spada a catena boliviana (chain sword)

Helanthium bolivianum

(Rusby) Lehtonen & Myllys, 2008

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Genere Helanthium, famiglia Alismataceae. L’attuale combinazione Helanthium bolivianum è basata su un basionimo descritto da Rusby e ricombinata da Lehtonen & Myllys (2008) quando Helanthium è stato separato da Echinodorus sulla base di dati morfologici e molecolari. Sinonimi usati in passato nel commercio e in letteratura includono Echinodorus bolivianus e nomi del cosiddetto “complesso quadricostatus”. In acquariofilia è frequente la confusione con Helanthium tenellum e con cultivar ornamentali (es. piante vendute come “Echinodorus/Helanthium ‘Vesuvius’”), che non corrispondono alla forma tipica della specie. Sono state descritte forme/varietà locali (es. var. bolivianum, var. magdalenense), e la delimitazione infrspecifica resta oggetto di discussione; per l’uso acquariofilo si tratta qui la specie nominale.

Distribuzione e habitat

Nativa del Sud America tropicale e subtropicale, con segnalazioni affidabili da Bolivia (area tipo), Brasile (bacini amazzonici e sub-amazzonici), Perù, Colombia, Venezuela e Paraguay. Habitat: sponde di fiumi lenti, lagune, pianure alluvionali e aree periodicamente inondate. È una specie anfibia: cresce emersa nella stagione secca e immersa quando il livello dell’acqua sale. Substrati sabbiosi o limoso-argillosi, acqua da leggermente acida a neutra, bassa profondità e forte disponibilità di luce naturale.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta a rosetta senza fusto eretto evidente. Foglie sommerse lineari-lanceolate, verde chiaro, 5–25 cm di lunghezza e 0,4–2,0 cm di larghezza, con picciolo corto; in forma emersa le lamine tendono a essere più brevi e larghe. Le foglie si inseriscono da un corto rizoma basale con apparato radicale fittonante-fibroso. Produce facilmente stoloni (fusti striscianti sottili) che emettono piantine figlie a intervalli. In condizioni emerse o in vasche aperte può sviluppare uno scape fiorale eretto con piccoli fiori bianchi a tre petali tipici delle Alismataceae; la fioritura è rara sott’acqua. Taglia finale in acquario: altezza 7–20(25) cm, diametro della rosetta 5–20 cm, con forte variabilità ecotipica.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da media a rapida in presenza di fondo nutriente e luce medio-alta; più lenta in luce modesta. L’apporto di CO₂ non è indispensabile ma accelera l’emissione di stoloni e la densità del fogliame. La crescita è influenzata da: qualità del substrato (ferro e macroelementi), stabilità della chimica dell’acqua, fotoperiodo 8–10 ore, temperatura 22–26 °C. Dopo l’introduzione può mostrare una fase di adattamento (cambio da foglie emerse a foglie sommerse).

Comportamento e compatibilità con altri animali

Pianta competitiva soprattutto per lo spazio orizzontale: tende a colonizzare l’area frontale tramite stoloni e può soppiantare specie più lente. Non ombreggia eccessivamente perché le foglie sono sottili e arcuate, ma un tappeto molto denso può ridurre la luce al suolo per piante minuscole a crescita lenta (moss, epifite nane). In vasche piccole può rapidamente occupare il primo piano; richiede contenimento regolare dei corridori.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 6,0–7,5 (tollera 5,5–7,8), GH 2–15 °dGH, KH 1–8 °dKH, conducibilità 80–500 µS/cm. Temperatura 20–28 °C (ottimale 22–26 °C). Luce medio–alta; in luce bassa allunga le foglie e dirada. Substrato fine (sabbia o ghiaia fine) con buona componente nutritiva; beneficia di nutrienti radicali e di una fertilizzazione in colonna bilanciata di macroelementi (N, P, K) e microelementi (incluso Fe). CO₂: facoltativa, consigliata 10–20 mg/L per tappeti fitti e compatti. Flusso moderato; evitare interramento della corona. Manutenzione: potare stoloni in eccesso e rimuovere le foglie più vecchie per mantenere l’areazione del tappeto.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Principalmente per stoloni: recidere la piantina figlia quando ha 3–5 foglie e radichette e ripiantarla. Possibile anche la divisione della rosetta madre se sviluppa più centri vegetativi. La riproduzione per seme richiede fase emersa e impollinazione e non è comune in acquario.

Allestimento della vasca

Ideale per primo piano nelle vasche medie e grandi, oppure come fascia di transizione/prato nel centro di nano-aquascape. Può creare percorsi e bordure; bella in gruppi ampi per un effetto ‘prato’ naturale. Si combina bene con steli alti sullo sfondo e con epifite su legni e rocce. Lasciare spazi tra ciuffi iniziali (3–5 cm) per facilitare la stolonizzazione controllata.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: foglie clorotiche (possibile carenza di ferro o azoto), fori/necrosi puntiforme (possibile carenza di potassio), ‘melt’ post-trapianto (transizione emerso/sommerso), alghe filamentose in luce forte con nutrienti sbilanciati, sradicamento da parte di pesci scavatori. Soluzioni sicure: bilanciare fertilizzazione macro/micro e fotoperiodo, assicurare fondo nutriente e regolare sifonatura superficiale senza disturbare la corona, potare foglie danneggiate, aumentare la massa vegetale e la circolazione, schermare il flusso di pesci scavatori o scegliere fauna compatibile. Quarantena delle nuove piante per evitare introduzione di parassiti/snails indesiderati.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata formalmente per la specie; non in liste CITES. Non risultano restrizioni commerciali specifiche in Italia/UE. Al di fuori dell’areale, la specie non è segnalata come invasiva in UE, ma può naturalizzarsi in acque calde: non rilasciare mai piante o acqua d’acquario in natura. Smaltimento responsabile: essiccare/congelare e conferire come rifiuto indifferenziato.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–28 °C22–26 °C
pH5,5–7,86,2–7,2
GH2–15 °dGH3–8 °dGH
KH1–8 °dKH2–5 °dKH
Conducibilità80–500 µS/cm120–300 µS/cm
Lucebassa–altamedia–alta
CO₂0–20 mg/L10–20 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)leggera–moderata in colonna + fondo nutrientefondo ricco + apporto costante e bilanciato
Velocità crescitalenta–rapidamedia–rapida
Posizione consigliataprimo piano–centroprimo piano (centro in nano)
Tipo di propagazionestoloni, divisionestoloni recisi e ripiantati
Compatibilità con faunaampia; evitare grandi erbivori/scavatoricomunità pacifica, nano-fish e invertebrati
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia