Cryptocoryne cordata
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Sud-est asiatico: documentata in Thailandia peninsulare e Malesia peninsulare; segnalazioni affidabili anche da Sumatra e alcune aree del Borneo. Cresce in corsi d'acqua forestali lenti, canali ombrosi, paludi torbose e zone stagionalmente inondate. Tipico habitat di sottobosco umido, spesso in acque nere (acque ricche di acidi umici, scure e poco mineralizzate) su substrati fangosi o sabbiosi con lettiera di foglie. La specie è anfibia: vive emersa (fuori dall’acqua) in stagione secca e somersa (sotto acqua) nella stagione delle piogge.
Pianta a rosetta con corto rizoma (fusto orizzontale sotterraneo) e apparato radicale fitto. Foglie su picciolo, lamina da ovata a cordata (base a cuore), margine intero, superficie liscia o leggermente corrugata; colore variabile dal verde al bruno-olivastro, talvolta con venature più chiare o rossastre. Dimensioni in acquario: altezza 8–25 cm, diametro della rosetta 10–20 cm, con variabilità marcata a seconda di provenienza e condizioni. In emerso produce infiorescenze tipiche delle Araceae: una spata tubolare con lembo colorato e uno spadice interno; la fioritura avviene quasi solo in coltura emersa o in natura. Crescita lenta, con emissione di nuovi getti e stoloni (fusti orizzontali sotterranei che generano piantine figlie).
Lenta. Fattori che accelerano: stabilità dei parametri, substrato ricco, tracce costanti di nutrienti, apporto moderato di CO₂ e luce diffusa medio-bassa. Fattori che rallentano o causano arresti/melt: sbalzi di temperatura, pH/KH (KH = durezza carbonatica) e luce, shock da trapianto o potature radicali eccessive, acqua troppo dura e ricca di nitrati.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Specie poco competitiva in condizioni instabili, ma affidabile in vasche mature. Non ombreggia aggressivamente: forma cespi compatti e si espande per stoloni se il substrato è libero. Convive bene con piante lente da sottobosco e muschi; può soffrire l’ombreggiamento forte di piante galleggianti dense. Non è invasiva in acquario, ma con il tempo può formare gruppi fitti se non si sfoltisce.
Acqua: pH 5.5–7.5; GH (durezza totale) 1–12 dGH; KH 0–6 dKH; conducibilità 50–400 µS/cm (indice dei sali disciolti). Temperatura 22–28 °C. Luce bassa–media, preferibilmente diffusa. CO₂ facoltativa: un apporto di 10–15 mg/L favorisce foglie più ampie e stabili. Substrato: fine (sabbia/ghiaia fine) con strato nutriente o capsule fertilizzanti; gradita materia organica matura e microfauna del fondo. Flusso d’acqua dolce e lento. Fotoperiodo 7–9 h (all’avvio) poi 8–10 h. Cambi regolari ma non drastici (20–30% settimanale) per evitare oscillazioni. Non interrare il colletto del rizoma.
Per stoloni che emergono vicino alla pianta madre: separare quando la figlia ha 3–4 foglie ben formate e radici proprie. Per divisione del rizoma: effettuare tagli netti tra due rosette ben sviluppate, limitando la potatura radicale per ridurre lo shock. La semina da fiore è rara in acquario e richiede coltura emersa specializzata.
Allestimento della vasca
Ideale per il centro vasca nelle nano-vasche medio-piccole (da 20–60 L) e come macchia di sottobosco in vasche più grandi. In primo piano solo con forme più compatte e luce contenuta. Disporre 3–7 piante/propaggini a gruppo con spazi di 4–6 cm per permettere l’espansione laterale. Abbinamenti: legni e foglie secche (effetto tannico), muschi e felci epifite; evitare compagni molto esigenti in luce che possano ombreggiarla troppo o, al contrario, costringerla a luci intense.
Salute e benessere (prevenzione)
“Crypt melt”: perdita rapida delle foglie dopo trapianto o sbalzi. Prevenzione: acclimatazione graduale, mantenere costanti KH/pH e temperatura, ridurre potature radicali, luce moderata le prime settimane. Carenze: clorosi delle foglie giovani (possibile carenza di ferro) e puntinature/fori nelle vecchie (possibile carenza di potassio). Prevenzione: nutrimento regolare e moderato, soprattutto nel substrato, con cambi d’acqua costanti. Alghe su foglie lente: limitare eccessi di luce e nutrienti in colonna, aumentare circolazione delicata, rimuovere manualmente le foglie molto colpite. Igiene: evitare sovraccarico organico e mantenere il fondo arieggiato.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata per la specie nel suo complesso (dati disponibili frammentari). Gli habitat di torbiere e corsi d’acqua forestali del Sud-est asiatico sono minacciati da drenaggi, disboscamento e conversione del suolo. Etica d’acquisto: preferire piante propagate in vivaio, evitare raccolta in natura. Non è elencata in CITES. In UE non è segnalata come specie invasiva di rilevanza unionale; comunque non rilasciare mai organismi in natura. Commercio: per operatori professionali nell’UE è richiesto il passaporto delle piante; per import extra-UE serve certificato fitosanitario.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 20–30 °C | 23–26 °C |
pH | 5.5–7.5 | 6.0–6.8 |
GH | 1–12 dGH | 2–8 dGH |
KH | 0–6 dKH | 1–4 dKH |
Conducibilità | 50–400 µS/cm | 100–250 µS/cm |
Luce | Bassa–Media | Bassa–Media diffusa |
CO₂ | 0–20 mg/L (facoltativa) | 10–15 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | Leggera–Moderata; soprattutto nel substrato | Fondo fertile + integrazione micro leggera in colonna |
Velocità crescita | Lenta | Lenta–media in condizioni stabili |
Posizione consigliata | Centro / Primo piano (forme compatte) | Centro |
Tipo di propagazione | Stoloni, divisione del rizoma | Separazione degli stoloni con 3–4 foglie |
Compatibilità con fauna | Alta; evitare grandi erbivori e scavatori | Ottima con piccoli caracidi, ciprinidi pacifici e gamberetti |
Difficoltà | Principiante–Intermedio | Principiante (in vasche stabili) |
Crediti