Crinum thaianum
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Endemica del sud della Thailandia (pianure costiere; segnalazioni storiche nelle province di Ranong, Phang Nga, Phuket e aree limitrofe). Habitat: ruscelli e canali a corrente lenta-moderata, spesso parzialmente ombreggiati dalla vegetazione riparia; substrati sabbiosi o limosi con sedimenti ricchi di nutrienti; acque da debolmente acide a debolmente alcaline, ben ossigenate. In natura può fiorire quando il livello dell’acqua si abbassa, emettendo scapi emersi.
Pianta perenne con grande bulbo (organo di riserva sotterraneo), subgloboso, spesso 5–8 cm di diametro (maggiore in esemplari adulti), con fitto apparato radicale. Le foglie formano una rosetta (insieme di foglie che partono dalla base) e sono nastriformi, piatte, flessibili, lunghe 50–150(–200)+ cm, larghe 1–3(–5) cm, di colore verde brillante; margini interi. In condizioni emerse o con acqua bassa, produce un scapo fiorale (asse fiorale privo di foglie) che porta un’infiorescenza a ombrella con 6–12 fiori grandi, bianchi, profumati, tipici del genere Crinum. Crescita prevalentemente dal bulbo con nuove foglie basali; la pianta può emettere piccoli bulbi laterali (polloni) alla base.
Velocità da lenta a moderata. Fase di adattamento iniziale possibile con perdita parziale delle foglie; segue la ripartenza dal bulbo. Fattori che accelerano la crescita: temperatura stabile 24–27 °C, luce medio-intensa non eccessiva, buon apporto di nutrienti nel fondo (radicazione) e nella colonna (microelementi), flusso d’acqua moderato e ossigenazione elevata. CO₂ non indispensabile ma benefica (maggior robustezza fogliare e ritmo di crescita). Un breve periodo di quiescenza (rallentamento) può verificarsi dopo forti stress o trapianti.
Comportamento e compatibilità con altri animali
In acquario le foglie possono raggiungere rapidamente la superficie e ombreggiare le piante sottostanti. Radici robuste ancorano bene e competono per i nutrienti nel substrato; la competizione diretta è moderata, ma l’ombreggiamento va considerato. Non è invasiva tramite stoloni; si espande lentamente con bulbi laterali. Non è una pianta epifita e non si fissa su legni o rocce senza substrato.
Vasca consigliata: media-grande (≥120–150 L) con spazio libero sopra la pianta. Substrato: sabbia/ghiaia fine con strato nutritivo; interrare solo le radici lasciando 1/3–1/2 del bulbo fuori dal substrato per prevenire marciumi. Luce: media (evitare eccessi che favoriscono alghe sulle lamine lunghe). Acqua: 20–30 °C (ottimale 24–27 °C); pH 6.0–7.8 (ottimale 6.8–7.2); durezza media; buona circolazione e ossigenazione. Fertilizzazione: tabs/coni nutritivi al fondo per macroelementi; integrazione moderata di microelementi in colonna. CO₂ facoltativa (10–15 mg/L utile). Manutenzione: rimuovere periodicamente le foglie più vecchie tagliandole alla base; evitare potature a metà lama.
Per divisione dei polloni (piccoli bulbi laterali) quando hanno radici sviluppate e circa 1/3 della taglia adulta; staccare con delicatezza senza ferire il bulbo madre. Da seme è possibile in coltura emersa dopo impollinazione, ma raro in acquario domestico: i semi, se prodotti, possono essere fatti germinare in acqua bassa e calma. La moltiplicazione per taglio del bulbo non è raccomandata.
Allestimento della vasca
Uso migliore come esemplare singolo di sfondo o centro-scena in vasche spaziose (aquascape “nature” o biotopo di corsi d’acqua tropicali). Lasciare area libera attorno (15–20 cm) per il movimento delle foglie. Abbinare a piante di medio piano robuste e a steli alti che tollerino ombreggiamento. Evitare layout dove la copertura di superficie deve restare completamente libera o in nano acquari.
Salute e benessere (prevenzione)
- Marciume del bulbo: non interrare completamente il bulbo; usare substrato ben areato e mantenere buona circolazione d’acqua. - Alghe sulle foglie: evitare luce eccessiva, garantire flusso moderato, bilanciare nutrienti e fotoperiodo; rimuovere manualmente le lamine più vecchie colonizzate. - Clorosi e crescita stentata: fornire nutrienti al fondo (macro) e microelementi in colonna; eseguire cambi d’acqua regolari. - Danni da fauna erbivora: evitare pesci fortemente brucatori (es. grandi ciclidi, carpe koi, pesci rossi).
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato di conservazione: valutata a rischio nella lista rossa (endemicità e perdita di habitat in Thailandia; dati recenti indicano categorie minacciose come EN in alcune valutazioni). Principali minacce: drenaggio di zone umide, urbanizzazione, prelievo in natura. Non inserita in CITES; nessuna restrizione UE specifica nota per il commercio ornamentale. Etica: acquistare esemplari da coltivazione (vivai/tissue culture), non rilasciare mai in corsi d’acqua locali. Non segnalata come invasiva in Italia/UE.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 20–30 °C | 24–27 °C |
pH | 6.0–7.8 | 6.8–7.2 |
GH | 3–15 °dGH | 5–10 °dGH |
KH | 2–8 °dKH | 3–5 °dKH |
Conducibilità | 100–600 µS/cm | 180–300 µS/cm |
Luce | medio–alta | media |
CO₂ | 0–20 mg/L (facoltativa) | 10–15 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | leggera–moderata (fondo + colonna) | moderata; tabs al fondo + micro settimanali |
Velocità crescita | lenta–moderata | moderata con nutrienti e buon flusso |
Posizione consigliata | centro–sfondo | esemplare singolo di sfondo/centro |
Tipo di propagazione | polloni da bulbo; semi (raro) | divisione dei bulbilli |
Compatibilità con fauna | buona con comunità pacifiche | evitare grandi erbivori (goldfish, grandi ciclidi) |
Difficoltà | principiante–intermedio | intermedio |
Crediti