Corydoras bronzo

Corydoras aeneus

Gill, 1858

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie della sottofamiglia Corydoradinae (famiglia Callichthyidae). Binomio: Corydoras aeneus (Gill, 1858). La specie appartiene al cosiddetto “complesso C. aeneus”, un gruppo con elevata variabilità geografica e morfologica; diverse popolazioni storicamente assegnate a C. aeneus potrebbero rappresentare specie distinte. La tassonomia è quindi in revisione continua e in letteratura compaiono sinonimi o nomi usati in passato per forme locali o di allevamento. In acquariofilia circolano varianti selezionate (es. albina, pinne lunghe, “black/venezuela”), spesso frutto di selezione o ibridazioni in cattività; alcune non corrispondono a taxon selvatici. Il nome comune in italiano è “Corydoras bronzo”, in inglese “bronze cory”.

Distribuzione e habitat

Sud America settentrionale, con segnalazioni certe dall’isola di Trinidad (tipo), bacino dell’Orinoco (Venezuela, Colombia) e alcuni corsi d’acqua costieri delle Guiane. Numerose segnalazioni storiche da altri bacini (ad es. parti dell’Amazzonia e del Paraná–Paraguay) potrebbero riferirsi a specie affini e non a C. aeneus sensu stricto. Habitat tipico: ruscelli lenti, lagune e piane alluvionali con fondi sabbiosi o limosi, lettiera di foglie, radici e vegetazione marginale. L’acqua varia da morbida e leggermente acida a moderatamente minerale; spesso ben ossigenata, con flusso da lento a moderato.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta 5–7.5 cm SL (lunghezza standard, dal muso al peduncolo caudale); femmine in genere più robuste e leggermente più lunghe dei maschi. Aspettativa di vita: 5–7 anni in acquario ben gestito; non rari casi >8–10 anni. Presenta scudi ossei laterali (tipici dei Callichthyidae) e barbigli sensoriali per sondare il fondo. È un respiratore aereo facoltativo: può ingerire aria atmosferica e assorbirne l’ossigeno tramite un tratto intestinale vascolarizzato, comportamento normale soprattutto quando l’ossigeno disciolto è più basso.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Pacifico e sociale, forma banchi liberi e interagisce spesso sul fondo. Va allevato in gruppo (almeno 6–8 esemplari; meglio 10+) per ridurre stress e favorire comportamenti naturali. Compatibile con piccoli caracidi, ciprinidi tranquilli, anabantoidei pacifici e ciclidi nani non aggressivi. Evitare coinquilinato con specie grandi o turbolente del fondo (es. grandi ciclidi o loricaridi ingombranti) e con mordipinne. In presenza di gamberetti, può predare le neanidi; gli adulti di Caridina/Neocaridina spesso coesistono se ci sono nascondigli. Attivo soprattutto nelle ore meno luminose; gradisce zone d’ombra e ripari.

Dieta e alimentazione

Onnivoro bentofago (bentofago = che si nutre sul fondo). In natura consuma piccoli invertebrati (larve di insetti, crostacei, anellidi), biofilm e detrito. In acquario offrire mangimi affondanti di qualità (micro-pellet, wafer per pesci da fondo) integrati con vivo/congelato (chironomus, tubifex ben controllati, dafnie, artemia) e verdure sbollentate finemente tritate a rotazione. Alimentare in più piccole porzioni e, se necessario, a luci soffuse per assicurare l’accesso al cibo. Non è un “pulitore”: necessita di razioni dedicate.

Allestimento della vasca

Vasca con base ampia; per un gruppo di 8–10 esemplari consigliato almeno 80–100 L. Substrato fine e soffice (sabbia arrotondata) per proteggere i barbigli; evitare ghiaie taglienti. Aggiungere legni, foglie secche (ad es. catappa) e piante per creare ripari e microhabitat. Flusso da lento a moderato con buona ossigenazione; filtrazione efficiente e cambi regolari. Illuminazione diffusa con aree d’ombra. Copertura superiore consigliata (possono risalire a respirare). Parametri adattabili, ma stabile qualità dell’acqua è cruciale: ammoniaca e nitriti sempre a zero, nitrati bassi. Spazio libero sul fondo per il foraggiamento e corridoi di nuoto.

Riproduzione e dimorfismo

Specie che depone uova adesive. Dimorfismo: femmine più grandi e panciute; maschi più snelli con profilo dorsale talvolta leggermente più appuntito. Corteggiamento tipico “a T”: il maschio si posiziona perpendicolare alla femmina, che trattiene alcune uova tra le pinne pelviche e le incolla su vetro, piante o arredi. Uova 1.5–2 mm; in una serie possono deporre 100–300+ uova distribuite in piccoli gruppi. Stimolo efficace: grandi cambi con acqua un po’ più fresca (2–3 °C) e ricca di ossigeno, simulando le piogge. Per aumentare la schiusa usare acqua pulita, leggermente acida e tenera (pH ~6.2–6.8; GH basso). Gli adulti possono predare uova/avannotti: spesso si spostano le uova in una vaschetta con aerazione gentile. Incubazione 3–5 giorni a 24–26 °C; avannotti nuotano liberamente dopo il riassorbimento del sacco vitellino e accettano naupli di Artemia, microworm e mangimi polverizzati. Igiene meticolosa e microcambi frequenti sono determinanti.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere e prevenzione si basano su fondo idoneo, igiene e acqua ricca di ossigeno. Barbigli erosi e infezioni della bocca sono spesso correlate a substrato abrasivo o sporco e a carica organica elevata: usare sabbia fine, sifonare con regolarità, evitare residui di cibo. Sensibili a trattamenti contenenti rame e ad alte concentrazioni di sale: in caso di necessità terapeutiche rivolgersi a un veterinario ittico. Evitare temperature alte prolungate (>27–28 °C) e scarsa ossigenazione. Introdurre nuovi pesci dopo quarantena prudenziale. Ridurre stress con gruppo numeroso, nascondigli e routine stabili. Alimentazione variata e di qualità sostiene il sistema immunitario.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata formalmente per molte popolazioni; la specie in senso ampio è ampiamente distribuita e comune nel commercio, per lo più da allevamento. Non in CITES. In UE non è elencata tra le specie invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014). Etica: preferire esemplari allevati in cattività certificati; evitare rilasci in natura (vietati e dannosi). Alcune popolazioni selvatiche attribuite a “C. aeneus” potrebbero essere specie distinte: mantenere dati di località separati e non ibridare consapevolmente linee geografiche.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–28 °C22–26 °C
pH5.5–7.86.2–7.2
GH2–15 dGH3–8 dGH
KH1–10 dKH1–5 dKH
Conducibilità50–400 µS/cm80–200 µS/cm
Nitrati<30 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta5–7.5 cm SL6–7 cm SL
Vasca minima60–80 L (gruppo piccolo)80–100 L (8–10 esemplari)
FlussoLento–moderatoModerato, ben ossigenato
LuceBassa–mediaDiffusa con zone d’ombra
SubstratoSabbia fine o ghiaia molto fine arrotondataSabbia fine
DietaOnnivoro bentofagoPellet affondanti + vivo/congelato vario
CompatibilitàComunità pacificaPiccoli caracidi/ciprinidi, anabantoidei tranquilli, ciclidi nani non aggressivi

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia