Eriocaulon setaceum
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Specie originaria dell’Asia meridionale e sud‑orientale: documentata in India, Sri Lanka, Bangladesh, Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Malesia, Indonesia, Filippine, Nuova Guinea e sud della Cina. Abita ambienti di acque dolci poco profonde: rive sabbiose o torbose di laghi e stagni, pozze stagionali, margini di ruscelli lenti e pianure alluvionali periodicamente sommerse. Predilige acque povere di sali disciolti, debolmente acide, limpide, con substrati fini e ben ossigenati.
Pianta perenne a rosetta basale, senza fusto vero. Le foglie sono filiformi, strette (circa 0,3–1 mm di larghezza), elastiche e appuntite, lunghe in genere 20–50 cm in acquario (fino a oltre 60 cm in natura), disposte a fontana dal centro della rosetta. Colore verde da chiaro a medio; la consistenza è delicata. L’apparato radicale è fittonante‑fibroso, fine, adatto a substrati sabbiosi o a suoli attivi per piante. In emersione emette scapi sottili che portano un piccolo capolino sferico (infiorescenza). Le foglie vecchie ingialliscono dalla base e vengono sostituite da foglie nuove che emergono dal meristema centrale.
Velocità lenta‑moderata. La crescita è nettamente influenzata da luce intensa, disponibilità continua di CO₂ e micronutrienti (in particolare ferro e manganese), oltre che da GH (durezza totale) e KH (durezza carbonatica) contenuti. KH elevato e conducibilità alta possono causare arresto della crescita o punte bruciate. Temperature oltre 28 °C rallentano e stressano la pianta. È sensibile agli shock (trapianti, variazioni brusche di pH/KH/CO₂).
Comportamento e compatibilità con altri animali
Non è invasiva né competitiva: resta una rosetta compatta che occupa una colonna d’acqua verticale. Non ombreggia aggressivamente, ma le sue foglie lunghe possono raccogliere detrito se esposte a scarsa corrente. In condizioni stabili mantiene forma ordinata; in stress può perdere foglie dalla base (“melt”). La fioritura emersa è possibile in vasche semiaperte o paludari; lo sviluppo dello scapo può indebolire temporaneamente la rosetta, perciò molti acquariofili recidono lo stelo per preservare vigore.
Acqua tenera e leggermente acida: pH 5,5–6,8; GH 2–6 dGH; KH 0–3; conducibilità 80–180 µS/cm. Temperatura 20–28 °C (ottimale 22–26 °C). Luce intensa e uniforme (fotoperiodo 8–10 h) senza sbalzi. CO₂ stabile 20–30 mg/L con buona circolazione. Substrato: sabbia fine inerte arricchita localmente o suolo attivo per piante; evitare granulometrie troppo grosse che non ancorano bene le radici. Fertilizzazione bilanciata: macro (NO₃ 5–15 mg/L, PO₄ 0,1–1 mg/L, K 5–10 mg/L) e micro costanti a dosi moderate, con attenzione al ferro. Cambi d’acqua regolari (30–50% settimanale) aiutano a mantenere stabile la chimica e a prevenire accumuli. Evitare rapide variazioni di KH/pH e sovradosaggi.
Principalmente per divisione della rosetta: quando il cespo è ben formato, si separa con una lama affilata in 2–3 porzioni, ciascuna con una parte del “piattello” basale e radici attive; piantare poco profondamente senza coprire il colletto. Talvolta produce piccoli polloni alla base che possono essere staccati delicatamente quando hanno radici proprie. La propagazione per seme è possibile in coltura emersa dopo fioritura, ma è rara in acquario domestico e richiede tecniche specifiche.
Allestimento della vasca
Ideale come elemento di sfondo o di centro‑scena in vasche medie e grandi; in nano acquari può fungere da sfondo delicato se mantenuta potata. Lasciare spazio attorno alla rosetta per evidenziarne la forma a fontana. Abbinarla a piante a foglia fine (Eleocharis, Juncus repens) o a hardscape minimalista (iwagumi) per un contrasto elegante. Evitare zone troppo ombreggiate e flussi turbolenti diretti sulle foglie.
Salute e benessere (prevenzione)
Alghe filamentose: compaiono con luce forte senza adeguata CO₂ e nutrienti; bilanciare l’illuminazione e stabilizzare CO₂. Clorosi delle foglie nuove: indicativa di carenza di micro (ferro); integrare con dosi leggere e regolari. Punte bruciate/accartocciate: spesso correlate a KH/conducibilità troppo alti o CO₂ instabile. Marcescenza della base: piantumazione troppo profonda o substrato grossolano; mantenere il colletto appena sopra il livello del suolo e usare granulometria fine. Evitare trattamenti chimici aggressivi; puntare su stabilità, potature leggere e manutenzione costante.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata (NE). Non elencata in CITES. Non risulta nella lista UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Specie relativamente ampia in Asia, ma gli habitat umidi stagionali sono sensibili all’alterazione. In acquisto preferire piante da coltura in vitro/tessuto per ridurre la pressione su raccolte in natura ed evitare misidentificazioni.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 20–28 °C | 22–26 °C |
pH | 5,0–7,0 | 5,5–6,5 |
GH | 1–8 dGH | 2–5 dGH |
KH | 0–4 dKH | 0–2 dKH |
Conducibilità | 50–250 µS/cm | 80–180 µS/cm |
Luce | medio‑alta → molto alta | alta |
CO₂ | 15–35 mg/L | 20–30 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | moderata e continua | bilanciata, micro costanti con Fe |
Velocità crescita | lenta–moderata | lenta ma regolare |
Posizione consigliata | centro, sfondo | sfondo come esemplare focale |
Tipo di propagazione | divisione, polloni | divisione di rosetta matura |
Compatibilità con fauna | ok con pesci pacifici e caridine | evitare scavatori/erbivori |
Difficoltà | intermedio–avanzato | avanzato |
Crediti