusa nell’Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. (UE) n. 1143/2014 e aggiornamenti). In Italia e nell’UE è vietato possedere, allevare, trasportare, cedere, mettere in commercio o rilasciare Cabomba caroliniana. Non è in CITES. Etica: non scambiare né liberare mai piante o frammenti in natura; per lo smaltimento, asciugare/avvolgere e conferire nei rifiuti indifferenziati. Alternative legali simili nell’aspetto: Limnophila sessiliflora, Ceratophyllum demersum, Myriophyllum mattogrossense (verificare normativa locale).
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 20–28 °C | 22–26 °C |
pH | 5.5–7.5 | 6.0–7.0 |
GH | 1–12 °dGH | 3–8 °dGH |
KH | 0–6 °dKH | 1–4 °dKH |
Conducibilità | 50–300 µS/cm | 100–200 µS/cm |
Luce | medio–alta | medio–alta uniforme |
CO₂ | 0–30 mg/L | 15–20 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | leggera–moderata | moderata e bilanciata |
Velocità crescita | lenta–rapida (secondo condizioni) | moderata–rapida con CO₂ e luce |
Posizione consigliata | centro–sfondo | sfondo |
Tipo di propagazione | talea di fusto, rami laterali | talea apicale 10–15 cm |
Compatibilità con fauna | evitare erbivori e scavatori | piccoli pesci pacifici, gamberetti |
Difficoltà | principiante–intermedio | intermedio |
Crediti