cryptocoryne di Wendt; trombetta d’acqua

Cryptocoryne wendtii

de Wit, 1958

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Cryptocoryne wendtii è una specie accettata del genere Cryptocoryne (Araceae), confermata da database autorevoli come Plants of the World Online (Kew) e World Flora Online. Autore della descrizione: H.C.D. de Wit, 1958. La specie presenta ampia variabilità morfologica (dimensioni, ondulazione e colore della lamina), con numerose forme locali e di coltivazione in acquario. Nomi di commercio come “green”, “brown”, “red” o marchi registrati (es. cultivar selezionate) non corrispondono a varietà botaniche formali. Sinonomi storici rilevanti non sono correntemente accettati per questa entità. Nota tassonomica: parte della variabilità può riflettere ecotipi e condizioni di crescita piuttosto che differenze genetiche marcate.

Distribuzione e habitat

Endemica dello Sri Lanka (isola), soprattutto nelle zone umide del sud‑ovest e del centro, dal livello del mare fino a basse‑medie altitudini. Habitat tipico: corsi d’acqua lenti o stagionali in foreste e piantagioni ombreggiate, rive e letti di ruscelli con substrato sabbioso‑limoso e lettiera di foglie. La pianta alterna fasi emerse durante la stagione secca a fasi sommerset in piena acqua durante i monsoni. È tollerante a lieve corrente e acque da tenere a moderatamente dure. Segnalazioni fuori areale: naturalizzata in pochi siti termali o primaverili subtropicali (es. alcune località in Florida, USA), ma non risulta elencata come invasiva a livello UE.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta a rosetta (rosetta = insieme di foglie senza fusto visibile) con corto rizoma basale e apparato radicale fitto e profondo. Foglie con picciolo lungo e lamina da lanceolata a ovata, talvolta fortemente corrugata o ondulata. Colore variabile: verde, oliva, bruno‑ramato fino a bruno‑rossastro; spesso con venature visibili. Dimensioni tipiche in acquario: altezza 10–25 cm (talvolta fino a 30 cm), diametro del cespo 10–25 cm. Infiorescenza tipica delle Araceae: spata tubulare con parte apicale (lamina) che può mostrare disegni o tonalità brune; la fioritura avviene quasi sempre in coltura emersa. La crescita avviene per nuovi getti dal cuore della rosetta e per piccoli stoloni laterali.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da lenta a moderata. L’insediamento iniziale è spesso lento; dopo alcune settimane, in condizioni stabili, la pianta emette nuove foglie regolarmente. Fattori che accelerano: luce da bassa a media ben stabile, apporto di nutrienti al substrato (in particolare ferro e potassio) e CO₂ non obbligatoria ma utile. Fattori che rallentano o causano regressione: sbalzi di temperatura, cambi rapidi di pH/KH/conducibilità, potature drastiche e trapianti frequenti. Fenomeno comune: “crypt melt”, perdita improvvisa delle foglie in risposta a stress; in genere il rizoma rigenera.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie pacifica e poco competitiva a breve termine, che nel tempo forma cespi densi tramite stoloni corti. Tollera l’ombra e non tende a sovrastare altre piante; in luce più intensa resta più compatta. Può ombreggiare leggermente il suolo circostante una volta adulta. Non è invasiva in vasca, ma va diradata se si desidera mantenere spazio aperto. Ben tollerata da invertebrati e piccoli pesci; suscettibile a sradicamento da parte di grandi scavatori.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 6.0–7.8 (ottimale 6.2–7.2), GH 3–12 dGH (fino a 15 tollerato), KH 1–6 dKH, conducibilità 100–500 µS/cm (ottimale 150–300). Temperatura 20–28 °C (ottimale 22–26 °C). Luce bassa‑media; fotoperiodo 6–8 ore all’avvio, poi 8–10 ore stabili. Substrato fine e fertile, ricco di sostanza organica; la specie è marcata “root‑feeder” e beneficia di nutrienti alla radice. CO₂: non necessaria, ma 10–20 mg/L migliorano densità e colore. Flusso: basso‑moderato. Cambi d’acqua regolari ma non drastici. Evitare spostamenti frequenti e variazioni improvvise dei parametri.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Principalmente per stoloni (stoloni = fusti striscianti che producono plantule). Separare i nuovi getti quando hanno 4–6 foglie e radici sviluppate, tagliando delicatamente il collegamento e ripiantando. Possibile divisione del cespo se ben radicato, mantenendo porzioni con almeno un punto vegetativo. La propagazione emersa in serra e la micropropagazione (tissue culture) sono comuni nei vivai e danno esemplari privi di parassiti.

Allestimento della vasca

Posizionamento consigliato: centro e primo piano medio in vasche da medie a grandi; fondo in acquari piccoli/nano. Piantare in gruppo di 3–5 esemplari a distanza di 3–5 cm per formare macchie naturali. Ottima in layout a bassa manutenzione, biotopi di torrente ombreggiato e acquari con caridine. Accosta bene con felci e muschi per creare livelli di ombra.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: 1) “Crypt melt” dopo trapianto o cambio condizioni: rimuovere foglie degradate, garantire stabilità e attendere la ripresa dal rizoma. 2) Carenze nutritive: clorosi giovani foglie (possibile carenza di ferro), fori/necrosi marginali (possibile carenza di potassio). Integrare fertilizzazione in modo graduale e regolare, preferendo apporto al substrato. 3) Alghe su foglie lente: evitare luce eccessiva senza adeguati nutrienti/CO₂; aumentare leggermente la corrente e l’equilibrio nutrienti; introdurre delicati mangiatori di biofilm compatibili. 4) Sradicamento: piantare in substrato abbastanza profondo e compattare leggermente attorno alle radici. Prevenzione generale: stabilità dei parametri, manutenzione cadenzata, potature leggere e rare.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata specificamente (NE) al momento delle fonti consultate. Non elencata in CITES. Non inclusa nella Lista delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (UE). È stata segnalata come naturalizzata in alcuni siti fuori areale, ma non risulta problematica in Europa. Buone pratiche: non rilasciare piante in natura; smaltire gli scarti in residuo secco/organico secondo regolamenti locali. La protezione degli habitat ripariali nello Sri Lanka resta importante per le popolazioni selvatiche.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–28 °C22–26 °C
pH6.0–7.86.2–7.2
GH3–12 dGH (fino a 15 tollerato)4–8 dGH
KH1–6 dKH2–4 dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
LuceBassa–MediaMedia stabile
CO₂0–20 mg/L10–15 mg/L (facoltativa)
Fertilizzazione (macro/micro)Moderata; preferenza al substratoRoot‑tabs + micro in colonna leggeri
Velocità crescitaLenta–ModerataModerata in condizioni stabili
Posizione consigliataPrimo piano medio–Centro–Fondo (in nano)Centro
Tipo di propagazioneStoloni, divisione del cespoSeparazione stoloni con 4–6 foglie
Compatibilità con faunaAlta; evitare grandi erbivori/scavatoriCaridine e piccoli pesci di comunità
DifficoltàPrincipiante–IntermedioPrincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia