Cryptocoryne crispatula
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Asia tropicale e subtropicale del Sud-Est: Thailandia (ampia presenza), Laos, Vietnam, Cambogia e Cina meridionale (Yunnan, Guangxi); segnalazioni locali anche in Myanmar. Habitat tipici: corsi d’acqua chiari, spesso su substrati calcarei (zone carsiche) con corrente da moderata a sostenuta. Molte popolazioni sono reofite (adattate alla corrente) e mostrano ciclo anfibio: fase sommersa nella stagione delle piogge e fase emersa nella secca, quando fioriscono. Le acque naturali sono spesso da neutre ad alcaline, con durezza media-alta e buona mineralizzazione.
Pianta a rosetta senza fusto eretto, con apparato radicale fitto e un breve rizoma basale. Le foglie sono da lineari a lanceolate, con margini ondulati o increspati (da cui il nome “crispatula”); colore dal verde oliva al bruno, talvolta con sfumature. Dimensioni molto variabili secondo la varietà e le condizioni: lamina lunga 20–80 cm e larga 0,5–5 cm (forme strette in var. tonkinensis, più larghe in var. flaccidifolia; var. balansae con lamine lunghe e ondulate). Il picciolo può essere ben sviluppato, specialmente in acque profonde. L’infiorescenza tipica delle Araceae è una spata che avvolge lo spadice; in natura compare in fase emersa. Crescita per nuovi getti basali e stoloni che originano plantule figlie.
Velocità lenta–moderata. L’acclimatazione dopo l’impianto può richiedere settimane; in questo periodo può verificarsi la classica perdita delle foglie (“crypt melt”). Una volta stabilizzata, produce con regolarità nuove foglie e stoloni. Fattori che accelerano la crescita: substrato ricco, apporto costante di macro e microelementi (con particolare attenzione a ferro e potassio), luce medio-bassa uniforme, CO₂ non indispensabile ma utile. Temperature troppo alte e sbalzi rapidi di pH/conducibilità rallentano la crescita.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Competitività media; non è invasiva ma può colonizzare lo spazio con stoloni. Le foglie lunghe possono ombreggiare piante basse; lasciare spazio verticale e laterale. Le varietà a lamina stretta tendono a muoversi con la corrente senza coprire eccessivamente la luce. È stabile una volta radicata e tollera correnti moderate. Non richiede potature frequenti: si rimuovono periodicamente le foglie più vecchie alla base.
Parametri generali consigliati: temperatura 20–28 °C (tolleranza 18–30 °C); pH 6,5–8,0; GH 4–20 dGH; KH 3–12 dKH; conducibilità 100–800 µS/cm (ottimale 200–500). Predilige acque da neutre ad alcaline, coerenti con habitat calcarei. Luce da bassa a media; luce intensa non è necessaria e può favorire alghe se i nutrienti non sono bilanciati. CO₂: facoltativa; un apporto di 10–20 mg/L migliora vigore e foglie. Substrato: ricco e profondo (almeno 5–7 cm), granulometria fine-media; beneficia di fertilizzazione al fondo (composti bilanciati di macro/micro). Nutrizione in colonna moderata e costante. Gradisce flusso d’acqua moderato e buona ossigenazione. Stabilità dei parametri è più importante dei valori assoluti.
Prevalentemente per stoloni: lasciare crescere i germogli fino a 5–6 foglie e un proprio apparato radicale, poi separare delicatamente e ripiantare senza interrare la corona. Divisione del cespo possibile in esemplari grandi, evitando di danneggiare il rizoma. Riproduzione da seme è rara in acquario perché richiede fioritura emersa e impollinazione specifica.
Allestimento della vasca
Posizionamento ideale: centro-sfondo. In vasche alte (≥40–50 cm) le varietà a foglia lunga (es. var. balansae) sono adatte allo sfondo, creando quinte mosse dal flusso. Le forme più strette (es. affini a var. tonkinensis) si prestano anche al centro in vasche medio-grandi. In nanoacquari va usata con parsimonia e potata per contenere la lunghezza. Lasciare spazio davanti e sopra la rosetta per evitare ombreggiamenti indesiderati.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni e approcci pratici: 1) “Crypt melt” (smarrimento fogliare dopo trapianto o bruschi cambi): rimuovere le foglie decomposte, mantenere parametri stabili e attendere la ripresa dalle radici. 2) Clorosi delle foglie giovani (ingiallimento): possibile carenza di ferro o microelementi; aumentare gradualmente la fertilizzazione bilanciata. 3) Fori/punte necrotiche: possibile carenza di potassio; assicurare apporto costante. 4) Deformazioni apicali in acque molto tenere: integrare calcio e magnesio tramite GH adeguato. 5) Alghe su foglie lente: ridurre luce eccessiva, mantenere flusso regolare, bilanciare nutrienti, inserire fauna mangia-alghe compatibile. Evitare sbalzi rapidi di temperatura, pH o conducibilità.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN non valutato per la specie nel suo complesso; alcune popolazioni locali possono risentire di alterazioni di habitat (regolazioni idrauliche, inquinamento, estrazione in aree carsiche). Non elencata in CITES. In UE/Italia non risultano restrizioni commerciali specifiche per C. crispatula. Non è segnalata come invasiva in Europa; tuttavia, adottare buone pratiche: non rilasciare mai piante o acqua di acquario in ambienti naturali e smaltire gli scarti in modo responsabile.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 18–30 °C | 22–26 °C |
pH | 6,2–8,2 | 6,8–7,6 |
GH | 3–20 dGH | 6–12 dGH |
KH | 2–12 dKH | 3–6 dKH |
Conducibilità | 100–800 µS/cm | 200–500 µS/cm |
Luce | bassa–media | media omogenea |
CO₂ | 0–25 mg/L (facoltativa) | 10–20 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | leggera–moderata; fondo + colonna | moderata, enfasi su fondo (Fe, K) e micro costanti |
Velocità crescita | lenta–moderata | moderata dopo acclimatazione |
Posizione consigliata | centro–sfondo | sfondo in vasche ≥40–50 cm |
Tipo di propagazione | stoloni, divisione cespo | stoloni separati quando autonomi |
Compatibilità con fauna | ampia; evitare grandi erbivori | comunità pacifica, con Caridina/Neocaridina e pesci piccoli-medi |
Difficoltà | principiante–intermedio | intermedio |
Crediti