Idrocotile brasiliana (pennywort brasiliano)

Hydrocotyle leucocephala

Cham. & Schltdl., 1827

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata nei principali repertori (POWO/Kew, WFO, Catalogue of Life, GBIF) con nome Hydrocotyle leucocephala Cham. & Schltdl. Appartiene alla famiglia Araliaceae e al genere Hydrocotyle L. In acquariofilia può essere confusa con Hydrocotyle tripartita (foglie più piccole e spesso trilobate) o con H. verticillata (foglie profondamente divise); H. leucocephala si riconosce per le lamine orbicolari-reniformi con picciolo quasi centrale, cioè foglia peltata (picciolo inserito vicino al centro della lamina). Non è in CITES. La variabilità morfologica è alta tra forme emerse e sommerse (emerso: parte fuori dall’acqua; sommerse: parte sotto il livello dell’acqua).

Distribuzione e habitat

Nativa dell’America tropicale e subtropicale: documentata dal Messico meridionale e America Centrale fino a gran parte del Sud America, con numerose segnalazioni in Brasile (ampia), Colombia, Venezuela, Guiana, Suriname, Guyana, Perù, Bolivia, Paraguay e Uruguay; presente localmente nel NE dell’Argentina. Habitat tipici: bordi di corsi d’acqua lenti, paludi, pianure alluvionali, fossi e risaie, su suoli saturi o sommersi. Specie anfibia che tollera variazioni stagionali del livello idrico; cresce dal livello del mare fino a basse quote collinari (circa 1000 m).

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Erba strisciante con fusti sottili e flessibili, prostrati o ascendenti, che radicano ai nodi con radici avventizie (radici originate da fusto/nodi). Le foglie sono orbicolari a reniformi, debolmente lobate, con nervature palmato-raggiate; il picciolo si inserisce in posizione subcentrale (foglia peltata, cioè picciolo ancorato alla lamina verso il centro). In acquario le lamine misurano in genere 2–6 cm (in natura anche più grandi), piccioli 3–15 cm secondo luce e corrente; l’internodo (tratto di fusto tra due nodi consecutivi) varia da corto e compatto in alta luce a più allungato in luce bassa. L’infiorescenza è una piccola ombrella sferica di fiori bianchi (da cui “leucocephala”, “testa bianca”); i frutti sono piccoli schizocarpi (frutto secco che si divide in due mericarpi). In coltura sommersa fiorisce raramente.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità medio-rapida in condizioni stabili. Fattori chiave: luce medio-alta rende i fusti compatti e le foglie più piccole; in luce bassa gli internodi si allungano e la pianta tende a salire in superficie. CO₂ non indispensabile ma favorisce crescita più densa e fogliame turgido. Nutrienti disponibili in colonna (azoto, fosforo, potassio e microelementi) sostengono una crescita continua; carenze si riflettono rapidamente nelle foglie più giovani (es. pallori da ferro) o in quelle vecchie (ingiallimenti da azoto). Apprezza acqua ben ossigenata e movimento moderato.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie competitiva ma non aggressiva: occupa spazio con fusti striscianti o verticali e tende a raggiungere la superficie, dove può anche crescere come galleggiante creando copertura. Se non potata, può ombreggiare piante basse. È efficace nel captare nutrienti dalla colonna d’acqua, contribuendo alla stabilità del sistema. Si ancora facilmente al legno e alle rocce tramite i nodi. In vasche con pesci erbivori (es. grandi caracidi fitofagi, pesci rossi, silver dollar) le foglie possono essere brucate.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Parametri ampiamente tollerati: temperatura 20–30 °C (ottimo 22–27 °C); pH 6.0–7.8 (ottimo 6.5–7.2); GH 2–15 dGH; KH 1–8 dKH; conducibilità 100–500 µS/cm. Luce da bassa a alta; ideale medio. Substrato non critico (sabbia o ghiaia fine): la pianta assume nutrienti soprattutto dalla colonna, ma beneficia di un fondo fertile. Fotoperiodo 8–10 ore. CO₂ facoltativa: con 10–15 mg/L forma più compatta. Cresce anche come galleggiante. Evitare sbalzi bruschi di temperatura e chimica. Le forme emerse richiedono un periodo di adattamento sommerso con possibile sostituzione delle foglie; rimuovere gradualmente le foglie vecchie per prevenire marcescenze.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Semplice per talea di fusto: recidere sopra un nodo con 4–6 foglie e ripiantare; le radici avventizie ai nodi accelerano l’attecchimento. La propagazione per stolone (fusto strisciante che emette nuovi individui) avviene spontaneamente: separare e riposizionare i segmenti radicati. In modalità galleggiante, frammenti con 2–3 nodi generano nuovi ciuffi. La semina è rara e non pratica in acquario.

Allestimento della vasca

Versatile: come sfondo o centro vasca per creare colonne verdi, oppure lasciata galleggiare per rifugi e ombreggiamento parziale. In vasche piantumate si presta a essere fatta crescere tra legni e rocce, accompagnando linee e volumi. In paludario o vasche aperte produce fusti emersi decorativi con ombrelle fiorali. Abbinare a piante basse che tollerino un po’ di penombra o mantenere potature frequenti per preservare la luce al primo piano.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe filamentose su foglie lente o vecchie: prevenire con potature regolari, buona circolazione e carico nutritivo bilanciato; rimuovere manualmente i fili e sostituire le foglie più compromesse. Ingiallimenti generalizzati: spesso carenza di azoto; nuove foglie pallide con nervature visibili: possibile carenza di ferro; margini necrotici: possibile carenza di potassio. Intervenire con fertilizzazione equilibrata e graduale senza eccessi. Marciumi alla base in zone anaerobiche: evitare di interrare profondamente i nodi e mantenere un flusso d’acqua moderato. Dopo l’introduzione, quarantena e ispezione visiva riducono il rischio di introdurre parassiti o lumache indesiderate. Evitare qualsiasi trattamento chimico rischioso per persone, fauna o ambiente.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato di conservazione: non valutata specificamente dall’IUCN per la specie; distribuzione ampia e popolazioni generalmente comuni nei suoi habitat naturali. Non elencata nelle liste UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014); diversa da Hydrocotyle ranunculoides, che invece è regolamentata. Al di fuori dell’areale può naturalizzarsi in climi miti: gestire in modo responsabile, non rilasciare mai in corsi d’acqua o ambienti naturali. Smaltire gli scarti vegetali essiccandoli o congelandoli prima di gettarli tra i rifiuti indifferenziati.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–30 °C22–27 °C
pH6.0–7.86.5–7.2
GH2–15 dGH4–10 dGH
KH1–8 dKH2–5 dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
Lucebassa–altamedia
CO₂0–20 mg/L (facoltativa)10–15 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)bassa–media, prevalenza colonnabilanciata e costante (macro + micro con Fe)
Velocità crescitamedia–rapidarapida con luce media e CO₂
Posizione consigliatacentro–sfondo; galleggiantecentro/sfondo con porzione galleggiante
Tipo di propagazionetalea di stelo, divisione dei noditalee apicali con radici ai nodi
Compatibilità con faunaalta (gamberetti e piccoli pesci)evitare grandi erbivori
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia