Least killifish (poecilide nano)

Heterandria formosa

Girard, 1859

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Ordine Cyprinodontiformes, famiglia Poeciliidae, genere Heterandria (probabilmente monotipo nelle revisioni recenti). Nonostante il nome inglese, non è un vero "killifish" oviparo ma un poecilide vivo partoriente. I maschi hanno il gonopodio (pinna anale modificata per la fecondazione interna). La specie è nota per superfetazione (co-esistenza di embrioni a diversi stadi) e marcata matrotrofia (la femmina nutre gli embrioni oltre il solo vitello). Nomenclatura stabile; non in CITES.

Distribuzione e habitat

Nativo della Coastal Plain sud-orientale degli USA: dal Sud Carolina attraverso Georgia e Florida fino al Golfo (Alabama, Mississippi, Louisiana). Vive in acque molto lente o stagnanti: fossi, paludi, margini di laghi, ruscelli sorgivi, canali e zone di marea con bassa salinità. Predilige acque ricche di vegetazione, lettiera di foglie e microhabitat fitti; tollera anche acque leggermente salmastre e variazioni stagionali di temperatura e mineralizzazione.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta: ♀ 2,5–3,5 cm TL (lunghezza totale), ♂ 1,5–2,5 cm TL; la SL (lunghezza standard) è circa il 90% della TL. È tra i vertebrati più piccoli. Vita media 1,5–2 anni (talvolta fino a ~3 in buone condizioni). Maturità sessuale rapida (pochi mesi). Dimorfismo: maschi più minuti e snelli con gonopodio; femmine più grandi e panciute, spesso con macchia gravidica scura.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Pacifico, di indole schiva; vive in gruppo. I maschi corteggiano attivamente e possono inseguire le femmine: meglio tenere più femmine per maschio e un gruppo numeroso per diluire l’attenzione. In comunità va abbinato solo a micro-pesci tranquilli e non competitivi; ottima convivenza con invertebrati robusti (lumache, gamberetti adulti), pur potendo predare le neanidi dei gamberetti. Evitare compagni vivaci o grandi. Ama fitti ripari vegetali e zone d’ombra; il flusso deve essere debole.

Dieta e alimentazione

Onnivoro a prevalenza microcarnivora. In natura consuma zooplancton, piccoli crostacei, larve di insetti, microvermi e biofilm. In acquario accetta microgranuli e scaglie finemente sminuzzate, ma cresce e si riproduce meglio con cibo vivo/congelato di piccola taglia (naupli di Artemia, Daphnia piccola, Cyclops, microworm, grindal). Integrare con componente vegetale/biofilm. Offrire porzioni ridotte e varie, distribuite più volte al giorno.

Allestimento della vasca

Per un gruppo stabile: minimo 30 L (meglio 40–60 L per margine di sicurezza e osservazione naturale). Layout: fitta piantumazione (muschio, piante a foglia fine, galleggianti), rifugi tra legni e lettiera di foglie; spazio libero per il nuoto a metà colonna. Substrato fine (sabbia) preferibile. Filtrazione dolce con filtro a spugna o mandata smorzata; flusso lento. Illuminazione bassa–media, diffusa e schermata da galleggianti. Cambi d’acqua regolari ma moderati (ad es. 10–20% settimanale), ben temperati. Parametri chimici flessibili, ma la stabilità è più importante dei valori “perfetti”.

Riproduzione e dimorfismo

Vivo partoriente. Dopo fecondazione interna con il gonopodio, la femmina porta embrioni a diversi stadi (superfetazione) e partorisce pochi avannotti (1–5) ogni pochi giorni, anziché un’unica nidiata numerosa. Il ciclo complessivo dura ~3–4 settimane, poi le nascite si susseguono. La specie mostra bassa cannibalizzazione: molti avannotti sopravvivono in vasche fitte di piante (mossi e galleggianti). Per massimizzare la sopravvivenza, offrire infusori naturali e microcibi alla prima alimentazione. Dimorfismo: maschi piccoli con gonopodio; femmine più grandi e tonde, con macchia gravidica evidente.

Salute e benessere (prevenzione)

Specie robusta ma sensibile a sbalzi improvvisi. Buone pratiche: quarantena dei nuovi arrivi; acclimatazione lenta; alimentazione varia e fine; densità moderata; acqua pulita con nitrati bassi (<10–20 mg/L); flusso dolce e molti ripari. Evitare surriscaldamenti prolungati, corrente forte e carichi organici elevati. Monitorare la mineralità: tollera morbido–medio ma evitare estremi prolungati. Osservare regolarmente i pesci (appetito, livrea, respirazione) e intervenire correggendo le cause ambientali in caso di stress. Nessun consiglio terapeutico: per malattie rivolgersi a personale qualificato.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: Least Concern. Ampia distribuzione e popolazioni localmente abbondanti, ma sensibili a inquinamento, drenaggi e perdita di habitat vegetati. Il commercio acquariofilo è per lo più da riproduzioni hobbistiche/professionali; preferire esemplari allevati. Non in CITES; non elencata nell’Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. In UE/Italia è vietato il rilascio in natura di specie alloctone (Reg. UE 1143/2014 e normative nazionali): mai liberare animali o acqua della vasca nell’ambiente. Potenziale di acclimatazione in climi miti: gestire con responsabilità.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroIntervalloOttimale
Temperatura15–28 °C20–24 °C
pH6.0–8.06.8–7.5
GH2–15 dGH4–12 dGH
KH1–10 dKH2–6 dKH
Conducibilità50–500 µS/cm100–300 µS/cm
Nitrati0–20 mg/L<10 mg/L
Taglia adulta♂ 1,5–2,5 cm TL; ♀ 2,5–3,5 cm TL♂ ~2,0 cm TL; ♀ ~3,0 cm TL
Vasca minima≥30 L (gruppo)40–60 L
FlussoLento–moderatoLento
LuceBassa–mediaMedia diffusa (con galleggianti)
SubstratoSabbia o ghiaia fine; foglieSabbia scura + piante fitte/foglie
DietaOnnivora a prevalenza microcarnivoraMicro-prede vive/congelate + secco fine
CompatibilitàPacifica con micro-pesci e invertebrati robustiSpecie tank o comunità molto tranquilla

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia