cryptocoryne crispatula (nota in commercio anche come “balansae” per alcune varietà)

Cryptocoryne crispatula

Engl., 1894

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata in Cryptocoryne (Araceae). Appartiene a un complesso morfologicamente variabile talvolta indicato come “C. crispatula complex”. Sono riconosciute diverse varietà in letteratura botanica recente, tra cui: C. crispatula var. crispatula, var. balansae, var. flaccidifolia, var. tonkinensis, e popolazioni affini in Cina sud-occidentale. In acquariofilia la denominazione commerciale “Cryptocoryne siamensis” è spesso usata ma non è un nome botanico valido e di solito si riferisce a forme o ibridi del complesso di C. crispatula. Esistono sinonomi storici per alcune varietà (es. C. balansae) poi trattate come varietà di C. crispatula in revisioni tassonomiche moderne. La tassonomia infra-specifica può variare tra database (POWO, WFO, CoL) ed è soggetta ad aggiornamenti.

Distribuzione e habitat

Asia tropicale e subtropicale del Sud-Est: Thailandia (ampia presenza), Laos, Vietnam, Cambogia e Cina meridionale (Yunnan, Guangxi); segnalazioni locali anche in Myanmar. Habitat tipici: corsi d’acqua chiari, spesso su substrati calcarei (zone carsiche) con corrente da moderata a sostenuta. Molte popolazioni sono reofite (adattate alla corrente) e mostrano ciclo anfibio: fase sommersa nella stagione delle piogge e fase emersa nella secca, quando fioriscono. Le acque naturali sono spesso da neutre ad alcaline, con durezza media-alta e buona mineralizzazione.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta a rosetta senza fusto eretto, con apparato radicale fitto e un breve rizoma basale. Le foglie sono da lineari a lanceolate, con margini ondulati o increspati (da cui il nome “crispatula”); colore dal verde oliva al bruno, talvolta con sfumature. Dimensioni molto variabili secondo la varietà e le condizioni: lamina lunga 20–80 cm e larga 0,5–5 cm (forme strette in var. tonkinensis, più larghe in var. flaccidifolia; var. balansae con lamine lunghe e ondulate). Il picciolo può essere ben sviluppato, specialmente in acque profonde. L’infiorescenza tipica delle Araceae è una spata che avvolge lo spadice; in natura compare in fase emersa. Crescita per nuovi getti basali e stoloni che originano plantule figlie.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità lenta–moderata. L’acclimatazione dopo l’impianto può richiedere settimane; in questo periodo può verificarsi la classica perdita delle foglie (“crypt melt”). Una volta stabilizzata, produce con regolarità nuove foglie e stoloni. Fattori che accelerano la crescita: substrato ricco, apporto costante di macro e microelementi (con particolare attenzione a ferro e potassio), luce medio-bassa uniforme, CO₂ non indispensabile ma utile. Temperature troppo alte e sbalzi rapidi di pH/conducibilità rallentano la crescita.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Competitività media; non è invasiva ma può colonizzare lo spazio con stoloni. Le foglie lunghe possono ombreggiare piante basse; lasciare spazio verticale e laterale. Le varietà a lamina stretta tendono a muoversi con la corrente senza coprire eccessivamente la luce. È stabile una volta radicata e tollera correnti moderate. Non richiede potature frequenti: si rimuovono periodicamente le foglie più vecchie alla base.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Parametri generali consigliati: temperatura 20–28 °C (tolleranza 18–30 °C); pH 6,5–8,0; GH 4–20 dGH; KH 3–12 dKH; conducibilità 100–800 µS/cm (ottimale 200–500). Predilige acque da neutre ad alcaline, coerenti con habitat calcarei. Luce da bassa a media; luce intensa non è necessaria e può favorire alghe se i nutrienti non sono bilanciati. CO₂: facoltativa; un apporto di 10–20 mg/L migliora vigore e foglie. Substrato: ricco e profondo (almeno 5–7 cm), granulometria fine-media; beneficia di fertilizzazione al fondo (composti bilanciati di macro/micro). Nutrizione in colonna moderata e costante. Gradisce flusso d’acqua moderato e buona ossigenazione. Stabilità dei parametri è più importante dei valori assoluti.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Prevalentemente per stoloni: lasciare crescere i germogli fino a 5–6 foglie e un proprio apparato radicale, poi separare delicatamente e ripiantare senza interrare la corona. Divisione del cespo possibile in esemplari grandi, evitando di danneggiare il rizoma. Riproduzione da seme è rara in acquario perché richiede fioritura emersa e impollinazione specifica.

Allestimento della vasca

Posizionamento ideale: centro-sfondo. In vasche alte (≥40–50 cm) le varietà a foglia lunga (es. var. balansae) sono adatte allo sfondo, creando quinte mosse dal flusso. Le forme più strette (es. affini a var. tonkinensis) si prestano anche al centro in vasche medio-grandi. In nanoacquari va usata con parsimonia e potata per contenere la lunghezza. Lasciare spazio davanti e sopra la rosetta per evitare ombreggiamenti indesiderati.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni e approcci pratici: 1) “Crypt melt” (smarrimento fogliare dopo trapianto o bruschi cambi): rimuovere le foglie decomposte, mantenere parametri stabili e attendere la ripresa dalle radici. 2) Clorosi delle foglie giovani (ingiallimento): possibile carenza di ferro o microelementi; aumentare gradualmente la fertilizzazione bilanciata. 3) Fori/punte necrotiche: possibile carenza di potassio; assicurare apporto costante. 4) Deformazioni apicali in acque molto tenere: integrare calcio e magnesio tramite GH adeguato. 5) Alghe su foglie lente: ridurre luce eccessiva, mantenere flusso regolare, bilanciare nutrienti, inserire fauna mangia-alghe compatibile. Evitare sbalzi rapidi di temperatura, pH o conducibilità.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN non valutato per la specie nel suo complesso; alcune popolazioni locali possono risentire di alterazioni di habitat (regolazioni idrauliche, inquinamento, estrazione in aree carsiche). Non elencata in CITES. In UE/Italia non risultano restrizioni commerciali specifiche per C. crispatula. Non è segnalata come invasiva in Europa; tuttavia, adottare buone pratiche: non rilasciare mai piante o acqua di acquario in ambienti naturali e smaltire gli scarti in modo responsabile.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura18–30 °C22–26 °C
pH6,2–8,26,8–7,6
GH3–20 dGH6–12 dGH
KH2–12 dKH3–6 dKH
Conducibilità100–800 µS/cm200–500 µS/cm
Lucebassa–mediamedia omogenea
CO₂0–25 mg/L (facoltativa)10–20 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)leggera–moderata; fondo + colonnamoderata, enfasi su fondo (Fe, K) e micro costanti
Velocità crescitalenta–moderatamoderata dopo acclimatazione
Posizione consigliatacentro–sfondosfondo in vasche ≥40–50 cm
Tipo di propagazionestoloni, divisione cespostoloni separati quando autonomi
Compatibilità con faunaampia; evitare grandi erbivoricomunità pacifica, con Caridina/Neocaridina e pesci piccoli-medi
Difficoltàprincipiante–intermediointermedio

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia