Vongola asiatica, vongola di fiume asiatica (Asian clam)

Corbicula fluminea

O. F. Müller, 1774

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Corbicula fluminea è un bivalve d’acqua dolce della famiglia Cyrenidae (ordine Venerida). La tassonomia del gruppo Corbicula è complessa: molte popolazioni appartengono a un “complesso” di specie e linee clonali difficili da distinguere solo dal guscio. In commercio può essere confusa con Corbicula fluminalis o con morfotipi locali. Identificazioni certe richiedono spesso dati genetici e morfologia fine delle costole del guscio. I sinonimi storici e la variabilità intra‑specifica rendono prudente parlare di “Corbicula fluminea sensu lato” in parte delle popolazioni introdotte.

Distribuzione e habitat

Probabilmente originaria dell’Asia orientale e sud‑orientale (Cina, Indocina, Corea, Giappone), è stata introdotta in Nord e Sud America, Europa e altre regioni tramite trasporto commerciale e acque di zavorra. In Italia è ormai diffusa in molti bacini (Po, Arno, Tevere, numerosi laghi e canali). Abita fiumi, canali e laghi di acqua dolce fino a tratti oligohalini, preferendo fondi di sabbia o ghiaia fine con flusso da lento a moderato, dove si infossa di 2–5 cm. Tollera ampi gradienti ambientali: sopravvive a 2–34 °C in natura, ma mostra massime prestazioni tra ~20–28 °C; richiede pH neutro‑basico e disponibilità di calcio.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta tipica 3–4 cm di lunghezza del guscio (SL), con range 2–5 cm; massimi fino a ~6 cm riportati. Crescita rapida e maturità precoce (anche entro 3–12 mesi a seconda della temperatura e del cibo). L’aspettativa di vita è variabile: 2–4 anni comuni, con casi fino a ~5–7 anni in ambienti favorevoli. È un filtro‑alimentatore che processa grandi volumi d’acqua; in condizioni subottimali può anche alimentarsi sul fondo con la “piede‑alimentazione”.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie sedentaria e pacifica: si infossa, lascia fuori sifoni e piede per spostarsi lentamente. Non disturba pesci, gamberetti e lumache; è vulnerabile a predatori (pesci che frugano, tartarughe, grossi gamberoni) e a specie che smuovono molto il fondo. Non forma legami sociali, ma tenerne più esemplari è utile per la stabilità biologica della vasca. Può migrare localmente nel substrato in risposta a ossigeno, cibo e temperatura.

Dieta e alimentazione

In natura filtra fitoplancton, batteri e detrito fine; in acquario necessita di sospensioni microbiche stabili. Vasche “sterili” o eccessivamente filtrate possono causare denutrizione. Offrire regolarmente sospensioni di microalghe (vive o conservate), mangimi in polvere micronizzati per filtratori e infusori; dosare poco e spesso per evitare inquinamento. Un acquario maturo con ricco biofilm e leggera “nebbia” di particolato fine è preferibile a un’acqua ultra‑cristallina. Evitare sovralimentazione improvvisa: meglio micro‑dosi con monitoraggio di ammoniaca e nitriti.

Allestimento della vasca

Vasca matura e stabile; consigliati ≥60 L per un piccolo gruppo (3–6 esemplari), minimo prudente 40 L in assenza di pesci grandi. Fondo di sabbia fine o ghiaia molto fine (spessore 3–5 cm) per consentire l’infossamento, senza bordi taglienti. Flusso basso‑medio ben ossigenato; filtrazione biologica efficiente; aerazione utile nelle ore calde. Illuminazione non critica per l’animale, ma utile a sostenere la produttività microalghale. Acqua da moderatamente a duramente mineralizzata (calcio disponibile), pH neutro‑basico. Evitare rame e altri biocidi. Inserire gli animali ad acclimatazione lenta (gocciolamento), posandoli sul fondo: si infosseranno da soli. Non indispensabili piante, ma una vasca piantumata favorisce la stabilità trofica.

Riproduzione e dimorfismo

Riproduzione peculiare e ancora oggetto di studio: molte popolazioni presentano androgenesi (i figli ereditano solo il genoma paterno) e spesso sono ermafrodite. Fecondazione interna con incubazione nelle branchie; rilascio di larve veliger/pediveliger che vivono in sospensione per giorni. In acquario il ciclo larvale raramente si completa per carenza di cibo in colonna e filtrazione meccanica. In sistemi molto produttivi può verificarsi reclutamento e rapida densificazione. Non esiste dimorfismo sessuale esterno utile all’hobbista; la riproduzione intenzionale in cattività non è raccomandata, anche per il rischio gestionale/legale legato a una specie invasiva.

Salute e benessere (prevenzione)

Stabilità prima di tutto: evitare sbalzi di temperatura, pH e salinità. Mantenere ossigeno elevato e flusso costante; caldo estivo e ipossia possono causare mortalità di massa. Acqua troppo tenera e acida erode il guscio: fornire calcio (acqua con GH e KH adeguati, eventuale guscio/frammenti calcarei nel filtro). Alimentare con costanza ma con moderazione, controllando ammoniaca, nitriti e nitrati. Evitare farmaci a base di rame o formalina. Maneggiare con cura per non scheggiare il margine del guscio. Quarantena di nuovi esemplari e rigida igiene delle attrezzature per non diffondere specie aliene o patogeni tra vasche/corsi d’acqua. In caso di decesso, rimuovere prontamente per evitare picchi di inquinanti.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

C. fluminea non è minacciata globalmente; al contrario, è una delle bivalvi dulcacquicole invasive più diffuse. In Italia e UE è considerata aliena invasiva in molte regioni: il rilascio in natura è illegale e dannoso. La normativa UE (Reg. 1143/2014) vieta il rilascio di specie esotiche invasive elencate; l’inclusione di C. fluminea può variare nel tempo e possono esistere divieti/obblighi a livello nazionale o regionale (detenzione/trasporto vivo). Verificare sempre la normativa locale aggiornata prima di acquistare/trasferire esemplari. Etica: preferire la non‑diffusione; non acquistare se non si è in grado di garantire gestione responsabile a lungo termine. Smaltimento responsabile: mai in fognatura o corsi d’acqua; congelare/denaturare gli organismi prima di gettarli nei rifiuti indifferenziati secondo le linee guida locali.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura18–26 °C (tolleranza ampia 12–28 °C)20–24 °C
pH6,8–8,27,2–7,8
GH8–20 °dGH10–16 °dGH
KH4–12 °dKH5–8 °dKH
Conducibilità200–600 µS/cm300–500 µS/cm
Nitrati (NO3−)0–20 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta2–5 cm SL3–4 cm SL
Vasca minima≥40 L≥60 L (gruppo 3–6)
FlussoBasso–medioMedio, ben ossigenato
LuceBassa–mediaMedia diffusa (per produttività)
SubstratoSabbia fine–ghiaia fine (3–5 cm)Sabbia fine, 3–5 cm
DietaFitoplancton, microcibo sospeso, biofilmAcqua matura + microalghe dosate
CompatibilitàPacifica con specie non predatorieCon piccoli pesci non scavatori

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia