cryptocoryne spiralis; “cripto spiralis” (uso acquariofilo)

Cryptocoryne spiralis

(Retz.) Wydler, 1830

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie del genere Cryptocoryne (fam. Araceae). Nome accettato secondo POWO/WFO/Catalogue of Life: Cryptocoryne spiralis (Retz.) Wydler. Basionimo: Arum spirale Retz. Il nome si riferisce alla caratteristica spata spesso leggermente avvolta a spirale. In commercio si incontrano forme locali e selezioni orticole (es. “tiger”, “red”), che possono differire per colore e ondulazione. Attenzione alla frequente confusione con C. retrospiralis e con ibridi/cultivar: la corretta identificazione richiede l’osservazione della spata (brattea fiorale) e, idealmente, del spadice (infiorescenza interna). Non risultano controversie tassonomiche sostanziali sullo status della specie, ma esiste variabilità intra-specifica marcata legata alle popolazioni locali.

Distribuzione e habitat

Nativa dell’India peninsulare (segnalazioni da Stati come Maharashtra, Karnataka, Kerala, Tamil Nadu e aree limitrofe). Habitat tipico: corsi d’acqua lenti, canali stagionali e zone di esondazione con substrati sabbiosi o limosi ricchi di lettiera. Vive in regime stagionale: crescita emersa durante la stagione secca e sommersa con le piene monsoniche. Acque da debolmente acide a debolmente alcaline, da tenere a moderatamente dure; bassa torbidità; ombreggiamento da vegetazione ripariale.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta erbacea perenne a rosetta (foglie disposte a spirale dal colletto, senza vero fusto eretto). Foglie lineari-lanceolate, 20–60 cm di lunghezza e 1–3 cm di larghezza, colore dal verde chiaro al bruno-olivastro; talora con venature più scure o lieve ondulazione dei margini. Le forme sommerse hanno lamine più sottili e flessibili; in emerso le foglie risultano più spesse. Il sistema radicale è fitto, con radici bianche/carnose adatte a ancorarsi in substrati fini. Infiorescenza tipica delle Araceae: spata tubolare con lembo terminale talora debolmente spiralato (da cui il nome) e spadice interno con fiori maschili e femminili; colori variabili (verdastro all’esterno, crema-violaceo all’interno) secondo popolazione. Crescita a cespo con produzione di stoloni (getti sotterranei) che danno origine a nuove plantule.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità lenta–moderata. Fattori chiave: stabilità dei parametri, ricchezza del substrato, luce moderata e disponibilità di micronutrienti (in particolare Fe). CO₂ non obbligatoria ma accelera l’insediamento e la densità fogliare. Può manifestare melt (deperimento rapido delle foglie) dopo trapianti, variazioni brusche di luce/temperatura o modifiche importanti di pH/KH: in genere ricaccia dal colletto se le radici sono sane.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie competitiva ma non aggressiva; tende a colonizzare tramite stoloni lo spazio circostante. Forma cespi densi che possono ombreggiare il primo piano se collocata al centro. Non tollera correnti molto forti. Convive bene con la maggior parte delle piante d’acquario; non è allelopatica nota. In vasche stabili mantiene dimensioni prevedibili; in condizioni povere allunga le foglie verso la luce.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acquario da 60 L in su per offrire base e profondità. Fondo fine (sabbia grossolana/ghiaia fine 1–3 mm) con strato nutritivo o compattazione con pastiglie fertilizzanti vicino al colletto. Luce bassa–media (fotoperiodo 7–9 h iniziali, poi fino a 10 h). Temperatura 20–30 °C (ottimale 23–27 °C). pH 6.0–7.8 (ottimale 6.5–7.3); KH 1–8; GH 2–15; conducibilità 100–500 µS/cm (ottimale 150–300). CO₂ 0–20 mg/L: facoltativa; se fornita, mantenerla stabile. Fertilizzazione bilanciata: microelementi regolari (Fe 0,02–0,1 mg/L), macro in range moderati; integrazione nel fondo gradita. Cambi d’acqua regolari (20–40%/settimana) e stabilità termica riducono il rischio di melt. Evitare interramenti profondi del colletto e sbalzi repentini.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per stoloni: quando i getti laterali sviluppano 3–5 foglie e un apparato radicale proprio, si recidono e si ripiantano con delicatezza. Per divisione del cespo: separare con forbici affilate le porzioni dotate di radici attive, evitando di danneggiare il colletto. Coltivazione emersa in umido (serra/terrario) facilita la fioritura e la produzione di nuove piante, ma la semina è rara in acquariofilia.

Allestimento della vasca

Posizione consigliata: centro–sfondo, in gruppi di 3–5 esemplari per un effetto naturale. In vasche medio-piccole collocare sullo sfondo; in vasche alte può funzionare come centro morbido tra legni e rocce. Lasciare spazio libero attorno al cespo per la crescita degli stoloni. Evitare il flusso diretto di filtro. Abbinamenti suggestivi: piante a foglia fine (p.es. Limnophila spp.), muschi e legni che creino penombra.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: melt dopo trapianto o sbalzi – soluzione: stabilità, non spostare il cespo, rimuovere foglie disciolte e attendere il ricaccio. Ingiallimenti diffusi e crescita stentata: possibile carenza di micro/Fe – integrare con fertilizzazione moderata e controllata. Fori/pinholes: possibile carenza di K – aumentare leggermente il potassio. Alghe (pennello/diatomee) su foglie lente: ridurre sovralimentazione, migliorare circolazione senza turbare il cespo, mantenere fotoperiodo regolare, introdurre pulitori compatibili. Marciumi del colletto in fondi molto compatti: aerare leggermente il substrato con piantumazione diversificata e limitare il rimescolamento profondo. Evitare trattamenti chimici drastici: privilegiare interventi meccanici e correzioni graduali.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata (NE) per quanto noto. Specie non in CITES. Non elencata tra le specie esotiche invasive di rilevanza UE (Reg. 1143/2014). In natura le popolazioni dipendono dai regimi idrologici stagionali; la perdita di habitat può impattare localmente. In commercio è disponibile anche da coltura in vitro: preferibile per ridurre la raccolta in natura e per evitare specie confuse. Non rilasciare mai piante o acqua di acquario in ambienti naturali.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–30 °C23–27 °C
pH6.0–7.86.5–7.3
GH2–15 dGH4–10 dGH
KH1–8 dKH2–5 dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
Lucebassa–mediamedia, fotoperiodo 8–10 h
CO₂0–20 mg/L10–15 mg/L (facoltativa)
Fertilizzazione (macro/micro)moderata e regolaremicro costanti + integrazione nel fondo
Velocità crescitalenta–moderatamoderata in condizioni stabili
Posizione consigliatacentro–sfondocentro in vasche medie; sfondo in vasche alte
Tipo di propagazionestoloni, divisioneseparazione di plantule con 3–5 foglie
Compatibilità con faunaaltaottima con piccoli pesci e Caridina; evitare erbivori forti
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante con parametri stabili

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia