wisteria d'acqua (water wisteria)

Hygrophila difformis

(L.f.) Blume, 1826

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Genere Hygrophila, famiglia Acanthaceae. Nome accettato: Hygrophila difformis (L.f.) Blume. Principali sinonimi storici in letteratura botanica: Justicia difformis L.f.; H. polysperma è specie diversa e più invasiva. Carattere distintivo: marcata eterofillia (foglie di forma diversa tra fase sommersa ed emersa). Nomenclaturalmente stabile nelle checklist recenti (POWO, WFO, Catalogue of Life).

Distribuzione e habitat

Nativa del subcontinente indiano: India, Bangladesh, Bhutan, Nepal, Pakistan e Sri Lanka; segnalata anche in regioni limitrofe del Myanmar. Habitat tipici: pianure alluvionali, risaie, canali, fossi e zone umide stagionali, da acque ferme a debolmente correnti, su substrati limoso-argillosi ricchi di nutrienti. Comportamento anfibio: cresce sommersa durante la stagione delle piogge e come pianta emersa quando l’acqua si ritira.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta a fusto erbaceo, eretto o decombente, che può radicare ai nodi. In acquario raggiunge 20–50 cm, con internodi brevi in luce intensa. Foglie opposte, molto variabili: in fase sommersa sono profondamente incise e piumose, con lobi sottili che conferiscono aspetto “felciforme”; in emersione sono ovate-lanceolate, intere o dentate. Lamina fogliare sommersa 3–10 cm, colore verde chiaro a medio. Radici bianche, sottili, abbondanti agli internodi inferiori, capaci di assorbimento attivo dalla colonna d’acqua e dal substrato. Fiori piccoli, biancastri-lilacini in ascella fogliare, osservabili quasi solo in coltivazione emersa; fruttificazione rara in acquario.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da medio-rapida a rapida. Fattori chiave: luce da media ad alta favorisce internodi corti e foglie più finemente divise; CO₂ non indispensabile ma accelera la crescita e migliora la forma; nutrizione costante (macro e micro) evita clorosi e deformazioni; temperatura 23–27 °C ottimizza il metabolismo, con rallentamento sotto 20 °C e maggiore delicatezza oltre 30 °C. Tollera ampia durezza, ma cresce più armoniosa in acque tenere-moderate.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In vasca forma cespugli densi; tende a ombreggiare i livelli bassi se non potata. Radica facilmente dai nodi e può staccarsi e galleggiare se potature o corrente smuovono gli steli. È competitiva nell’assorbimento dei nutrienti, utile per stabilizzare vasche nuove. Non è aggressiva verso altre piante ma va distanziata per evitare competizione luminosa.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Illuminazione: media–alta e stabile, 8–10 ore di fotoperiodo. CO₂: facoltativa; con diffusione 15–25 mg/L si ottengono foglie più fitte e turgide. Acqua: pH 6.0–8.0 (ottimale 6.5–7.4), GH 3–12 °dGH (ott. 4–8), KH 2–8 °dKH (ott. 3–5), conducibilità 100–500 µS/cm (ott. 150–300). Substrato: qualunque granulometria fine-media; gradisce fondo fertile ma assorbe efficacemente anche dalla colonna d’acqua. Nutrizione: apporto regolare di macro (N, P, K) e micro (Fe, tracce) con cambi d’acqua settimanali. Movimento: moderato, per distribuire CO₂ e nutrienti senza sradicare. Potatura: frequente per mantenere la chioma compatta e prevenire ombreggiamento.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per talea di fusto: 1) recidere una porzione apicale sana di 8–15 cm sopra un nodo (punto da cui partono foglie e radici); 2) rimuovere le foglie basse; 3) piantare verticalmente nel substrato lasciando liberi 1–2 nodi; 4) mantenere luce e nutrienti costanti. Anche i getti laterali possono essere separati e ripiantati. In coltivazione emersa (serra) può produrre semi, ma la semina è rara in acquariofilia.

Allestimento della vasca

Ideale per sfondo o per gruppi ampi nella zona centrale di vasche medio-grandi; in nano acquari si usa come elemento singolo potando spesso. Spaziare gli steli 3–5 cm per favorire luce e ricrescita compatta. Può essere lasciata galleggiare temporaneamente per assorbire nutrienti in eccesso, ma le foglie cambieranno forma in emersione. Si abbina bene a piante a foglia larga o rossastre che creino contrasto.

Salute e benessere (prevenzione)

Trasformazione emersa→sommersa: possibile “melt” parziale nelle prime 2–3 settimane; rimuovere foglie deteriorate e garantire condizioni stabili. Carenze: ingiallimento delle foglie vecchie suggerisce azoto basso; clorosi delle foglie nuove indica ferro insufficiente; piccoli fori e bordi necrotici possono indicare carenza di potassio. Alghe: con luce alta senza nutrienti o CO₂ adeguati compaiono filamentose; ridurre gradualmente la luce, bilanciare macro/micro e aumentare la circolazione. Sradicamento: piantare abbastanza in profondità e accorciare le punte troppo leggere. Evitare trattamenti chimici aggressivi: privilegiare manutenzione, potature e bilanciamento nutrizionale.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata specificamente. Ampiamente coltivata, comune nel commercio. Non inclusa nelle liste CITES. In UE (Reg. 1143/2014) non è presente nell’elenco delle specie invasive di rilevanza unionale. Può naturalizzarsi in climi caldi se rilasciata: responsabilità etica di non immetterla mai in ambienti naturali e di smaltire correttamente gli scarti vegetali.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimali
Temperatura20–30 °C23–27 °C
pH6.0–8.06.5–7.4
GH3–12 °dGH4–8 °dGH
KH2–8 °dKH3–5 °dKH
Conducibilità100–500 µS/cm150–300 µS/cm
Lucebassa–altamedia–alta, stabile
CO₂0–30 mg/L (facoltativa)15–25 mg/L
FertilizzazioneMacro: NO3 5–20 mg/L, PO4 0.1–1.0 mg/L, K 5–20 mg/L; Micro: Fe 0.05–0.1 mg/LCostante ed equilibrata, con cambi settimanali
Velocità crescitamedio-rapida → rapidarapida con luce e CO₂
Posizione consigliatacentro–sfondo; temporaneamente galleggiantesfondo in gruppi distanziati
Tipo di propagazionetalea apicale/lateraletalee sopra nodo attivo
Compatibilità con faunaaltaevitare erbivori voraci (es. grandi ciclidi, pesci rossi)
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia