elodea canadese

Elodea canadensis

Michx., 1803

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Elodea canadensis Michx. è il nome accettato (POWO/WFO); sinonimi storici includono Anacharis canadensis (Planch.). Specie distinta da Elodea nuttallii e da Egeria densa: E. canadensis ha foglie per lo più in verticilli (gruppi) di 3, larghe 2–5 mm; E. nuttallii ha foglie più strette (spesso ≤2,5 mm), Egeria densa presenta 4–6 foglie per verticillo e dimensioni maggiori. Nomenclatura stabile; nessuna cultivar d’uso comune in acquariofilia. Specie dioica (fiori maschili e femminili su piante diverse).

Distribuzione e habitat

Nativa del Nord America temperato (Canada e gran parte degli USA). Introdotta e ampiamente naturalizzata in Europa (da metà XIX secolo), Asia temperata, Australia, Nuova Zelanda e Sud America meridionale. Habitat tipico: acque ferme o a lento scorrimento (laghi, stagni, canali, fiumi lenti), da poco profonde fino a 3–4 m. Predilige acque da mesotrofiche a eutrofiche (ricche di nutrienti), fondi molli (sabbia/fango), luce da medio-bassa a alta; tollera temperature fredde e inverni con formazione di turioni (gemme svernanti).

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta acquatica sommersa con fusti flessibili, verdi, ramificati, lunghi 30–150+ cm e spessi 1–3 mm. Foglie sessili, oblunghe-ellittiche, 6–18 mm x 2–5 mm, disposte per lo più in verticilli di 3 (talora 2–4), con apice arrotondato o subacuto; margine intero o finemente seghettato (seghettatura visibile con lente). Colore verde medio-scuro, più chiaro in forte luce. Internodi variabili: compatti in luce intensa, più lunghi in luce scarsa. Radici avventizie si formano ai nodi; all’apice possono comparire turioni in acque fredde. Fiori piccoli, bianchi, a 3 petali, portati a livello della superficie tramite lunghi peduncoli; la fruttificazione è rara fuori dall’areale nativo (in Europa prevalgono popolazioni femminili). La specie tende a formare densi tappeti sommersi che intercettano nutrienti e sedimenti.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da moderata a rapida, fortemente dipendente da temperatura, luce e nutrienti disciolti. Crescita ottimale in acque fresche (circa 16–22 °C); oltre ~26–28 °C si osservano rallentamento e talvolta collasso dei getti. Luce media–alta compattata i nodi e intensifica la colorazione; in luce bassa gli internodi si allungano e i fusti tendono a galleggiare. Nutrienti azotati e potassio sostengono foglie dense; fosforo disponibile favorisce la ramificazione. La CO₂ non è indispensabile ma può aumentare la velocità in luce intensa. In condizioni stabili può raddoppiare la biomassa in 1–3 settimane.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In acquario compete efficacemente per nutrienti e può ombreggiare piante più lente. I fusti possono staccarsi e risalire, colonizzando la superficie. L’accumulo di biomassa può intrappolare detriti e ridurre il flusso, perciò è utile una potatura periodica e la rimozione dei frammenti. Non presenta spine né tossicità note per la fauna; fornisce rifugi ai giovani pesci e ai gamberetti. L’eventuale riduzione di alghe è prevalentemente per competizione e stabilizzazione, non per comprovata allelopatia (rilascio di sostanze che inibiscono altre piante/alghi), fenomeno per questa specie non conclusivo.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Adatta a vasche non riscaldate o temperate. Parametri consigliati: temperatura 10–26 °C (ottimale 16–22 °C); pH 6,0–8,5 (ottimale 6,8–7,6); GH 3–20 °dGH; KH 3–12 °dKH; conducibilità 100–600 µS/cm (ottimale 150–400). Luce: bassa–alta (ottimale media). CO₂: facoltativa; beneficia in luce intensa. Nutrizione: assorbe soprattutto dalla colonna d’acqua; mantenere una fertilizzazione bilanciata a basse dosi regolari (macro e micro) per evitare carenze senza eccedere. Flusso moderato e buona ossigenazione favoriscono la salute dei tessuti. Può essere piantata nel substrato (interrando leggermente i nodi inferiori) o lasciata galleggiare/ancorata con pesetti; evitare di schiacciare eccessivamente i fusti.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Semplice per talea: recidere apici di 10–15 cm con più nodi e ripiantare/ancorare; ogni nodo può emettere radici avventizie. Anche i frammenti accidentali radicano facilmente: smaltire in modo sicuro per evitare dispersione. In acque fredde forma turioni che riprendono la crescita con l’aumento delle temperature. Semina rarissima in acquario. Quarantena consigliata per ridurre il rischio di organismi indesiderati.

Allestimento della vasca

Ideale come pianta da sfondo o come massa galleggiante temporanea durante l’avvio di vasche. In layout naturalistici temperati fornisce volume e movimento; potare per mantenere forme a cespuglio. Non adatta al primo piano. In vasche tropicali calde (>26 °C) tende a soffrire: preferire specie alternative. Compatibile con caridine e piccoli ciprinidi/caracidi; pesci erbivori (es. carassi, alcuni ciclidi) possono brucarla rapidamente. Usare clip/retine o pesetti inerte per ancorare i fasci senza danneggiarli.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: allungamento eccessivo (luce insufficiente), ingiallimento/clorosi (carenze di azoto/ferro), fori/piccole necrosi (possibile carenza di potassio), collasso estivo (stress termico), alghe filamentose su fusti lenti. Soluzioni sicure: aumentare gradualmente la luce o accorciare il fotoperiodo a 7–8 ore se compaiono alghe; potare regolarmente per rinnovare gli apici; fertilizzare a basse dosi ma costanti, mantenendo equilibrio macro/micro; assicurare ricambi d’acqua settimanali e buon movimento; rimuovere manualmente alghe e frammenti. Evitare trattamenti chimici non necessari e gestire i rifiuti vegetali in modo responsabile (mai disperdere all’esterno).

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Non inclusa in CITES. Stato IUCN globale non chiaramente definito a livello di specie; nelle aree native è comune. Specie ampiamente naturalizzata e invasiva in Europa, Italia inclusa, dove può formare densi popolamenti e alterare gli ecosistemi. In UE non è attualmente nell’Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, ma possono esistere restrizioni locali/Regionali su vendita/impiego all’aperto. Etica e norme: non rilasciare in natura, non smaltire nel WC o corsi d’acqua; essiccare/congelare i residui prima di gettarli nei rifiuti indifferenziati; pulire attrezzi e reti per prevenire dispersioni.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura10–26 °C16–22 °C
pH6,0–8,56,8–7,6
GH3–20 °dGH4–12 °dGH
KH3–12 °dKH4–8 °dKH
Conducibilità100–600 µS/cm150–400 µS/cm
Lucebassa–altamedia
CO₂non necessaria–beneficafacoltativa (10–15 mg/L)
Fertilizzazione (macro/micro)bassa–moderataregolare e bilanciata
Velocità crescitamoderata–rapidarapida a 18–22 °C, luce media
Posizione consigliatasfondo/galleggiantesfondo
Tipo di propagazionetalea, frammentazione, turionitalea apicale
Compatibilità con faunabuona con piccoli pesci e caridineevitare grandi erbivori
Difficoltàprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia