Spada amazzonica nano, Echinodorus parviflorus

Echinodorus parviflorus

K. Rataj, 1975

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Genere neotropicale di piante palustri e acquatiche. Echinodorus parviflorus è tradizionalmente accettato in Alismataceae, ma nel commercio acquariofilo il nome "parviflorus" identifica spesso una selezione coltivata di E. grisebachii (es. ‘Parviflorus’, ‘Black’). Le banche dati botaniche moderne (POWO, WFO, CoL) riportano differenze sul trattamento dei sinonimi e delle cultivar. In pratica, le piante in vendita come E. parviflorus possono mostrare variabilità morfologica (dimensioni della rosetta, colore e forma delle foglie). È corretto segnalare l’incertezza tassonomica e la presenza di cloni orticolturali.

Distribuzione e habitat

Nativo del bacino amazzonico sensu lato (America Meridionale tropicale), con segnalazioni in Brasile occidentale e aree limitrofe. Habitat tipico: rive di fiumi e laghi lenti, zone paludose stagionalmente allagate, acque basse e tranquille con suoli limoso-sabbiosi ricchi di materia organica. Specie anfibia: cresce sia emersa sia sommersa secondo il ciclo idrologico.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta a rosetta (crescita senza fusto allungato, con foglie che partono da un corto caule/corona). Apparato radicale fitto e profondo, adatto a substrati fini e ricchi. Foglie sommerse generalmente ellittiche-ovate a lanceolate, 5–15 cm di lamina (lamina fogliare = parte piatta della foglia) e fino a 20–25 cm con picciolo (il "gambo" della foglia); margini interi, colore verde da medio a scuro; in alcuni cloni lamine più larghe e scure. Foglie emerse più corte, talora più robuste. Infiorescenza su scapo eretto quando emersa, con verticilli di piccoli fiori bianchi ("parviflorus" = a fiore piccolo). Frutti in acheni. Taglia in acquario: rosetta 12–25 cm di diametro; altezza 10–25 cm in funzione di luce e nutrienti.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità moderata. Dipende da: disponibilità di nutrienti nel substrato (è un forte "root feeder"), intensità luminosa media, temperatura stabile e apporto di carbonio. In assenza di CO₂ aggiunta cresce comunque, più lentamente; con CO₂ moderata e buon fondo nutritivo sviluppa foglie più larghe e compatte. La crescita emersa è più rapida e favorisce la fioritura.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie generalmente non competitiva e non invasiva in vasca. Forma cespi compatti che possono, nel tempo, espandersi dividendo la rosetta. In condizioni di luce intensa può ombreggiare il primissimo piano, ma raramente supera il mezzo della colonna d’acqua in vasche standard. Non emette lunghi stoloni invasivi; può produrre piantine avventizie su scapi fiorali se portata a crescita emersa o in vasche aperte.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua tenera a moderatamente dura: pH 6.0–7.5, GH 2–12 dGH, KH 1–6, conducibilità 80–300 µS/cm. Temperatura 22–28 °C (ottimale 23–26 °C). Luce medio-bassa a media: evitare ombre costanti; 6–8 ore di fotoperiodo stabile. CO₂ facoltativa: 0–20 mg/L; un apporto moderato accelera l’accrescimento e riduce la tendenza alla clorosi. Substrato fine (0,5–3 mm) ricco di nutrienti o fondo inerte integrato con pastiglie fertilizzanti; la pianta assorbe soprattutto dal suolo. Fertilizzazione in colonna regolare ma misurata (macro e micro) per prevenire carenze senza innescare alghe. Evitare di interrare la corona: la base delle foglie deve restare appena sopra il substrato. Ricambi d’acqua settimanali 25–40% per stabilità.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

– Divisione della rosetta: quando si formano più corone, separare delicatamente al livello del colletto e ripiantare. Procedere con forbici/pinza pulite per non danneggiare le radici. – Piantine su scapo fiorale: in crescita emersa o in vasche aperte, lo scapo produce nodi con plantule; quando sviluppano 3–4 foglie e radichette, recidere e piantare. – Da seme: possibile ma poco praticato in acquario; richiede fiori fecondati e maturazione emersa.

Allestimento della vasca

Posizione consigliata: centro-primo piano in vasche da 40–120 L; nel medio sfondo in nano-vasche alte. Si apprezza come punto focale singolo o in piccolo gruppo (3–5 piante) con spazi tra i cespi. Substrato chiaro o naturale ne evidenzia il verde scuro. Evitare correnti forti dirette sulle foglie. Compagne ideali: piante a rosetta basse, Cryptocoryne, steli medi; evitare piante ombrofile delicate immediatamente attorno al cespo per non limitarne la luce.

Salute e benessere (prevenzione)

– Alghe su foglie: mantenere fotoperiodo stabile, evitare luce eccessiva senza nutrienti adeguati, garantire flusso moderato e regolari ricambi d’acqua. Rimuovere manualmente le foglie vecchie e danneggiate. – Clorosi (ingiallimento): spesso legata a carenza di ferro o macroelementi; preferire un fondo ricco e integrazioni localizzate alle radici. Verificare anche pH/KH troppo alti che riducono la disponibilità di microelementi. – Marcescenza della corona: non interrare il colletto; piantare solo le radici. Evitare compattazione estrema del substrato. – “Melt” post-trapianto: le foglie emerse possono deperire e essere sostituite da foglie sommerse; mantenere parametri stabili e non spostare la pianta fino a nuova emissione di foglie. – Parassiti/ospiti indesiderati: quarantena delle piante nuove per evitare lumache e patogeni. Preferire metodi meccanici e gestione preventiva; evitare trattamenti chimici rischiosi per fauna e ambiente.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutato per la maggior parte delle entità coltivate; dati specifici per popolazioni selvatiche scarsi. Non in CITES. Non risultano divieti UE specifici per E. parviflorus (verifica locale consigliata). Alcuni Echinodorus possono naturalizzarsi in climi caldi, quindi non rilasciare mai piante in natura. Per sostenibilità, preferire esemplari da coltivazione in serra europea.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–28 °C23–26 °C
pH6.0–7.56.3–6.8
GH2–12 dGH3–8 dGH
KH1–6 dKH2–4 dKH
Conducibilità80–300 µS/cm100–200 µS/cm
LuceBassa–MediaMedia (30–50 µmol PAR al fondo)
CO₂0–20 mg/L10–15 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)Regolare, bilanciataFocus al substrato + micro moderati in colonna
Velocità crescitaLenta–ModerataModerata
Posizione consigliataPrimo piano–CentroCentro-primo piano
Tipo di propagazioneDivisione, plantule su scapoDivisione della rosetta
Compatibilità con faunaBuona con comunità pacificheEvitare grandi erbivori/ciclidi
DifficoltàPrincipiante–IntermedioPrincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia