Gamberetto ape (bee shrimp)

Caridina cantonensis

Yu, 1938

📸

Cerchiamo Foto Originali!

Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.

Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto

Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.

In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Crostaceo decapode della famiglia Atyidae. Descritto come Caridina cantonensis (Yu, 1938) da località tipo nell’area di Canton/Guangzhou (Cina). Il nome è spesso usato in acquariofilia in senso ampio per il cosiddetto "gruppo bee". Revisioni recenti hanno separato diverse specie un tempo incluse in C. cantonensis sensu lato: ad esempio Caridina logemanni (comunemente associata alle linee d’allevamento Crystal Red/Black) e Caridina mariae (linee "Tiger"). Per questo molte caridine vendute come “C. cantonensis” in realtà appartengono a specie affini; le esigenze d’allevamento restano tuttavia sovrapponibili. Non è elencata in CITES. Nomenclatura e delimitazione specie-complesse sono in aggiornamento nelle banche dati tassonomiche (GBIF, cataloghi atyidi).

Distribuzione e habitat

Specie originaria del sud della Cina, con segnalazioni storiche in Guangdong (bacino del Fiume delle Perle), Hong Kong e aree limitrofe di colline subtropicali. Abita ruscelli e corsi d’acqua piccoli e ombreggiati, con fondo di pietre, sabbia e lettiera di foglie. L’acqua è di solito chiara, ben ossigenata, da lenta a moderata corrente, da morbida a mediamente minerale e con pH tendenzialmente acido-neutro. Le temperature naturali oscillano stagionalmente ma restano fresche rispetto ai tropici classici.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta 2,5–3,5 cm TL (femmine più grandi e robuste, maschi più snelli). Maturità sessuale in genere entro 4–6 mesi in condizioni ottimali. Aspettativa di vita tipica 1,5–2 anni, con variazioni legate a qualità dell’acqua, temperatura e stress. Colorazione naturale variabile, in genere semitrasparente con bande o puntinature; molte colorazioni vivaci in commercio derivano da selezione d’allevamento di specie affini del complesso "bee".

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie pacifica e gregaria; trascorre il tempo brucando il biofilm (pellicola di microrganismi) e il detrito sulle superfici. È timida con pesci vivaci o predatori; la miglior compatibilità è con piccoli pesci non predatori, lumache e altri invertebrati pacifici. Per massimizzare la sopravvivenza dei giovani si consiglia una vasca monospecifica o con coinquilini estremamente tranquilli. Non scava né danneggia le piante. Sensibile ai metalli (rame) e ai trattamenti chimici.

Dieta e alimentazione

Onnivora a prevalenza detritivora. In natura raschia periphyton (incrostazioni algali e microfauna), microalghe, lettiera di foglie e residui organici. In acquario: alimentazione principale su biofilm e foglie secche (catappa/quercia ben preparate); integrazioni 3–4 volte a settimana con mangimi specifici per caridine, verdure sbollentate (zucchina, spinacio), e piccole porzioni proteiche (es. mangime a base di artemia) non più di 1 volta a settimana. Rimuovere gli avanzi entro poche ore per evitare accumulo di nitrati.

Allestimento della vasca

Vasca matura e stabile; avvio con ciclo dell’azoto ben completato. Per un gruppo iniziale (10–20 esemplari) consigliati almeno 25–30 L utili; 20 L è il minimo assoluto per allevatori esperti. Filtrazione dolce con prefiltro/sponge a prova di avannotti; elevata ossigenazione. Arredo con muschi, piante a foglia fine, legni, rocce e lettiera di foglie per aumentare superfici di pascolo. Substrato preferibile un suolo attivo (terriccio tecnico che tampona su pH acido) se si desiderano valori stabili su pH 5,8–6,6; in alternativa sabbia inerte con controllo più attento dei parametri. Acqua: molti allevatori usano osmosi inversa remineralizzata con sali GH+ (apporto Ca/Mg senza alzare troppo il KH). Obiettivi indicativi: pH 5,8–6,6 (ammissibile fino a ~7,0 per popolazioni wild), GH 4–6 dGH, KH 0–1 (max 2), conducibilità 150–200 µS/cm (accettabile 100–250), nitrati <10 mg/L. Temperatura 20–23 °C (accettabile 18–25 °C), con raffrescamento in estate se necessario. Illuminazione bassa-media; flusso lieve-moderato. Evitare CO2 instabile che può causare oscillazioni di pH.

Riproduzione e dimorfismo

Riproduzione interamente in acqua dolce con sviluppo diretto: la femmina porta 20–40 uova relativamente grandi sotto l’addome per 28–40 giorni (durata dipendente dalla temperatura). Alla schiusa emergono giovani formati in miniatura, non larve planctoniche. Dimorfismo: femmine più grandi, addome più ampio, spesso con sella ovarica visibile; maschi più esili e attivi. Per favorire la riproduzione servono stabilità, molte superfici ricche di biofilm e assenza di predatori. Incroci e ibridazioni sono possibili con specie affini del complesso "bee"; separare le linee se si vogliono mantenere fenotipi stabili.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere e prevenzione si basano su stabilità dei parametri, acqua priva di cloro/clorammine e metalli (rame). Utilizzare condizionatori e test affidabili. Acclimatazione lenta a goccia per ridurre lo shock osmotico. Evitare sbalzi rapidi di temperatura, pH e conducibilità. Favorire una buona riuscita della muta (cambio dell’esoscheletro) garantendo GH adeguato e dieta equilibrata; non inseguire KH alto. Non sovralimentare; meglio quantità minime e frequenti. Manutenzione: cambi d’acqua piccoli e regolari (10–20% settimanale) con acqua preparata a parametri identici; pulizia filtro delicata per non azzerare il biofilm. Quarantena per nuovi invertebrati/piante per evitare parassiti e predatori accidentalmente introdotti.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

C. cantonensis non è attualmente in CITES e, per quanto noto, non è formalmente valutata da IUCN; popolazioni di Caridina d’acqua dolce nell’Asia orientale sono però potenzialmente vulnerabili a inquinamento e modifiche dei corsi d’acqua. Il commercio per l’acquariofilia si basa in larga parte su riproduzioni in cattività. In UE/Italia non risultano divieti specifici per C. cantonensis, né è inserita negli elenchi UE delle specie invasive vietate (Reg. 1143/2014); resta comunque vietato rilasciare esemplari in natura. Preferire esemplari da allevatori affidabili, evitare raccolta in natura non tracciata e minimizzare ibridazioni involontarie in cattività per tutelare linee e specie affini.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimali
Temperatura18–25 °C20–23 °C
pH5,5–7,25,8–6,6
GH3–8 dGH4–6 dGH
KH0–3 dKH0–1 dKH
Conducibilità100–250 µS/cm150–200 µS/cm
Nitrati<20 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta2,5–3,5 cm TL~3,0 cm TL
Vasca minima20–30 L30 L
FlussoLieve–moderatoLieve con alta ossigenazione
LuceBassa–mediaMedia (per piante/biofilm)
SubstratoInerte fine o suolo attivoSuolo attivo leggermente acido
DietaOnnivora detritivoraBiofilm + vegetale, proteico 1×/sett.
CompatibilitàPacifica con micro‑pesci non predatoriVasca monospecifica o invertebrati pacifici

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia