Caridina pareparensis parvidentata
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Endemica dell'isola di Sulawesi (Celebes), Indonesia, con segnalazioni soprattutto nel Sulawesi meridionale (area di Parepare/Makassar). Abita ruscelli e piccoli fiumi a bassa–media quota, con acqua limpida, flusso debole–moderato, substrati di sabbia/fine ghiaia e rocce, lettiera di foglie e vegetazione ripariale. Non è una specie dei grandi laghi antichi di Sulawesi, ma dei corsi d'acqua correnti. L'habitat presenta buona ossigenazione e temperature stabili tutto l'anno; la chimica dell’acqua è variabile a seconda della geologia locale (da leggermente acida a debolmente alcalina).
Dimensioni, aspettativa di vita
Taglia adulta: 2,5–3,5 cm TL (lunghezza totale); femmine in media più grandi e tozze. Aspettativa di vita tipica 1,5–2,5 anni in condizioni stabili. Maturità sessuale in 3–5 mesi. Morfologia da Caridina atyide con ventaglio caudale e chele minute adattate al pascolo. Colori e pattern dipendono da età, dieta, fondo e provenienza. Non richiede fasi larvali in acqua salmastra.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Specie pacifica, sociale e attiva nel pascolo su superfici; di norma non danneggia piante sane. Vive meglio in gruppi numerosi (10+). Compatibile con piccoli pesci non predatori (es. Boraras, piccoli ciprinidi pacifici, Otocinclus), lumache e altri invertebrati tranquilli. Evitare compagni potenzialmente predatori (Betta, ciclidi nani, pesci medio-grandi). Non sono riportati incroci con Neocaridina; per prudenza, evitare di mescolare Caridina di gruppi affini per preservare linee e ridurre competizione.
Dieta e alimentazione
Onnivora opportunista. In natura e in vasca pascola biofilm (pellicola di microrganismi), microalghe e aufwuchs (perifiton). In acquario offrire: mangimi specifici per gamberetti, pastiglie vegetali, foglie secche (catappa, quercia), ortaggi sbollentati (zucchina, spinacio) e piccole integrazioni proteiche (ad es. artemia decapsulata) 1–2 volte a settimana. Alimentazione variata e parsimoniosa limita inquinanti e favorisce mute corrette. Evitare rame e additivi non destinati agli invertebrati.
Allestimento della vasca
Vasca minima 20 L per un piccolo gruppo; 30 L o più consigliati per maggiore stabilità e crescita della colonia. Fondo sabbioso o ghiaia fine scura per ridurre lo stress; rocce, legni, foglie secche e molta vegetazione (muschi e piante a foglia fine) aumentano superfici per il pascolo. Filtrazione dolce con prefiltro o filtro a spugna (sicuro per i giovani) e buona ossigenazione; flusso debole–moderato. Illuminazione bassa–media per favorire biofilm e piante. L’acqua può essere di rete se stabile e priva di cloro/clorammine; in alternativa, osmosi remineralizzata. Mantenere GH (durezza totale) e KH (alcalinità/carbonati) moderati e stabili. Coperchio utile: gli invertebrati possono arrampicarsi su tubazioni e uscire. Cambi regolari, 10–20%/settimana, con acqua ben preparata a pari temperatura.
Riproduzione e dimorfismo
D’indole prolifica in acqua dolce. Le femmine ovigere portano 10–40 uova relativamente grandi sotto l’addome per 3–5 settimane (durata variabile con temperatura). Alla schiusa emergono giovani pienamente formati, miniature degli adulti: non è necessaria acqua salmastra. Per massimizzare la sopravvivenza dei piccoli: filtro a spugna o griglia agli ingressi, abbondante muschio e superfici mature ricche di biofilm, assenza di predatori. Dimorfismo: femmine più grandi e panciute, con pleurotergiti addominali più sviluppati e “sella” ovarica talvolta visibile dietro il carapace; maschi più slanciati.
Salute e benessere (prevenzione)
Stabilità prima di tutto: evitare sbalzi rapidi di temperatura, pH o conducibilità. Acclimatazione lenta a goccia all’arrivo. Vasca matura e ben ciclada (ciclo dell’azoto completo; ammoniaca e nitriti sempre a 0). Quarantena di nuove introduzioni per 4–6 settimane per ridurre il rischio di parassiti/planarie. Evitare medicinali o fertilizzanti contenenti rame e dosi eccessive di CO₂ instabile. Offrire nascondigli extra durante la muta e una dieta completa (con fibra e minerali) per supportare l’esoscheletro. Mantenere nitrati bassi (<10 mg/L ideale) con cambi regolari e moderare il cibo.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Non risulta attualmente in lista CITES; l’inclusione nella Lista Rossa IUCN per la sottospecie non è disponibile/aggiornata. Parte del commercio sembra provenire da allevamento, ma esiste anche raccolta in natura: preferire esemplari allevati per ridurre la pressione sugli habitat del Sulawesi. Non è nella lista UE delle specie invasive di rilevanza unionale (Reg. 1143/2014), ma il rilascio di organismi vivi nell’ambiente è vietato e dannoso: non immettere mai in natura e smaltire responsabilmente il materiale biologico. Verificare eventuali restrizioni di import locale e rispettare il benessere animale lungo tutta la filiera.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 22–28 °C | 24–26 °C |
pH | 6,5–8,0 | 7,0–7,5 |
GH | 4–12 dGH | 6–8 dGH |
KH | 2–8 dKH | 3–5 dKH |
Conducibilità | 150–450 µS/cm | 200–300 µS/cm |
Nitrati | 0–20 mg/L | <10 mg/L |
Taglia adulta | 2,5–3,5 cm TL | ≈ 3,0 cm TL |
Vasca minima | 20–40 L | 30 L (colonia) |
Flusso | Basso–moderato | Moderato, ben ossigenato |
Luce | Bassa–media | Media diffusa |
Substrato | Sabbia/ghiaia fine inerte | Sabbia fine scura + foglie |
Dieta | Onnivora: biofilm, alghe, detrito, mangimi | Varia, prevalenza vegetale e biofilm |
Compatibilità | Pace con invertebrati e micro‑pesci non predatori | Specie‑only o con micro‑fauna tranquilla |
Crediti