Hygrophila difformis
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa del subcontinente indiano: India, Bangladesh, Bhutan, Nepal, Pakistan e Sri Lanka; segnalata anche in regioni limitrofe del Myanmar. Habitat tipici: pianure alluvionali, risaie, canali, fossi e zone umide stagionali, da acque ferme a debolmente correnti, su substrati limoso-argillosi ricchi di nutrienti. Comportamento anfibio: cresce sommersa durante la stagione delle piogge e come pianta emersa quando l’acqua si ritira.
Pianta a fusto erbaceo, eretto o decombente, che può radicare ai nodi. In acquario raggiunge 20–50 cm, con internodi brevi in luce intensa. Foglie opposte, molto variabili: in fase sommersa sono profondamente incise e piumose, con lobi sottili che conferiscono aspetto “felciforme”; in emersione sono ovate-lanceolate, intere o dentate. Lamina fogliare sommersa 3–10 cm, colore verde chiaro a medio. Radici bianche, sottili, abbondanti agli internodi inferiori, capaci di assorbimento attivo dalla colonna d’acqua e dal substrato. Fiori piccoli, biancastri-lilacini in ascella fogliare, osservabili quasi solo in coltivazione emersa; fruttificazione rara in acquario.
Velocità da medio-rapida a rapida. Fattori chiave: luce da media ad alta favorisce internodi corti e foglie più finemente divise; CO₂ non indispensabile ma accelera la crescita e migliora la forma; nutrizione costante (macro e micro) evita clorosi e deformazioni; temperatura 23–27 °C ottimizza il metabolismo, con rallentamento sotto 20 °C e maggiore delicatezza oltre 30 °C. Tollera ampia durezza, ma cresce più armoniosa in acque tenere-moderate.
Comportamento e compatibilità con altri animali
In vasca forma cespugli densi; tende a ombreggiare i livelli bassi se non potata. Radica facilmente dai nodi e può staccarsi e galleggiare se potature o corrente smuovono gli steli. È competitiva nell’assorbimento dei nutrienti, utile per stabilizzare vasche nuove. Non è aggressiva verso altre piante ma va distanziata per evitare competizione luminosa.
Illuminazione: media–alta e stabile, 8–10 ore di fotoperiodo. CO₂: facoltativa; con diffusione 15–25 mg/L si ottengono foglie più fitte e turgide. Acqua: pH 6.0–8.0 (ottimale 6.5–7.4), GH 3–12 °dGH (ott. 4–8), KH 2–8 °dKH (ott. 3–5), conducibilità 100–500 µS/cm (ott. 150–300). Substrato: qualunque granulometria fine-media; gradisce fondo fertile ma assorbe efficacemente anche dalla colonna d’acqua. Nutrizione: apporto regolare di macro (N, P, K) e micro (Fe, tracce) con cambi d’acqua settimanali. Movimento: moderato, per distribuire CO₂ e nutrienti senza sradicare. Potatura: frequente per mantenere la chioma compatta e prevenire ombreggiamento.
Per talea di fusto: 1) recidere una porzione apicale sana di 8–15 cm sopra un nodo (punto da cui partono foglie e radici); 2) rimuovere le foglie basse; 3) piantare verticalmente nel substrato lasciando liberi 1–2 nodi; 4) mantenere luce e nutrienti costanti. Anche i getti laterali possono essere separati e ripiantati. In coltivazione emersa (serra) può produrre semi, ma la semina è rara in acquariofilia.
Allestimento della vasca
Ideale per sfondo o per gruppi ampi nella zona centrale di vasche medio-grandi; in nano acquari si usa come elemento singolo potando spesso. Spaziare gli steli 3–5 cm per favorire luce e ricrescita compatta. Può essere lasciata galleggiare temporaneamente per assorbire nutrienti in eccesso, ma le foglie cambieranno forma in emersione. Si abbina bene a piante a foglia larga o rossastre che creino contrasto.
Salute e benessere (prevenzione)
Trasformazione emersa→sommersa: possibile “melt” parziale nelle prime 2–3 settimane; rimuovere foglie deteriorate e garantire condizioni stabili. Carenze: ingiallimento delle foglie vecchie suggerisce azoto basso; clorosi delle foglie nuove indica ferro insufficiente; piccoli fori e bordi necrotici possono indicare carenza di potassio. Alghe: con luce alta senza nutrienti o CO₂ adeguati compaiono filamentose; ridurre gradualmente la luce, bilanciare macro/micro e aumentare la circolazione. Sradicamento: piantare abbastanza in profondità e accorciare le punte troppo leggere. Evitare trattamenti chimici aggressivi: privilegiare manutenzione, potature e bilanciamento nutrizionale.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata specificamente. Ampiamente coltivata, comune nel commercio. Non inclusa nelle liste CITES. In UE (Reg. 1143/2014) non è presente nell’elenco delle specie invasive di rilevanza unionale. Può naturalizzarsi in climi caldi se rilasciata: responsabilità etica di non immetterla mai in ambienti naturali e di smaltire correttamente gli scarti vegetali.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimali |
---|---|---|
Temperatura | 20–30 °C | 23–27 °C |
pH | 6.0–8.0 | 6.5–7.4 |
GH | 3–12 °dGH | 4–8 °dGH |
KH | 2–8 °dKH | 3–5 °dKH |
Conducibilità | 100–500 µS/cm | 150–300 µS/cm |
Luce | bassa–alta | media–alta, stabile |
CO₂ | 0–30 mg/L (facoltativa) | 15–25 mg/L |
Fertilizzazione | Macro: NO3 5–20 mg/L, PO4 0.1–1.0 mg/L, K 5–20 mg/L; Micro: Fe 0.05–0.1 mg/L | Costante ed equilibrata, con cambi settimanali |
Velocità crescita | medio-rapida → rapida | rapida con luce e CO₂ |
Posizione consigliata | centro–sfondo; temporaneamente galleggiante | sfondo in gruppi distanziati |
Tipo di propagazione | talea apicale/laterale | talee sopra nodo attivo |
Compatibilità con fauna | alta | evitare erbivori voraci (es. grandi ciclidi, pesci rossi) |
Difficoltà | principiante–intermedio | principiante |
Crediti