spada di Schlueter; echinodoro di Schlueter

Echinodorus schlueteri

Karel Rataj, 1975

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Genere Echinodorus (fam. Alismataceae), gruppo delle cosiddette "spade amazzoniche". Echinodorus schlueteri è una specie descritta da Rataj (1975). La tassonomia del genere è complessa e alcune fonti considerano E. schlueteri parte di un complesso morfologico vicino a E. grisebachii; nel commercio acquariofilo si usano spesso nomi coltivar. Tra i cloni orticoli più diffusi associati a questa specie c'è ‘Leopard’ (foglie con maculature scure). È frequente confusione con E. amazonicus/E. grisebachii: per distinguere, considerare forma delle foglie sommerse (ellittico‑lanceolate, moderatamente larghe) e tendenza a produrre piantine sullo scapo fiorale sotto forte luce. Il nome scientifico può variare nelle liste commerciali; in assenza di fioritura, l'identificazione resta prudenziale.

Distribuzione e habitat

Nativa della Mesoamerica (Messico sud‑orientale e America Centrale). Cresce in zone paludose, rive di fiumi lenti, canali e pozze stagionali a bassa quota. Habitat tipico: acque poco profonde, fondi limoso‑sabbiosi ricchi di sostanza organica, con periodi alternati di sommersione ed emersione. Ecologia anfibia: tollera oscillazioni di livello idrico e nutrienti, con crescita più vigorosa in ambienti ben illuminati e caldi (tropicale‑subtropicale).

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta perenne a rosetta senza fusto eretto. Apparato radicale fitto e profondo, con radici carnose che ancorano saldamente nel substrato. Foglie sommerse: da ellittiche a lanceolate, 10–35(–40) cm di lamina, 2–8 cm di larghezza, picciolo spesso lungo quanto o più della lamina; nervature evidenti (1 costa mediana + 3–7 secondarie). Colore verde medio; in alcuni cloni compaiono puntinature bruno‑rossastre. Foglie emerse: più larghe, spesso con base subcordata. Altezza complessiva in acquario: 20–50 cm, larghezza del cespo 15–30 cm. Infiorescenza su scapo fiorale eretto, con verticilli di piccoli fiori bianchi a 3 petali; comunemente forma piantine avventizie (viviparie, viviparia) sui nodi. Frutti acheni tipici del genere (in acquario raramente maturano).

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità medio‑rapida in condizioni nutrienti e luce media; medio‑lenta in luce bassa. Fattori chiave: substrato fertile (radicazione vigorosa), apporto di ferro e macroelementi, CO₂ opzionale ma utile per massimizzare dimensioni e densità fogliare. Temperatura più alta (24–28 °C) accelera la crescita; oscillazioni brusche o trapianti possono causare perdita delle foglie vecchie ("melt") con ricaccio successivo.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie competitiva come assorbimento radicale; può ombreggiare piante basse se posta in gruppo o sotto luce intensa. Non è invasiva in vasca, ma produce più piantine se il scapo fiorale rimane vicino alla superficie. Tende a formare un cespo unico; raramente emette veri stoloni orizzontali. In vasche piccole può diventare ingombrante; il ricambio fogliare è graduale, le foglie vecchie possono ospitare alghe se la luce è eccessiva rispetto ai nutrienti/CO₂.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acquario da medio a grande (da 80 L in su) con fondo sabbioso o ghiaia fine e strato nutritivo; utili pastiglie fertilizzanti vicino alle radici. Luce: media (0,3–0,6 W/L equivalenti; PAR medio), fotoperiodo 8–10 h. CO₂ non indispensabile ma benefica. Acqua: pH 6,0–7,8; GH 3–15 dGH; KH 1–8 dKH; conducibilità 100–500 µS/cm; temperatura 22–28 °C (tolleranza 20–30 °C). Flusso moderato e buona igiene del fondo. Potare regolarmente le foglie più vecchie alla base per favorire nuove emissioni e contenere l’ingombro. Lasciare spazio tra cespi (10–15 cm) per evitare ombreggiamenti.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per piantine avventizie sul scapo fiorale: sotto luce intensa e nutrienti adeguati, lo scapo forma piccoli rosette con radichette; separare e piantare quando hanno 4–6 foglie e radici di almeno 2–3 cm. Lo scapo può essere mantenuto parzialmente sommerso o portato in emersione per stimolare la viviparia. Divisione del cespo: in esemplari maturi, scindere con cautela la corona in 2 porzioni ciascuna con radici e gemme attive; evitare di danneggiare il punto di crescita centrale. Produzione da seme possibile in coltivazione emersa, ma rara in acquario.

Allestimento della vasca

Ideale come pianta da centro vasca nelle medie dimensioni o da sfondo nelle vasche piccole/medie. Funziona come punto focale singolo oppure in gruppo di 3 cespi sfalsati. Abbinare a piante tappezzanti tolleranti all’ombra ai piedi del cespo. Compatibile con la maggior parte dei pesci pacifici; evitare grandi erbivori (es. grandi Ciclidi, Poecilidi voraci, Carassi) che possono mordicchiare le foglie.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: 1) Melt post‑trasferimento: foglie emerse non adatte all’acqua si degradano; rimuovere quelle danneggiate e attendere il ricaccio sommerso. 2) Clorosi interveinale e foglie pallide: possibile carenza di ferro o microelementi; aumentare fertilizzazione mirata alle radici e minima dose in colonna, senza eccessi. 3) Fori/puntinature necrotiche: possibile carenza di potassio; regolare la fertilizzazione con prudenza. 4) Alghe su foglie lente: bilanciare luce e nutrienti, migliorare circolazione, ridurre fotoperiodo e rimuovere manualmente le foglie più vecchie. 5) Crescita stentata: substrato povero o colletto seppellito; piantare con la corona esposta. Quarantena consigliata per escludere organismi indesiderati. Evitare rimedi chimici aggressivi che possano danneggiare fauna e microbi del filtro.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata (NE). Non elencata in CITES. Non risulta nella lista UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale al momento della redazione. Rischio ambientale: in climi miti può naturalizzarsi se rilasciata; è essenziale non liberare piante o parti vegetative in corpi idrici naturali e smaltire correttamente gli scarti. Il materiale in commercio è in gran parte di origine vivaistica (cloni/cultivar).

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroValori
TemperaturaRange: 20–30 °C; Ottimale: 22–28 °C
pHRange: 6,0–7,8; Ottimale: 6,5–7,2
GHRange: 3–15 dGH; Ottimale: 5–10 dGH
KHRange: 1–8 dKH; Ottimale: 2–5 dKH
ConducibilitàRange: 100–500 µS/cm; Ottimale: 150–300 µS/cm
LuceRange: bassa–alta; Ottimale: media
CO₂Range: 0–20 mg/L; Ottimale: 10–15 mg/L (facoltativa)
FertilizzazioneRange: bassa–media; Ottimale: macro+micro con enfasi alle radici (ferro incluso)
Velocità crescitaRange: lenta–media; Ottimale: media
Posizione consigliataRange: centro–sfondo; Ottimale: centro (vasche medie) / sfondo (vasche piccole)
Tipo di propagazioneRange: piantine su scapo, divisione; Ottimale: piantine avventizie
Compatibilità con faunaRange: generale; Ottimale: pesci pacifici non erbivori, invertebrati sensibili ai metalli
DifficoltàRange: principiante–intermedio; Ottimale: principiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia