Chara contraria
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Ampia distribuzione nelle zone temperate e boreali di Europa (inclusa l’Italia), Asia, Nord America e parti dell’emisfero sud (introduzioni e/o nuclei sparsi). Habitat tipico: laghi e stagni a bassa corrente, canali e tratti lenti di fiumi, fondi sabbiosi o limosi, acque da oligotrofiche a mesotrofiche, spesso calcaree. Tollera acque leggermente salmastre e colonizza profondità da pochi centimetri fino a qualche metro, dove la luce resta sufficiente.
Tallo eretto, fragile, in genere 5–50 cm (talvolta oltre in natura), con asse principale suddiviso in nodi da cui partono verticilli di rami laterali che danno l’aspetto “a fronda”. Colore da verde brillante a verde oliva; spesso ricoperto da incrostazioni biancastre di carbonato di calcio. Ancoraggio al substrato tramite rhizoidi (filamenti simili a radici ma senza tessuti vascolari). Allo sfregamento può avere odore muschiato tipico delle caracee. Riproduzione sessuata mediante anteridi e oogoni sullo stesso tallo (oospore scure, resistenti), e vegetativa per frammentazione. La crescita avviene principalmente all’apice dei rami; non sviluppa foglie vere né un apparato radicale profondo.
Lenta–media, con forte influenza di luce, durezza carbonatica e disponibilità di calcio. Predilige acqua chiara, alcalina e moderatamente dura. Temperature troppo alte (>26 °C) o pH acido ne riducono la performance. In condizioni ottimali forma tappeti densi che possono espandersi rapidamente per frammentazione. Sovraccarico organico e torbidità riducono la crescita.
Comportamento e compatibilità con altri animali
In vasca tende a formare praterie compatte che stabilizzano il sedimento e limitano il risollevamento di particolato. È competitiva sui nutrienti disciolti e può ostacolare la fioritura di microalghe; studi sperimentali suggeriscono anche un effetto di allelopatia (rilascio di composti che inibiscono altre alghe), ma l’intensità varia con le condizioni. Può ombreggiare il primo piano se lasciata crescere alta. Si diffonde soprattutto per frammenti che attecchiscono facilmente.
Acqua: dura e alcalina (KH e GH medio-alti), pH neutro–alcalino. Non richiede CO₂ aggiuntiva; in acque con buona alcalinità sfrutta il bicarbonato. Illuminazione medio–alta, omogenea. Substrato semplice (sabbia fine o ghiaia inerte); il tallo assorbe nutrienti dall’acqua, perciò la fertilizzazione è, se necessaria, leggera e mirata alla colonna (microelementi a basse dosi). Ricambi regolari mantengono limpidezza e conducibilità stabile. Evitare alghicidi e prodotti ossidanti; può essere sensibile a concentrazioni elevate di rame. Teme temperature elevate e acqua troppo morbida/acida. Rimuovere con delicatezza i detriti che si accumulano tra i verticilli.
Principalmente per frammentazione: tagliare porzioni sane di 5–10 cm e ancorarle leggermente al substrato (o bloccarle con piccole pietre finché emettono rhizoidi). Riproduzione sessuata con oospore possibile ma rara in acquario e lenta nella germinazione. Evitare manipolazioni eccessive che sbriciolano i talli.
Allestimento della vasca
Ottima per vasche biotopo di acque calcaree, laghi e canali europei. Collocazione consigliata: centro–sfondo nei medi/grandi acquari; nel nano può occupare anche il centro come cespuglio unico. Non è pianta galleggiante. Abbinabile a macrofite robuste da acqua dura (p.es. Vallisneria, Ceratophyllum) e a hardscape calcareo. Lasciare spazio per la circolazione dell’acqua tra i ciuffi.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: deperimento in acqua morbida/acida (verdi sbiaditi, talli fragili), incrostazioni eccessive in caso di forte precipitazione di carbonati, crescita di alghe filamentose sugli apici in vasche ricche di nutrienti. Soluzioni non chimiche: stabilizzare KH/pH, mantenere luce adeguata ma non eccessiva, ridurre organico disciolto con cambi e filtrazione efficiente, aumentare leggermente la corrente, pulizia manuale delicata dei filamenti, ottimizzare la fauna di pulizia (gamberi, lumache). Evitare prodotti anti-alghe o glutaraldeide che possono danneggiarla.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato globale: non valutata specificamente da IUCN a livello mondiale; considerata comune in gran parte dell’Europa e segnalata in Italia. Non inclusa in CITES. Non è elencata tra le specie invasive prioritarie in UE; tuttavia può espandersi localmente in corpi idrici adatti. Etica e norme: acquistare da fornitori affidabili (materiale coltivato o raccolto nel rispetto delle leggi locali); non rilasciare mai organismi o acqua dell’acquario in natura. Per prevenire dispersioni accidentali tra siti, pulire e asciugare attrezzature e reti prima di riutilizzarle in ambienti diversi.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 8–26 °C | 14–20 °C |
pH | 7.0–9.0 | 7.5–8.3 |
GH | 6–20 dGH | 8–16 dGH |
KH | 4–12 dKH | 6–10 dKH |
Conducibilità | 200–1000 µS/cm | 300–700 µS/cm |
Luce | media–alta | alta, uniforme |
CO₂ | non necessaria | nessun impianto (aria ambiente) |
Fertilizzazione (macro/micro) | bassa dalla colonna; macro contenuti, micro a tracce | leggera e regolare, solo colonna |
Velocità crescita | lenta–media | media in acqua dura e luce alta |
Posizione consigliata (sfondo/centro/primo piano/galleggiante) | centro–sfondo | centro–sfondo |
Tipo di propagazione | frammentazione del tallo | talea di 5–10 cm |
Compatibilità con fauna | buona con specie piccole e invertebrati; evitare grandi scavatori/erbivori | gamberi, piccoli ciprinidi e caracidi |
Difficoltà (principiante, intermedio, avanzato) | intermedio | intermedio |
Crediti