glosso, glossostigma

Glossostigma elatinoides

Benth., 1845

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata in Plantaginaceae secondo gli schemi APG attuali (POWO/WFO). Il nome corretto è Glossostigma elatinoides; in letteratura si trova sia come “Glossostigma elatinoides Benth.” sia come “Glossostigma elatinoides (Benth.) Benth.” per via della storia nomenclaturale. La specie è stata in passato collocata in Scrophulariaceae; oggi è stabilmente in Plantaginaceae. Non sono riconosciute sottospecie o varietà comunemente usate in acquariofilia.

Distribuzione e habitat

Nativa dell’Australasia: Australia sud-orientale (inclusa Tasmania) e Nuova Zelanda. Habitat tipico: margini di laghi e stagni stagionalmente allagati, rive di corsi lenti e paludi, su suoli sabbioso-limosi umidi. Pianta anfibia: vive sia in forma emersa (fuori dall’acqua, su suolo bagnato) sia immersa (completamente sott’acqua). Altitudine per lo più bassa. È stata coltivata e sporadicamente naturalizzata fuori area d’origine, ma senza segnalazioni di invasività rilevante in UE.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Erbacea perenne, molto bassa, con fusti sottili striscianti che radicano ai nodi. Foglie opposte, spatolate a oblanceolate, 5–15 mm di lunghezza e 2–5 mm di larghezza in forma immersa; lamina tenera, verde chiaro. In forma emersa le foglie sono più piccole e spesse. Internodi brevi in alta luce, più lunghi in bassa luce. Radici bianche, fini, fascicolate ai nodi, capaci di ancorare anche in sabbie fini. Fiori solitari, ascellari, molto piccoli, poco rilevanti in acquario. Altezza del tappeto in acquario: 1–3 cm se ben illuminata; fino a 5–8 cm se tende a crescere verticale.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità medio-rapida in condizioni ottimali; lenta in luce scarsa o senza CO₂ aggiunta. Fattori chiave: intensità luminosa al substrato, disponibilità di carbonio, nitrato e fosfato, microelementi (es. ferro), stabilità dei parametri. Temperature nel range 18–26 °C favoriscono la crescita; oltre 28 °C la pianta può stressarsi e filare. La transizione emersa→immersa comporta una fase di adattamento con ricambio fogliare.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie tappetante competitiva sul primo piano; forma tappeti densi che possono ombreggiare il suolo e inibire germinazioni di altre piante minute. Se la luce al suolo cala, produce internodi più lunghi e steli che si sollevano. Può inviare stoloni oltre i confini dell’area piantumata; potature regolari mantengono il tappeto uniforme. Rilascia ossigeno visibile come bollicine (pearling) in forte luce.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Substrato: fine (0,3–1 mm), preferibilmente ricco o con base nutritiva; lo strato superiore fine aiuta l’ancoraggio. Luce: medio-alta con distribuzione uniforme fino al fondo; evitare ombre persistenti. CO₂: consigliata (20–30 mg/L) per portamento strisciante e densità. Nutrizione: apporto bilanciato di macroelementi (N, P, K) e microelementi (Fe, Mn, ecc.), tramite colonna d’acqua e/o substrato; ferro disponibile riduce clorosi. Filtrazione e flusso: moderati, per portare nutrienti al suolo senza smuovere il tappeto. Stabilità: cambi d’acqua regolari (20–40%/settimana) aiutano a prevenire accumuli e instabilità. Evitare correnti forti che sollevano i ciuffi appena piantati.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per stoloni: i fusti striscianti emettono nuovi nodi che radicano; separare delicatamente e ripiantare. Per talea: tagliare segmenti con 2–3 nodi e foglie sane, quindi inserire poco nel substrato con pinzette. Emersa: in avvio a secco (dry start) forma rapidamente un tappeto; dopo allagamento serve adattamento alle foglie immerse.

Allestimento della vasca

Posizione: primo piano. Piantumazione iniziale in piccole porzioni (2–3 nodi) distanziate 2–3 cm, per favorire la chiusura del tappeto. Ideale in layout di tipo Nature o Iwagumi. Evitare di coprire completamente ampie zone senza vie di flusso, per scongiurare ristagni. Potature leggere e frequenti mantengono il tappeto basso; rimuovere il materiale tagliato per non ombreggiare.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe: luce alta senza CO₂ e nutrienti bilanciati favorisce filamentose; sincronizzare luce–CO₂ e mantenere valori stabili. Diatomee in avvio regrediscono con maturazione del filtro e adeguata pulizia. Carenze: clorosi apicale suggerisce ferro limitante; crescita stentata e foglie piccole indicano deficit di nitrato/fosfato. Fisica del tappeto: accumulo di detriti favorisce marcescenze; sifonare delicatamente la superficie. Transizione: alcune foglie emerse possono deperire dopo l’allagamento; tagliare quelle danneggiate. Evitare dosi improprie di prodotti ossidanti o biocidi: possono danneggiare piante, fauna e operatore.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata a livello globale (NE). Non in CITES. Nativa di Australasia; fuori area può naturalizzarsi in habitat idonei. In UE non è elencata tra le specie invasive di rilevanza unionale; tuttavia, non rilasciare mai piante o frammenti in ambienti naturali. Smaltire gli scarti in rifiuto indifferenziato, ben sigillati.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura16–28 °C20–24 °C
pH5,5–7,56,0–6,8
GH1–12 dGH3–8 dGH
KH0–6 dKH1–4 dKH
Conducibilità50–300 µS/cm100–200 µS/cm
LuceMedia–AltaAlta e uniforme al substrato
CO₂10–30 mg/L20–30 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)Regolare, bilanciataApporto costante di N, P, K + Fe e tracce
Velocità crescitaLenta–Rapida (secondo condizioni)Medio-rapida
Posizione consigliataPrimo pianoPrimo piano
Tipo di propagazioneStoloni, talea di nodiDivisione di stoloni radicati
Compatibilità con faunaBuona con piccoli pesci e CaridinaEvitare scavatori/erbivori
DifficoltàPrincipiante–IntermedioIntermedio

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia