anfipode azteco (scud)

Hyalella azteca

Saussure, 1858

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Crostaceo dell'ordine Amphipoda, famiglia Hyalellidae. Il nome attuale è Hyalella azteca (Saussure, 1858). La specie è un modello standard in ecotossicologia e in acquariofilia è nota come scud. Nota tassonomica: H. azteca è un complesso di linee criptiche; popolazioni diverse possono mostrare differenze fisiologiche (es. tolleranza a temperatura e durezza). Le indicazioni qui riportate riflettono la letteratura più diffusa per ceppi nordamericani allevati in laboratorio.

Distribuzione e habitat

Nativa del Nord America (Canada, Stati Uniti, Messico), con record estesi in laghi e corsi d'acqua temperati. Vive in zone litorali bentiche, tra macrofite, lettiera di foglie e legni sommersi, spesso in acque calme o a corrente debole. Tollera una gamma ampia di condizioni, ma preferisce acque ossigenate, con fondo fine e ricche di biofilm. In Europa esistono segnalazioni sporadiche di anfipodi simili; l'identificazione richiede attenzione a causa del complesso di specie.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta tipica 5–8 mm TL (0,5–0,8 cm), raramente oltre 1,0–1,1 cm. Vita media 3–8 mesi in funzione della temperatura: più breve se calda, più lunga in acque fresche. Maturità in 4–8 settimane. Corpo compresso lateralmente, maschi con gnatopodi anteriori più robusti. Ciclo di crescita legato alla muta: dopo ogni muta l'animale aumenta di dimensioni.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Gregario e timido; trascorre il tempo a raschiare il fondo e le superfici. È un efficiente detritivoro e consumatore di biofilm/periphyton. Con pesci è spesso predato; con gamberetti nani e lumache pacifiche è generalmente compatibile se c'è cibo e rifugi in abbondanza. Meglio allevarlo in vasche dedicate o in refugium, da cui eventuali pesci non possano predarlo.

Dieta e alimentazione

In natura consuma detrito, microalghe, batteri e materiale vegetale in decomposizione. In acquario accetta mangimi in scaglie/polvere, pastiglie vegetali, spirulina, foglie secche (quercia, catappa, faggio), ortaggi sbollentati (zucchina, spinacio) in piccole quantità. Integrare con fonte di calcio per la muta (gusci di seppia o carbonato). Alimentare poco e spesso per evitare accumuli; il biofilm del layout copre gran parte del fabbisogno.

Allestimento della vasca

Per una colonia stabile, vasca minima 10 L (meglio 15–20 L). Fondo di sabbia fine o ghiaia fine con spessi strati di lettiera di foglie e legni (cholla, radici) che offrano superfici e rifugi. Filtrazione con filtro a spugna o flusso debole; forte aerazione utile per l'ossigeno disciolto. Illuminazione bassa–media per favorire biofilm senza stress. Parametri consigliati: 16–22 °C, pH 7,2–7,8, GH 6–12 dGH, KH 4–6 dKH, conducibilità circa 200–350 µS/cm. Nitrati mantenuti bassi (< 10–20 mg/L). Evitare rame e biocidi. Copertura della vasca raccomandata: gli anfipodi possono arrampicarsi su cavi e tubi fuori dall'acqua.

Riproduzione e dimorfismo

Sessuale, con amplexus prolungato (il maschio abbraccia la femmina in attesa della muta). La femmina, subito dopo la muta, accetta l'accoppiamento e poi trattiene le uova nel marsupio ventrale fino alla schiusa. Dimensione della covata variabile (tipicamente 10–30 giovani). Sviluppo diretto: i piccoli nascono come miniature degli adulti e restano tra foglie e biofilm. Dimorfismo: maschi più grandi, gnatopodi anteriori ingrossati; femmine con marsupio visibile in riproduzione. Per aumentare la resa: temperatura 18–22 °C, molte superfici, alimentazione fine e costante, assenza di predatori.

Salute e benessere (prevenzione)

Stabilità e ossigenazione sono le chiavi del benessere. Evitare sbalzi rapidi di temperatura e pH. Mantenere nitrati bassi con cambi regolari (10–20% settimanali) e alimentazione moderata. Non usare farmaci o fertilizzanti contenenti rame o formaldeide; gli anfipodi sono sensibili ai metalli pesanti e a molti biocidi. Fornire calcio e alkalinità sufficienti per la muta (GH/KH nella fascia consigliata). Rimuovere exuvie in eccesso solo se si accumulano; di norma vengono riciclate. Quarantena per nuovi materiali vivi (piante, foglie) per evitare parassiti come idre o planarie. Manipolazione delicata: evitare esposizione all'aria prolungata e shock termico.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

H. azteca è ampiamente utilizzata come organismo test; non è soggetta a CITES. Non risulta nell'elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014) alla data odierna, ma il rilascio deliberato di organismi non nativi in ambiente è vietato o regolamentato in Italia e UE: non liberare mai esemplari o acque di vasca. La tassonomia complessa implica rischio di identificazioni errate; acquistare da fornitori affidabili e mantenere le colonie in cattività. Etica: se usata come cibo vivo, evitare sofferenze inutili (gestione rapida, acqua idonea) e non sprecare animali.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura10–26 °C16–22 °C
pH6,5–8,57,2–7,8
GH4–14 dGH6–12 dGH
KH3–10 dKH4–6 dKH
Conducibilità100–500 µS/cm200–350 µS/cm
Nitrati< 30 mg/L< 10 mg/L
Taglia adulta0,5–1,1 cm TL0,5–0,8 cm TL
Vasca minima10 L15–20 L
FlussoDebole–moderatoDebole ben aerato
LuceBassa–mediaBassa
SubstratoSabbia fine, lettiera di foglie, legniSabbia fine + lettiera spessa
DietaDetrito, biofilm, alghe, mangimiBiofilm + mangimi vegetali/spirulina
CompatibilitàCon invertebrati pacifici; preda dei pesciSpecie/refugium senza predatori

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia