planaria tigrina

Dugesia tigrina

(Girard, 1850)

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Platelminta d’acqua dolce appartenente all’ordine dei Tricladi (vermi piatti con intestino a tre rami) e alla famiglia Dugesiidae. Il nome valido in molti database (es. GBIF, letteratura recente) è Girardia tigrina (Girard, 1850); Dugesia tigrina è un sinonimo storico ancora comune in ambito hobbistico e didattico. Riconoscibile per il capo triangolare con due lobi sensoriali (auricole) e due occhi neri ben visibili. È un ermafrodita simultaneo (ogni individuo possiede organi riproduttivi maschili e femminili) che può riprodursi anche per scissione asessuata. La tassonomia del gruppo è stata revisionata più volte; il cambio da Dugesia a Girardia si basa su caratteri morfologici e riproduttivi. In acquariofilia, però, il binomio Dugesia tigrina rimane ampiamente usato.

Distribuzione e habitat

Originaria del Nord America (regione Nearctica), la specie è stata introdotta in numerosi Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, ecc.) e in altre aree temperate, spesso tramite materiale per acquari, piante acquatiche o forniture per laboratorio. Habitat tipici: ruscelli lenti, canali, stagni e zone di acqua ferma o a debole corrente, spesso tra foglie sommerse, muschi e sotto sassi. Tollera un ampio spettro di condizioni (da acque tenere a moderatamente dure), ma predilige acque fresche, ben ossigenate e non inquinate. È sensibile a metalli pesanti (rame) e a inquinanti organici elevati.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta tipica 12–18 mm TL (lunghezza totale), con variabilità 8–25 mm a seconda di età, nutrizione e temperatura. Corpo appiattito dorsoventralmente, movimento strisciante grazie a ciglia e muco. Longevità in cattività 1–3 anni in condizioni stabili; la propagazione asessuata può “ringiovanire” i ceppi mantenuti a lungo. Eccezionale capacità di rigenerazione: parti del corpo amputate possono riformare un individuo completo. Crescita e taglia variano con dieta, densità e temperatura.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Generalmente notturna (attiva al buio). Opportunista: si nutre di prede lente o ferite e di resti organici. In vasca è discretamente mobile ma schiva la luce; resta sotto foglie, legni o sassi durante il giorno. Compatibilità: non adatta a vasche con gamberetti nani (Caridina/Neocaridina), lumachine piccole, uova o avannotti di pesci—può predarli. Con pesci adulti spesso viene predatata; per osservarla meglio è indicata una vasca dedicata o un nano-acquario senza invertebrati sensibili. Innocua per le piante acquatiche.

Dieta e alimentazione

Carnivora/scavenger. Accetta microrazioni di chironomus, tubifex ben risciacquati, dafnie morte, piccoli pezzetti di molluschi o gamberetto, mangimi proteici in gel/soft. Frequenza: 2–3 volte a settimana, porzioni molto piccole; rimuovere i residui dopo 1–2 ore per evitare picchi di ammoniaca. Variare le fonti per bilanciare i nutrienti. Evitare cibo vivo di provenienza incerta per ridurre rischi sanitari. Digiuni brevi sono tollerati, ma l’iper-alimentazione porta a boom di popolazione.

Allestimento della vasca

Per una piccola colonia stabile si consiglia una vasca di almeno 20 L per garantire inerzia termica e qualità dell’acqua. Layout: fondo di sabbia fine o ghiaia molto fine, lettiera di foglie (catappa/quercia ben preparate), muschi, legni e pietre lisce che offrano rifugi. Illuminazione bassa, meglio schermata da piante galleggianti. Flusso debole o assente; filtrazione dolce con prefiltro per evitare l’aspirazione. Parametri suggeriti: temperatura 10–25 °C (ottimale 18–22 °C), pH 6.5–8.0 (ottimale ~7.0–7.5), GH 5–12 dGH, KH 2–6 dKH, conducibilità 150–300 µS/cm; nitrati <10–20 mg/L. Cambi regolari del 20–30%/settimana con acqua ben decantata e a pari temperatura. Coperchio consigliato: gli individui possono risalire i vetri sopra il pelo dell’acqua in condizioni di stress.

Riproduzione e dimorfismo

Due modalità. Asessuata: scissione trasversale del corpo con rigenerazione delle parti mancanti; comune in condizioni stabili e con buona alimentazione. Sessuale: come ermafroditi producono cocconi (ovoteche) adesivi contenenti più embrioni; l’ovodeposizione è favorita da temperature più fresche e dieta ricca. Schiusa in ~1–3 settimane secondo la temperatura; i giovani sono miniature degli adulti e si alimentano con micro-porzioni di proteine. Dimorfismo sessuale assente esteriormente. Nota etica: evitare tagli intenzionali a scopi dimostrativi non necessari; la specie si riproduce spontaneamente senza procedure invasive.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere e prevenzione si basano su stabilità: evitare sbalzi termici, accumulo di azoto e carenze d’ossigeno. Routinare test e cambi d’acqua; alimentare con parsimonia. Evitare rame e farmaci a base di metalli pesanti: sono tossici per i turbellari. Quarantena di piante e materiali raccolti in natura per ridurre l’ingresso di parassiti o inquinanti. Non esporre a luce intensa prolungata; offrire rifugi. Una buona areazione aiuta in estate. Densità: evitare sovraffollamento che porta a stress e collassi di qualità dell’acqua. Maneggiare con delicatezza: il corpo è fragile.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato globale IUCN: non valutata specificamente. Specie comune in laboratorio e commercio educativo; non in CITES. In Europa è alloctona e segnalata come invasiva in diverse aree, dove può influire sulle comunità di macroinvertebrati. Normativa: il Regolamento (UE) n. 1143/2014 e le norme nazionali di attuazione vietano il rilascio di specie non native nell’ambiente. In Italia ed UE è quindi obbligatorio NON rilasciare esemplari o acqua di vasca in natura. Responsabilità etica: informarsi prima della cessione, evitare introduzioni accidentali con piante e substrati, e gestire gli esuberi in modo responsabile (condivisione con altri appassionati o laboratori; mai liberazione).

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura10–25 °C18–22 °C
pH6.0–8.57.0–7.5
GH3–15 dGH5–10 dGH
KH1–10 dKH2–6 dKH
Conducibilità50–500 µS/cm150–300 µS/cm
Nitrati (NO3−)0–30 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta8–25 mm TL12–18 mm TL
Vasca minima10–20 L≥20 L
FlussoAssente–deboleDebole
LuceBassa–moderataBassa, diffusa
SubstratoInerte fine–medioSabbia fine + lettiera di foglie
DietaVivo/congelato/gel proteicoMicroporzioni proteiche 2–3×/settimana
CompatibilitàLimitataMeglio vasca dedicata; evitare Caridina/avannotti

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia