Hygrophila pinnatifida
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa dell’India (prevalentemente Ghati Occidentali: Maharashtra, Goa, Karnataka, Kerala, Tamil Nadu) e segnalata anche in Sri Lanka. Habitat naturale: corsi d’acqua collinari e torrentizi, su rocce e substrati litici, con corrente moderata–forte, acqua ben ossigenata e limpida. Tipica specie reofita che sopporta alternanza stagionale: fase emersa nella stagione secca e sommersione durante i monsoni. Temperatura ambientale moderatamente tropicale, spesso 20–28 °C in quota.
Erbacea perenne con fusti inizialmente striscianti che si ancorano con radici avventizie (radici che nascono dai nodi), quindi eretti. Foglie opposte. In forma emersa: lamine più intere o lobature meno pronunciate; verde-oliva. In forma sommersa: foglie da 4 a 12 cm, profondamente pennatifide (aspetto “a felce”), colore verde-bronzo con pagina inferiore talvolta rossastra secondo luce e nutrienti. Steli 10–25+ cm in acquario, più lunghi in natura. In condizioni emerse produce infiorescenze ascellari con fiori violacei; in acquario la fioritura è rara.
Velocità lenta–media. Fattori che accelerano: luce medio-alta, apporto stabile di CO₂ (20–30 mg/L), macro e microelementi bilanciati, flusso e ossigenazione buoni. Fattori che rallentano o deformano la crescita: luce scarsa o molto variabile, CO₂ instabile, carenze di ferro o potassio, scarsa circolazione, eccessivo ombreggiamento. Passando da coltivazione emersa a sommersa può perdere (“melt”) parte delle foglie prima di emettere nuova vegetazione adattata.
Comportamento e compatibilità con altri animali
Pianta competitiva ma non aggressiva: tende a colonizzare legni/rocce grazie ai fusti striscianti, emettendo getti laterali. In condizioni favorevoli forma cespi compatti che possono ombreggiare il sottofondo. Le foglie mature sono relativamente lente a rinnovarsi e possono ospitare alghe se la vasca è instabile. Gradisce corrente moderata e acqua pulita; non ama acque stagnanti. Tagli e potature stimolano la ramificazione laterale.
Adatta a vasche piantumate con luce medio-alta (8–10 ore/giorno) e CO₂ consigliata per ottenere forma compatta e colore intenso. Può essere coltivata ancorata a legni/rocce (con filo o rete) oppure piantata in substrato; assorbe nutrienti sia dalla colonna d’acqua sia per via radicale. Preferisce acqua da tenera a mediamente dura, pH debolmente acido–neutro. Flusso e ossigenazione moderati sono un vantaggio, coerenti con l’ecologia naturale. Inserirla in vasche mature o stabilizzate facilita l’adattamento. Evitare sbalzi bruschi di CO₂, luce o fertilizzazione.
Semplice per talea: si recide una porzione di fusto con 3–5 nodi e la si ripianta o si ancora al supporto; la pianta madre emette getti laterali. I getti laterali (ramificazioni dai nodi) e i fusti striscianti possono essere separati e riposizionati. In forma emersa è possibile la divisione del cespo. Per l’ancoraggio su hardscape usare filo/lenza o rete; la pianta produrrà radici avventizie che la fisseranno stabilmente.
Allestimento della vasca
Ottima per il piano medio e come epifita su legni/rocce, dove crea macchie di colore e texture “a felce”. In vasche grandi può essere usata anche verso il primo piano, mantenendola bassa con potature frequenti. Come sfondo è meno indicata rispetto alle Hygrophila a crescita rapida. Abbinare con piante a foglia fine o muschi per contrasto. Lasciare spazio attorno ai cespi per evitare ombreggiamenti e facilitare la circolazione.
Salute e benessere (prevenzione)
Alghe su foglie lente (p.es. nere a pennello) compaiono spesso per CO₂ instabile e flusso insufficiente: stabilizzare l’erogazione, migliorare la circolazione, ridurre gradualmente il fotoperiodo se eccessivo, rimuovere manualmente le foglie colpite. Carenze nutritive tipiche: ferro (clorosi dei giovani apici), potassio (microfori e necrosi puntiformi), azoto (ingiallimento dei vecchi tessuti), fosforo (crescita molto lenta e foglie scure). Prevenire con fertilizzazione equilibrata e cambi d’acqua regolari. Evitare rimedi chimici aggressivi o non specifici: possono danneggiare piante, fauna e batteri utili.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Non risulta in CITES né soggetta a restrizioni commerciali in UE. Status IUCN non formalmente valutato per la specie. Non è documentata come invasiva in Europa; comunque, non rilasciare mai piante o frammenti in natura. Smaltire in rifiuto indifferenziato/organico ben sigillato. Nota: H. polysperma è inserita nell’elenco UE delle specie invasive e ne è vietata la detenzione/commercializzazione; evitare confusioni e acquistare da fornitori affidabili.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimali |
---|---|---|
Temperatura | 20–28 °C (tolleranza breve fino a 30 °C) | 22–26 °C |
pH | 5,5–7,8 | 6,2–7,2 |
GH | 2–15 dGH | 4–8 dGH |
KH | 1–8 dKH | 2–4 dKH |
Conducibilità | 80–500 µS/cm | 150–300 µS/cm |
Luce | media–alta | medio-alta (PAR ca. 30–60 µmol m−2 s−1) |
CO₂ | 0–30 mg/L | 20–30 mg/L (consigliata) |
Fertilizzazione (macro/micro) | bassa–moderata | bilanciata; NO₃ 5–20 mg/L, PO₄ 0,5–2 mg/L, K 5–20 mg/L, Fe 0,05–0,1 mg/L |
Velocità crescita | lenta–media | media con CO₂ e luce adeguata |
Posizione consigliata | centro; su hardscape | piano medio/epifita; primo piano in vasche grandi |
Tipo di propagazione | talea apicale/laterale | separazione di getti/fusti striscianti |
Compatibilità con fauna | alta con comunità pacifiche | evitare pesci erbivori/grandi ciclidi, carassi |
Difficoltà | — | intermedio |
Crediti