Pesce ascia alata nero (Black-winged hatchetfish)

Carnegiella marthae

Myers, 1956

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Ordine Characiformes; famiglia Gasteropelecidae (pesci ascia). Genere Carnegiella. Non sono noti sinonimi attualmente validi per C. marthae. Specie affine a C. strigata e C. schereri ma più piccola e con caratteristica banda scura sull’ala pettorale. Nomi comuni: pesce ascia alata nero, black-winged hatchetfish. Il corpo è profondamente compresso con torace espanso, sede di potenti muscoli pettorali; questa morfologia consente brevi balzi fuori dall’acqua.

Distribuzione e habitat

Sud America tropicale: bacino superiore dell’Orinoco e del Rio Negro, con segnalazioni confermate in Venezuela e Brasile; riporti marginali esistono anche dal SE della Colombia. Abita corsi d’acqua lenti di foresta allagata (igapó), affluenti ombreggiati e lagune con substrato di foglie in decomposizione. Tipicamente in acque nere (blackwater: acque molto acide, ambrate per i tannini, quasi prive di sali disciolti e con bassa durezza), ricche di vegetazione ripariale e copertura superficiale.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia piccola: 3,0–3,5 cm SL (lunghezza standard, dal muso alla base della coda), circa 4,0 cm TL (lunghezza totale). Longevità tipica in acquario 3–5 anni con condizioni stabili e acqua molto pulita. Vive e si alimenta nella fascia superficiale; in natura cattura micro-insetti che cadono dall’alto. Specie gregaria: forma banchi e trae sicurezza dal numero.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Molto pacifico, talvolta timido; necessita di gruppo numeroso (almeno 10–12 individui) per ridurre lo stress. Occupazione principale: superficie e primissimi centimetri d’acqua. È un eccellente saltatore, specie al crepuscolo o se spaventato. Compatibilità: ideale con caracidi piccoli e tranquilli, pesci matita, Corydoras nani, Otocinclus e ciclidi nani miti; evitare specie vivaci o turbolente (barbi, danio molto attivi), pinnivori e predatori. Predilige correnti deboli e luci schermate da piante galleggianti.

Dieta e alimentazione

Micropredatore di superficie. In cattività accetta piccoli mangimi galleggianti (micro-pellet, fiocchi sminuzzati) ma dà il meglio con vivo/congelato: larve di zanzara, Daphnia, Artemia appena schiusa, micro-grilli/drosophile appropriati. Offrire porzioni piccole, più volte al giorno. Evitare cibi che affondano rapidamente: tende a ignorarli.

Allestimento della vasca

Vasca con impronta ampia e coperchio perfettamente aderente (tutti i passaggi cavi chiusi). Per un gruppo di 10–12 esemplari: minimo consigliato 60 L con lato lungo ≥60 cm; meglio 80–100 L per maggiore stabilità. Allestimento: fondo scuro (sabbia fine), legni e radici che creino ripari, lettiera di foglie (catappa/quercia) per rilasciare tannini; molte piante galleggianti per ombra e sicurezza. Filtrazione dolce e ben matura; flusso debole ma con buona ossigenazione. Illuminazione bassa o schermata. Acqua preferita: tenerissima (GH 0–4 dGH, KH 0–1 dKH), acida (pH 5,0–6,5), conducibilità molto bassa (20–80 µS/cm); temperatura 24–29 °C. In mancanza di acqua di rete adatta, usare osmosi inversa remineralizzata con sali mirati; evitare sbalzi rapidi di pH e temperatura.

Riproduzione e dimorfismo

Oviparo a fecondazione esterna. In natura depone al crepuscolo tra radici e vegetazione superficiale. In acquario è possibile ma non comune. Condizioni tipiche: acqua molto tenera e acida (pH 5,5–6,2; GH 0–2 dGH), 26–27 °C, luce soffusa, piante fini e galleggianti. Depone in gruppo o in coppia, con rilascio di decine fino a qualche centinaio di uova minute. Incubazione 24–36 ore (variabile con temperatura); larve libere al nuoto in 3–5 giorni. Avannotti estremamente piccoli: iniziare con infusori/rotiferi, poi naupli di Artemia. Dimorfismo sessuale modesto: femmine leggermente più grandi e più panciute, maschi più snelli; colorazioni simili.

Salute e benessere (prevenzione)

Specie sensibile a stress e qualità dell’acqua. Buone pratiche: quarantena dei nuovi arrivi; inserimento in vasca matura; acclimatazione lenta a goccia; mantenere nitriti e ammoniaca non rilevabili e nitrati idealmente <10 mg/L. Preferire cambi piccoli ma regolari (es. 10–20% settimanali) per non destabilizzare pH/KH molto bassi. Evitare correnti forti e luci intense; garantire copertura superficiale e zone d’ombra. Coperchio ermetico indispensabile per prevenire salti. Alimentare variato con cibo di qualità e dimensione adeguata. Evitare coabitazioni stressanti. Non somministrare sale o farmaci senza necessità e supervisione competente. Osservare spesso respirazione, appetito e integrazione nel gruppo: l’isolamento è un segno precoce di problema.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata (NE) al momento della redazione. Non elencata in CITES. Parte dell’offerta commerciale è di cattura, soprattutto da bacini di acque nere (stagionale); esistono anche riproduzioni in allevamento. Preferire fornitori che dichiarano provenienza e pratiche sostenibili. Non specie invasiva nota in UE. In Italia/UE non risultano restrizioni specifiche per il possesso; si applicano le norme generali su benessere, tracciabilità commerciale e prevenzione delle specie esotiche invasive (Reg. UE 1143/2014, non pertinente a questa specie). Etica: è specie sociale; evitarne la detenzione in numeri ridotti. Proteggere habitat d’origine limitando l’uso di torba non certificata e scegliendo prodotti sostenibili.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura24–29 °C26–27 °C
pH4,5–7,05,5–6,2
GH0–8 dGH0–4 dGH
KH0–3 dKH0–1 dKH
Conducibilità10–150 µS/cm20–80 µS/cm
Nitrati<20 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta3,0–3,5 cm SL (≈4,0 cm TL)
Vasca minima60–80 L80–100 L (gruppo 10–12)
FlussoDebole–moderatoDebole
LuceBassa–media (schermata)Bassa
SubstratoSabbia fine/scura, foglieSabbia scura + lettiera di foglie
DietaOnnivora a tendenza insectivoraMicro-prede galleggianti (vivo/congelato + secco di qualità)
CompatibilitàPacifico; evitare specie grandi o turbolenteCaracidi piccoli, pesci matita, Corydoras nani, ciclidi nani miti

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia