Pleco denti a scalpello; pleco mangia-legno

Hypostomus cochliodon

Kner, 1854

📸

Cerchiamo Foto Originali!

Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.

Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto

Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.

In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Ordine Siluriformes; famiglia Loricariidae; genere Hypostomus. Appartiene al cosiddetto gruppo cochliodon, caratterizzato da denti a margine arrotondato (a cucchiaio) per raschiare legni e superfici dure. In letteratura storica alcune specie affini furono collocate nel genere Cochliodon (oggi considerato sinonimo di Hypostomus). La specie è spesso confusa nel commercio con altri Hypostomus o con Panaque spp. (anch’essi mangia-legno). Riconoscibile per bocca a ventosa (ventosa orale) robusta, denti spatolati e corpo corazzato con scudi ossei.

Distribuzione e habitat

Sud America: principalmente nei bacini del Paraguay–Paraná (Brasile meridionale, Paraguay, Argentina e zone limitrofe). Popola fiumi medio-grandi e affluenti con corrente moderata–forte, fondi sabbiosi o ghiaiosi e ampia presenza di legni sommersi, radici e detriti vegetali. Frequenta tratti con acque ben ossigenate, livelli variabili di torbidità e marcata dinamica stagionale (piene e magre). Habitat tipici includono sponde alberate, canali principali e zone di remanso con accumulo di tronchi.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia adulta: generalmente 18–25 cm SL (lunghezza standard, punta del muso–peduncolo caudale); corrispondono a circa 22–30 cm TL (lunghezza totale). Crescita relativamente lenta dopo la giovinezza. Longevità in acquario: 8–12 anni, potenzialmente oltre con cure ottimali. Adattamenti alla dieta: denti a cucchiaio, intestino lungo, microbiota intestinale adatto alla digestione di fibre vegetali. Colore bruno maculato variabile; presenza di odontodi (spine dermiche) più evidenti nei maschi adulti.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie per lo più crepuscolare/notturna; passa molto tempo a raschiare legni e superfici alla ricerca di biofilm (aufwuchs). Generalmente pacifica con pesci di mezza acqua e di fondo non concorrenti, ma può difendere con decisione la propria area e i rifugi da conspecifici o altri loricariidi di taglia e forma simili. In vasche spaziose con molti ripari la convivenza migliora. Possibile, seppur non comune, che individui di grande taglia raschino il muco cutaneo di pesci lenti o piatti; evitare abbinamenti con specie molto tranquille o delicate (es. discus) in vasche piccole.

Dieta e alimentazione

In natura è prevalentemente xilofago: raschia legni sommersi ingerendo fibre, biofilm, alghe e microinvertebrati associati. In acquario va garantita disponibilità continua di legni (rami/radici) e una dieta ricca di fibra: pastiglie specifiche per pleco mangia-legno (con cellulosa/legno), verdure sbollentate (zucchine, cetriolo, peperone, carota), foglie di spinaci o lattuga romana, e gel-food vegetali. Integrare occasionalmente con piccole quantità di proteine di alta qualità (es. chironomus o gamberetti finemente tritati), senza eccedere: diete troppo proteiche favoriscono problemi digestivi. Preferisce legni non resinosi; utili radici tipo redmoor, mangrove o mopani (anche se molto duro), oltre a legni più morbidi. Alimentare al tramonto/di notte per rispettarne il ritmo.

Allestimento della vasca

Per un adulto singolo si consiglia almeno 300 L con impronta a base lunga (minimo ~120 × 50 cm). Arredo con molti legni (rami, radici, tronchi) che creino rifugi multipli e zone d’ombra, grotte/cannette (ardesia, PVC) per il riposo, fondo di sabbia o ghiaia fine. Piante robuste legate ai legni (Anubias, Microsorum, Bolbitis) resistono meglio alle raschiature. Filtrazione potente e ossigenazione elevata: corrente moderata–forte con buon movimento superficiale. Cambi d’acqua regolari (30–50% settimanali) per gestire il carico organico elevato dovuto alla dieta fibrosa. Parametri: temperatura 24–28 °C (ottimale 24–26 °C), pH 6.0–7.8, durezza 2–15 dGH, KH 1–10, conducibilità 80–500 µS/cm. Illuminazione bassa–media con aree ombreggiate per ridurre lo stress.

Riproduzione e dimorfismo

Riproduttore di grotta: in natura il maschio occupa cavità e custodisce uova adesive fino alla schiusa. In acquario è rara per dimensioni, territorialità e necessità di vasche molto grandi. Per tentativi seri servono: gruppo di giovani per formare coppie compatibili, molte grotte di varie misure, corrente sostenuta e acqua ben ossigenata. Dimorfismo: maschi con testa più larga, odontoidi più sviluppati sui margini del corpo e raggi pettorali, e talvolta papilla genitale più allungata; femmine più piene in zona addominale. Non è assicurata la riuscita; molte popolazioni commerciali provengono dalla cattura in natura.

Salute e benessere (prevenzione)

Benessere e prevenzione si basano su: 1) disponibilità costante di legni da raschiare (assenza di legno porta a dimagrimento, pancia incavata e apatia); 2) dieta prevalentemente vegetale/fibrosa per evitare sovraccarico proteico; 3) alta ossigenazione e corrente, specie con temperature alte; 4) rifugi multipli per ridurre conflitti, soprattutto se si tengono più individui; 5) manutenzione regolare di filtro e fondo per rimuovere residui fibrosi. Quarantena di nuovi arrivi e osservazione di segni precoci di stress (respirazione accelerata, pinne serrate, perdita di appetito). Evitare farmaci contenenti rame; evitare sbalzi rapidi di temperatura/pH. Non usare substrati taglienti che possano danneggiare la bocca a ventosa e le piastre ventrali.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: spesso non valutata formalmente o con dati scarsi per il complesso Hypostomus; dove presente ampiamente è verosimilmente a rischio basso, ma habitat fluviali subiscono pressioni (dighe, deforestazione delle rive, inquinamento). Non in CITES. Nel commercio acquariofilo arriva per lo più da raccolta in natura; preferire fornitori responsabili e ridurre la mortalità con trasporto e acclimatazione corretti. In UE non risulta nell’Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014), ma alcune giurisdizioni locali hanno restrizioni per loricariidi alloctoni in acque pubbliche. Non rilasciare mai pesci in natura: oltre a rischi ecologici, è spesso illegale. Verificare sempre le norme locali su importazione, detenzione e trasporto.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura24–28 °C24–26 °C
pH6.0–7.86.5–7.2
GH2–15 dGH4–10 dGH
KH1–10 dKH2–6 dKH
Conducibilità80–500 µS/cm120–300 µS/cm
Nitrati< 25 mg/L< 10–15 mg/L
Taglia adulta18–25 cm SL (22–30 cm TL)20–23 cm SL tipici
Vasca minima240–350 L≥ 300 L, base 120×50 cm
FlussoModerato–altoAlto e ben ossigenato
LuceBassa–mediaBassa con zone d’ombra
SubstratoSabbia/ghiaia fine + legniSabbia fine + radici/legni morbidi
DietaXilofaga opportunistaFibre legnose + verdure + biofilm
CompatibilitàPacifica, territoriale con pleco similiCon caracidi/ciclidi non aggressivi; un solo esemplare o gruppo in vasche molto grandi

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia