Cryptocoryne walkeri
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Endemica dello Sri Lanka, soprattutto nella fascia di foresta pluviale a bassa quota (zona umida del sud-ovest). Abita ruscelli lenti, fossi e rive di fiumi con ombreggiamento da vegetazione ripariale. Substrati da sabbiosi a limoso-argillosi, talora con ghiaia fine e lettiera di foglie. Condizioni stagionali: durante i monsoni cresce somersa; nella stagione più secca può trovarsi emersa su sponde fangose. Le acque variano da tenere e debolmente acide a leggermente neutre, con bassa–media conducibilità e scarso irraggiamento diretto.
Pianta a rosetta senza fusto eretto evidente. Rizoma corto (rizoma: fusto modificato strisciante) con apparato radicale fitto e profondo, utile per ancorarsi a substrati mobili. Foglie da stretto-lanceolate a oblanceolate, margine spesso ondulato; superficie talvolta debolmente bullata (bullatura: aspetto a rilievi). Colore variabile dal verde al bruno-oliva con possibili nervature o marmorizzazioni; pagina inferiore più chiara. In acquario le lamine fogliari misurano in genere 5–15 cm, con piccioli che portano l’altezza complessiva a 8–20 cm, in funzione di luce e nutrienti. Infiorescenza tipica delle Araceae: spata avvolgente lo spadice; nei popolamenti naturali il tubo della spata è chiaro, il lembo può presentare torsione e tonalità brune/violacee. La fioritura in acquario è rara in sommersione, più frequente in coltura emersa.
Velocità lenta–moderata. Fattori chiave: stabilità dei parametri, ricchezza del substrato, luce medio-bassa e disponibilità di CO₂. Tende a rallentare se spesso spostata o dopo cambi bruschi, con possibile perdita di foglie (il noto crypt melt, risposta transitoria allo stress). In condizioni stabili e con fondo fertile emette regolarmente nuove foglie e stoloni.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Forma cespi compatti e, con il tempo, colonie per mezzo di stoloni sotterranei (stolone: fusto orizzontale che genera nuove plantule). Tollera bene l’ombreggiamento e non richiede correnti forti. Non è aggressiva né allelopatica in vasca; la copertura fogliare può limitare la luce a tappezzanti molto esigenti. Non diventa infestante e si controlla facilmente diradando i cespi.
Acqua tenera–medio dura: GH 2–12 dGH e KH 0–6 dKH; pH 6.0–7.5. Conducibilità 50–400 µS/cm. Temperatura 22–28 °C, ottimale 24–26 °C. Luce bassa–media; evitare aumenti improvvisi. Substrato fine (sabbia/ghiaia fine) con ricchezza di nutrienti nel fondo; gradisce fertilizzazione di base e integrazioni localizzate alle radici. CO₂ non indispensabile, ma 10–20 mg/L migliorano densità e colore. Ricambi d’acqua regolari con temperature simili a quelle della vasca riducono lo stress. Evitare spostamenti frequenti e oscillazioni repentine di pH o durezza.
Prevalentemente vegetativa per stoloni: lasciare che le giovani piantine sviluppino 4–6 foglie e un proprio apparato radicale, quindi separarle delicatamente e ripiantarle. Divisione del cespo possibile al rinvaso in coltura emersa. Riproduzione sessuale rara in acquario; la fioritura avviene più facilmente in emersione con elevata umidità e fotoperiodo stabile.
Allestimento della vasca
Pianta da primo piano alto o centro anteriore in vasche medie; nel medio sfondo di nano acquari. Funziona bene in layout naturali con legni e foglie secche, sotto luce filtrata. Piantare singoli esemplari distanziati 4–6 cm per permettere l’espansione degli stoloni e mantenere una rosetta ben formata.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: 1) Melt post-trapianto: ridurre stress acclimatando lentamente, limitando potature e mantenendo parametri stabili; la pianta rimetterà foglie adattate. 2) Clorosi interveinale nelle foglie giovani (carenza di microelementi, es. ferro): aumentare con cautela la fertilizzazione completa, privilegiando dosi piccole ma regolari. 3) Fori/picchiettature nelle foglie (potassio insufficiente o danni meccanici): migliorare l’equilibrio dei macro e ridurre manipolazioni. 4) Alghe a pennello o diatomee su foglie lente: ottimizzare circolazione e rapporto luce-nutrienti; rimuovere manualmente le foglie molto colpite. Evitare prodotti chimici aggressivi; preferire interventi graduali e manutenzione costante.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Specie endemica con distribuzione ristretta; gli habitat d’origine sono soggetti a pressione antropica. Non risulta in CITES e non è inclusa nelle liste UE delle specie esotiche invasive. Stato IUCN non valutato o non aggiornato per tutte le popolazioni. Per etica e tutela: preferire piante propagate in vivaio (tissue culture o divisione) e non di raccolta selvatica. In Europa non è considerata invasiva in ambienti esterni per limiti climatici.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 22–28 °C | 24–26 °C |
pH | 6.0–7.5 | 6.3–7.0 |
GH | 2–12 dGH | 3–8 dGH |
KH | 0–6 dKH | 1–3 dKH |
Conducibilità | 50–400 µS/cm | 100–200 µS/cm |
Luce | bassa–media | medio-bassa, diffusa |
CO₂ | facoltativa | 10–20 mg/L utile |
Fertilizzazione (macro/micro) | moderata e regolare | fondo ricco + micro costanti |
Velocità crescita | lenta–moderata | moderata con CO₂ |
Posizione consigliata | primo piano/centro | primo piano alto o centro anteriore |
Tipo di propagazione | stoloni, divisione cespi | separazione di plantule con 4–6 foglie |
Compatibilità con fauna | pacifica | evitare erbivori e scavatori pesanti |
Difficoltà | principiante–intermedio | principiante |
Crediti