Hygrophila lancea
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa dell’Asia orientale: Giappone (soprattutto Kyūshū e Ryūkyū), Taiwan e Cina sud-orientale (segnalazioni regionali). Habitat tipico: sponde di ruscelli lenti, fossi, risaie e zone umide, su substrati limoso-sabbiosi periodicamente inondati. È una specie anfibia: cresce radicata in suoli umidi o poco sommersi, con fusti striscianti che attecchiscono ai nodi. Altitudini generalmente basse, clima subtropicale-temperato caldo.
Pianta erbacea con fusti snelli, spesso ramificati, 20–50+ cm in acquario se non potata. Foglie opposte, da lineari a lanceolate. In forma sommersa sono strette (circa 0,3–0,8 cm di larghezza) e 2–6(–8) cm di lunghezza, con apice acuto; colore dal verde oliva al bronzo/rossiccio sotto luce intensa. La nervatura è evidente; i margini possono essere leggermente ondulati. In forma emersa le foglie sono più robuste e spesso un po’ più larghe. I fusti possono radicare ai nodi a contatto con il substrato. Radici fini, abbondanti, adatte a substrati soffici. In condizioni emerse forma infiorescenze ascellari tipiche delle Acanthaceae, con piccoli fiori chiari (raramente osservati in acquario).
Velocità lenta–media rispetto ad altre Hygrophila. La crescita accelera con luce forte, apporto stabile di CO₂ e nutrienti disponibili (soprattutto ferro e macroelementi). In luce debole tende ad allungarsi e perdere compattezza; in luce intensa cresce più compatta e con tonalità bronzee/rossastre. Temperatura entro il range ottimale (22–26 °C) favorisce l’attività fotosintetica. La stabilità dei parametri e un buon flusso d’acqua riducono il rischio di melt (collasso temporaneo delle foglie durante l’adattamento).
Comportamento e compatibilità con altri animali
In acquario forma cespi densi; se le cime vengono potate, emette facilmente getti laterali. Può strisciare leggermente ancorandosi ai nodi, ma non è invadente in vasca. In gruppi fitti può ombreggiare il retro del cespo causando la perdita delle foglie basali; è utile la potatura regolare. Competitività media: in buone condizioni tiene a bada le alghe per via della crescita costante; in condizioni instabili può soffrirne.
Acqua tenera o moderatamente dura: pH 5,5–7,5 (ottimale ~6,2–6,8), GH 2–12 °dGH, KH 0–6 °dKH, conducibilità indicativa 80–300 µS/cm (ottimale 120–200). Temperatura 20–28 °C (ottimale 22–26). Luce medio–alta, uniforme, 8–10 ore/giorno. CO₂ facoltativa ma consigliata per compattezza e colore (20–30 mg/L in sistemi pressurizzati ben stabili). Fertilizzazione completa e bilanciata: apporto regolare di macro (nitrato, fosfato, potassio) e micro (ferro e oligoelementi), evitando carenze o picchi. Substrato fine (0,8–2 mm) ben ossigenato; beneficia di un fondo fertile o di integrazioni radicali leggere. Ricambi d’acqua settimanali 30–50% aiutano a mantenere stabilità. Flusso moderato per distribuire CO₂ e nutrienti.
Semplice per talea di fusto: tagliare apici/segmenti di 5–10 cm con 2–4 nodi, rimuovere le foglie inferiori e piantare nel substrato lasciando 1–2 nodi interrati. Le porzioni apicali radicano più rapidamente; anche i rami laterali possono essere separati e ripiantati. In coltivazione emersa (paludario/serra) cresce vigorosa e produce materiale da talea in quantità.
Allestimento della vasca
Migliore resa in gruppi di 5–9 steli nel centro o nello sfondo di vasche piccole/medie; in nano-acquari può occupare lo sfondo. Ottima come macchia colorata tra legni e rocce, o come bordo per percorsi/"canalette" nelle composizioni naturalistiche. Lasciare spazi di 2–3 cm tra gli steli per favorire luce e circolazione. Abbinamenti: piante a foglia fine verdi per contrasto; evitare di addossarla a specie molto ombreggianti.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni e approcci non chimici: 1) Adattamento con melt dopo l’inserimento: rimuovere foglie deperite, garantire stabilità (luce/CO₂/temperatura) e attendere la ripartenza dai nodi. 2) Alghe su foglie dovute a luce forte ma CO₂/ nutrienti instabili: migliorare la distribuzione del flusso, stabilizzare CO₂ e fotoperiodo, aumentare leggermente la biomassa vegetale concorrente. 3) Carenze: clorosi apicale (ferro) o puntinature/fori (potassio) suggeriscono di bilanciare la fertilizzazione; preferire dosaggi frazionati e costanti. 4) Ombreggiamento interno del cespo: potare e ripiantare le cime, sfoltire gli steli più vecchi. Quarantena consigliata per nuove piante per evitare parassiti/alghe indesiderate.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata specificamente (dato generale). Non listata in CITES. Non risultano restrizioni UE specifiche per H. lancea; tuttavia altre Hygrophila (es. H. polysperma) sono considerate invasive in vari Paesi. Evitare sempre il rilascio in natura e lo smaltimento improprio: conferire gli scarti vegetali come rifiuto indifferenziato chiuso in sacchetto. Verificare eventuali normative locali aggiornate.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 20–28 °C | 22–26 °C |
pH | 5,5–7,5 | 6,2–6,8 |
GH | 2–12 °dGH | 4–8 °dGH |
KH | 0–6 °dKH | 1–4 °dKH |
Conducibilità | 80–300 µS/cm | 120–200 µS/cm |
Luce | medio–alta | alta stabile (8–10 h) |
CO₂ | 0–30 mg/L | 20–30 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | bassa–media | media, costante; Fe disponibile |
Velocità crescita | lenta–media | media con CO₂ e luce forte |
Posizione consigliata | centro–sfondo | centro in nano, sfondo in vasche medie |
Tipo di propagazione | talea di fusto | talee apicali e di rami laterali |
Compatibilità con fauna | buona con specie pacifiche | evitare erbivori/scavatori |
Difficoltà | principiante–intermedio | intermedio |
Crediti