Carpa dell’Amur (koi = varietà domestica)

Cyprinus rubrofuscus

Lacépède, 1803

📸

Cerchiamo Foto Originali!

Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.

Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto

Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.

In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Cyprinus rubrofuscus è una carpa asiatica della famiglia Cyprinidae. Storicamente considerata parte del complesso di Cyprinus carpio (talvolta come sottospecie orientale), è oggi comunemente trattata come specie distinta in molte fonti accademiche e banche dati (es. FishBase, GBIF). Le koi ornamentali sono varietà domestiche selezionate a partire da ceppi di C. rubrofuscus e/o dal complesso orientale di carpe; alcune linee moderne mostrano ibridazione con C. carpio. Nomenclatura correlata e in parte storica: “Amur carp”, “East Asian carp”, koi (varietà domestiche). Nota terminologica: TL = lunghezza totale (dalla punta del muso all’estremità della coda); SL = lunghezza standard (esclusa la coda).

Distribuzione e habitat

Originaria dell’Asia orientale. Presente native nell’ampio bacino dell’Amur/Heilong (Federazione Russa Estremo Oriente e Cina nord-orientale) e in vari sistemi fluviali della Cina (inclusi bacini di Fiume Giallo, Yangtze/Chang Jiang e Zhujiang/Pearl), fino a parti del Vietnam settentrionale e isole quali Hainan. Introdotta storicamente in Giappone e in molte altre regioni per acquacoltura e ornamentale. Habitat tipico: fiumi lenti e medi, laghi, piane alluvionali, bacini e stagni, spesso in acque tranquille, con fondo soffice e ricca vegetazione marginale. Tollera un’ampia gamma termica e chimica, ma predilige acque ben ossigenate.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia massima riportata circa 100 cm TL (esemplari eccezionali); in cattività e in stagno gli adulti comunemente raggiungono 50–70+ cm TL, con crescita più rapida nei primi 3–5 anni. Corpo robusto, alto, due paia di corti barbigli orali, bocca protrattile adatta al foraggiamento bentonico. Longevità: tipicamente 20–35 anni in buone condizioni; casi oltre 40–50 anni sono documentati, mentre età estreme riportate aneddoticamente sono poco verificate. Crescita e longevità dipendono da genetica (linea koi vs selvatica), spazio, qualità dell’acqua e nutrizione.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie sociale e gregaria, tende a formare gruppi sciolti. In stagno conviene mantenerla in compagnia di conspecifici/koi o altri ciprinidi robusti d’acqua temperata di taglia comparabile (es. grossi Carassius auratus, Leuciscus idus/orfe, Tinca tinca). Scava e smuove il substrato cercando cibo, può intorbidire l’acqua e sradicare piante. Generalmente pacifica, ma può predare piccoli pesci e invertebrati se entrano in bocca. Richiede ampio spazio di nuoto, buona ossigenazione e elevata filtrazione per gestire l’abbondante produzione di rifiuti.

Dieta e alimentazione

Onnivora opportunista e bentivora (si alimenta sul fondo). In natura consuma invertebrati, detrito, semi e parti vegetali, alghe, piccoli crostacei e molluschi. In cattività: formulati di qualità per koi/carp (pellet galleggianti/affondanti, dimensione adeguata), integrati con verdure (piselli sbollentati e decorticati, zucchina, spinaci), frutta a piccoli pezzi, e proteine animali (lombrichi, chironomus, gamberetti) secondo stagione e fabbisogno. Evitare pane e alimenti ricchi di sale/zuccheri. Somministrare porzioni che vengano consumate in pochi minuti, adeguando la frequenza alla temperatura (metabolismo più lento in acqua fredda).

Allestimento della vasca

Per benessere a lungo termine è indicato uno stagno esterno ampio. Consigli: volume minimo effettivo ≥3000 L per pochi soggetti, con profondità ≥120 cm per consentire svernamento sicuro; per gruppi e crescita a pieno potenziale, meglio 6000–8000+ L. Un acquario domestico non è raccomandato se non per la crescita temporanea di giovani, con sistemi di filtrazione sovradimensionati. Filtrazione meccanico-biologica molto efficiente (turnover reale 1–2 volumi/ora in stagno; 4–6× in acquario temporaneo) e forte aerazione. Valori chimico-fisici: pH 6,5–8,5 (ottimale 7,2–8,0); durezza GH 5–20 dGH e KH 4–12 dKH per stabilità del pH; conducibilità 150–600 µS/cm. Substrato di sabbia/ghiaia arrotondata; rocce lisce; piante robuste in cestelli protetti o zone filtranti esterne (fitodepurazione). Prevedere zone d’ombra (piante galleggianti o pergolati) e ripari. Ricambio parziale d’acqua regolare (in stagno secondo carico organico e stagione).

Riproduzione e dimorfismo

Specie ovipara a deposizione libera (broadcast spawner). In natura e in stagno depone in primavera-inizio estate quando la temperatura supera ~17–20 °C; le uova adesive vengono rilasciate tra vegetazione o supporti e si schiudono in pochi giorni. Nessuna cura parentale; gli adulti possono predare uova/avannotti. Dimorfismo: maschi con corpo più slanciato e tubercoli nuziali su testa e pinne pettorali in stagione; femmine più panciute a maturità ovarica. In ambienti controllati l’induzione alla riproduzione è pratica da allevamento specializzato; per l’hobbista è più comune l’evento in stagno ben allestito.

Salute e benessere (prevenzione)

Buona qualità dell’acqua e biosicurezza sono essenziali. Quarantena di nuovi arrivi per 4–6 settimane in vasca dedicata, con test periodici dei parametri. Monitorare ossigeno (specialmente in estate), carico organico e nitrati; evitare sovraffollamento. Alimentazione variata e appropriata alla temperatura aiuta il sistema immunitario. Manutenzione: pulizia prefiltri, sifonatura detriti, controllo impianto (pompe, UV, skimmer). In inverno garantire profondità e scambio gassoso (areatore o foro antigelo). Malattie comuni includono parassiti esterni (Ichthyophthirius, Ichthyobodo), trematodi branchiali e batteriosi; esiste un rischio specifico di koi herpesvirus (KHV): adottare rigide misure di quarantena e acquistare da fornitori affidabili. Per diagnosi/trattamenti rivolgersi a un veterinario ittico; evitare rimedi fai-da-te.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato globale IUCN: la valutazione per C. rubrofuscus è limitata/eterogenea nelle fonti; il quadro tassonomico complesso e l’ibridazione rendono incerta la stima di popolazione. Non è in CITES. Come le altre carpe, ha elevato potenziale invasivo fuori areale: l’introduzione può alterare habitat, torbidità e comunità bentoniche. Nell’UE e in Italia è vietato rilasciare pesci in acque pubbliche senza autorizzazione; smaltire responsabilmente esuberi affidandosi a reti di appassionati o strutture idonee, mai al rilascio. Gli scambi intra-UE di koi possono essere soggetti a requisiti sanitari (malattie elencate, tra cui KHV) e certificazioni: verificare la normativa locale vigente. Scegliere allevatori affidabili riduce i rischi sanitari e di impatto ambientale.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimali
Temperatura8–28 °C (tolleranza ampia)18–24 °C
pH6,5–8,57,2–8,0
GH5–20 dGH8–15 dGH
KH4–12 dKH6–10 dKH
Conducibilità150–600 µS/cm200–400 µS/cm
Nitrati0–40 mg/L<20 mg/L
Taglia adulta50–90 cm TL60–70 cm TL tipica
Vasca minimaStagno ≥3000–5000 L (profondità ≥120 cm)≥8000 L per gruppo
FlussoBasso–moderatoModerato e ben ossigenato
LuceDa ombra a pieno sole (stagno)Luce moderata con aree d’ombra
SubstratoSabbia fine o ghiaia arrotondataSabbia/ghiaia liscia con zone di detrito controllato
DietaOnnivora/bentivoraPellet per koi + vegetali + invertebrati
CompatibilitàCon pesci temperati robusti di taglia simileKoi/conspecifici, grossi carassi, orfe, tinca; evitare piccoli o delicati

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia