igrofila corymbosa; nomafila; pianta del tempio (uso acquariofilo, trad.)

Hygrophila corymbosa

(Blume) Lindau, 1895

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata: Hygrophila corymbosa (Acanthaceae), secondo banche dati autorevoli (es. POWO/WFO). Autore: (Blume) Lindau, 1895. In passato in acquariofilia è stata spesso venduta come Nomaphila stricta o con il genere Nomaphila (oggi per lo più confluito in Hygrophila). È una specie morfologicamente variabile, con forme a foglia larga e stretta e numerose selezioni orticole (es. 'Siamensis', 'Compacta', 'Angustifolia'), che rientrano nel complesso di H. corymbosa in senso lato. Non tutte le denominazioni commerciali corrispondono a ranghi botanici formali; la diagnosi si basa sulla morfologia e sull'origine. Non risultano sottospecie universalmente accettate. Terminologia: anfibia (capace di vivere sia emersa sia sommersa).

Distribuzione e habitat

Nativa del Sud‑Est asiatico monsonico: Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Myanmar, Malesia peninsulare, Singapore, Indonesia (Sumatra, Giava, Borneo) e probabilmente regioni limitrofe. Habitat: sponde di fiumi e canali lenti, paludi, risaie, fossi e piane alluvionali, su suoli da limoso‑argillosi a sabbiosi, spesso soggetti a inondazione stagionale. Vive come emersa (fuori dall'acqua) durante la stagione secca e come sommersa (completamente sott'acqua) o emersa radicata in acque basse durante la stagione delle piogge. Clima tropicale caldo, con ampia disponibilità di luce e nutrienti alloctoni.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Erbacea perenne con fusti eretti e nodosi, talvolta leggermente lignificati alla base in forma emersa. In acquario i fusti raggiungono 30–60+ cm, con internodi medi; in natura possono superare 1 m. Foglie opposte, da ovate a lanceolate: emerse più larghe e coriacee, submerse più strette e tenere; margine intero, apice acuto; colorazione dal verde chiaro al verde oliva, talvolta con sfumature bronzo in certe cultivar o con luce intensa. Radici fascicolate robuste, con radichette avventizie ai nodi se il fusto è parzialmente interrato o a contatto con il substrato. Infiorescenze tipicamente corimbose (da cui il nome), con fiori lilla‑violacei in forma emersa; la fioritura in acquario è rara senza emersione. Crescita modulare: i nodi emettono facilmente germogli laterali dopo la potatura.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da moderata a veloce. Fattori chiave: luce di intensità media (elevata velocizza ma richiede più nutrienti), disponibilità costante di macroelementi (azoto, fosforo, potassio) e microelementi (ferro e oligoelementi), temperatura stabile. L'apporto di CO₂ (anidride carbonica disciolta per la fotosintesi) non è obbligatorio ma accelera la crescita e migliora la compattezza. Durante il passaggio da coltura emersa a sommersa può perdere le foglie più vecchie (fase di adattamento), poi produce foglie submerse più sottili. In acqua molto povera di nutrienti rallenta e può defogliare alla base.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Pianta competitiva per nutrienti disciolti e dal substrato; in condizioni buone forma cespugli densi e può ombreggiare i vicini. Gli steli tendono a crescere verticali verso la luce, piegandosi in superficie se non potati; la chioma superficiale può ridurre lo scambio gassoso e la luce in vasche piccole. Emissione di radici ai nodi se gli steli coricano. Non evidenze consolidate di allelopatia; la competizione è soprattutto per luce e nutrienti. Con pesci erbivori grandi (es. alcuni ciclidi, carassi) può essere brucata.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 6.0–7.8 (ottimale 6.5–7.2), GH 3–15 dGH (ottimale 4–10), KH 2–8 dKH (ottimale 3–6), conducibilità 100–500 µS/cm (ottimale 150–300). Temperatura 20–30 °C (ottimale 22–28). Luce: media per un portamento compatto; alta luce richiede nutrienti bilanciati per evitare carenze e alghe. Substrato: da inerte a ricco; apprezza un fondo con nutrienti a lenta cessione e radici libere di espandersi. Nutrizione: fertilizzazione in colonna e nel substrato con macro e micro a dosi regolari; evitare oscillazioni brusche. CO₂: facoltativa; consigliabile 10–20 mg/L per crescita più piena. Flusso: moderato. Fotoperiodo: 8–10 ore/die. Acclimatazione: introdurre gradualmente, rimuovendo foglie emerse danneggiate per limitare cariche organiche.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per talea di fusto: recidere la parte apicale con 10–15 cm e almeno 3–4 nodi; rimuovere le foglie basali e piantare nel substrato. Il troncone madre emetterà getti laterali. Possibile anche la ripiantumazione dei getti laterali separati. Radicazione rapida (1–2 settimane) in condizioni idonee. La semina è rara in acquario; la pianta fiorisce e fruttifica più facilmente in coltura emersa in paludario.

Allestimento della vasca

Posizionamento consigliato: sfondo; al centro solo in vasche grandi. Disporre in gruppi di 3–7 steli sfalsati per creare volume senza compattare troppo la base. Lasciare 3–5 cm tra gli steli per favorire luce e ricaccio. In vasche aperte può emergere e fiorire, interessante in aquascape palustri. Non adatta al primo piano; come galleggiante solo temporaneamente per radicazione.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: 1) Ingiallimento/clorosi apicale per carenza di ferro o azoto; mantenere micro e macro costanti. 2) Fori e necrosi marginale per carenza di potassio; integrare con parsimonia evitando eccessi. 3) Steli lunghi e spogli alla base per luce insufficiente o mancata potatura; aumentare la luce o cimare e reimpiantare le cime. 4) Alghe filamentose su foglie in luce alta con nutrienti sbilanciati; riequilibrare il rapporto luce‑nutrienti‑CO₂ e migliorare il ricambio d’acqua. 5) Shock da transizione emersa→sommersa: rimuovere le foglie che collassano e attendere il nuovo fogliame sommerso. Evitare trattamenti chimici aggressivi: puntare su manutenzione, equilibrio nutrizionale e igiene della vasca.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato di conservazione: non valutata specificamente da IUCN per l’intero areale; non inclusa in CITES. Non risulta nella lista UE delle specie invasive di preoccupazione unionale (2025). Non è comunemente segnalata come invasiva in Europa; tuttavia, come per tutte le specie non native, non rilasciare mai in natura e smaltire i residui vegetali in modo responsabile. Verificare eventuali restrizioni locali sull’importazione e sul commercio di piante acquatiche nel proprio Paese/Regione.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–30 °C22–28 °C
pH6.0–7.86.5–7.2
GH3–15 dGH4–10 dGH
KH2–8 dKH3–6 dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
Lucebassa–altamedia
CO₂0–30 mg/L (facoltativa)10–20 mg/L
Fertilizzazionemacro e micro regolarimacro NPK + micro con Fe chelato
Velocità crescitamoderata–veloceveloce con CO₂
Posizione consigliatasfondo/centrosfondo
Tipo di propagazionetalea di fustocimatura e reimpianto
Compatibilità con faunabuona con comunità; evitare grandi erbivoriottima con piccoli pesci e invertebrati
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia