lilaeopsis (micro‑sword), erbetta brasiliana

Lilaeopsis brasiliensis

(Miq.) Affolter, 1992

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata nel genere Lilaeopsis (famiglia Apiaceae). Autore della combinazione: (Miq.) Affolter. In letteratura e nel commercio acquariofilo si riscontrano frequenti confusioni con altre specie del genere (es. L. mauritiana, L. novae-zelandiae). Senza fioritura e dati di provenienza, l’identificazione può essere incerta; i cloni in commercio etichettati come L. brasiliensis mostrano comunque esigenze colturali simili.

Distribuzione e habitat

Nativa dell’America meridionale sud‑orientale: Brasile (soprattutto Sud e Sud‑Est), Uruguay e Argentina nord‑orientale. Abita rive di fiumi e lagune, paludi e pianure alluvionali soggette a inondazioni stagionali, in acque poco profonde e correnti lente, su substrati sabbiosi o limo‑sabbiosi, spesso in pieno sole. È una pianta anfibia che cresce sia emersa (con foglie fuori dall’acqua) sia sommersa.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta erbacea perenne, a portamento basso e cespitoso. Foglie lineari, di sezione appiattita, 1–3 mm di larghezza e 2–6(–10) cm di lunghezza in coltivazione sommersa; in condizioni emerse possono diventare più robuste e leggermente più alte. Fusti principali ridotti; emette stoloni superficiali da cui si originano rosette fogliari e un apparato radicale fine e fittonante. L’infiorescenza è una piccola ombrella (tipica delle Apiaceae) con fiorellini bianchi; in acquario fiorisce raramente, più facilmente in coltivazione emersa su suolo umido.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità lenta‑media. L’allungamento e l’infittimento dipendono da intensità luminosa, disponibilità di CO₂ e nutrienti, e stabilità dei parametri. Luce bassa o CO₂ limitante inducono foglie più lunghe e rade; luce intensa con CO₂ e fondo fertile favoriscono un tappeto basso e compatto. Temperature medio‑alte accelerano inizialmente la crescita ma possono ridurre la robustezza a lungo termine se associate a scarsa disponibilità di carbonio e microelementi.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In acquario tende a espandersi per stoloni, formando colonie; non è invasiva in senso aggressivo ma va contenuta con potature per mantenere i confini del prato. Può essere facilmente ombreggiata da piante più alte: in ombra si alza verso la luce perdendo l’effetto “prato”. Le radici poco profonde la rendono suscettibile allo sradicamento da parte di pesci scavatori.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 6.0–7.8; GH 2–15 °dGH; KH 0–10 °dKH; conducibilità 50–500 µS/cm (ottimale 100–250). Temperatura 18–28 °C (ottimale 20–24 °C). Luce medio‑alta per un tappeto fitto; fotoperiodo 8–10 ore. CO₂ non indispensabile ma consigliata per crescita compatta e prevenzione di alghe filamentose; con CO₂ mirare a 15–25 mg/L. Substrato fine (sabbia/granulometria 0,3–1,0 mm) e ben ossigenato; gradito un fondo ricco o integrazione mirata di nutrienti vicino alle radici. Nutrizione: apporti regolari di macroelementi (N, P, K) e microelementi (Fe, Mn, ecc.) via colonna e/o fondo; evitare sbilanciamenti prolungati. Ricambi d’acqua settimanali 30–50% aiutano la stabilità.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per stoloni e divisione dei cespi. Una volta che i corridori sviluppano 3–4 foglie e radici proprie, si recidono con forbici fini e si ripiantano a 2–3 cm di distanza usando pinzette. La divisione di ciuffi maturi è possibile sollevando il tappeto con delicatezza e separando in zolle piccole. La coltivazione emersa su suolo umido accelera la produzione di nuove piante per poi reimmersione graduale.

Allestimento della vasca

Posizione: primo piano. Ideale per creare tappeti in layout naturali o iwagumi. Spessore del substrato 3–5 cm per permettere la corsa degli stoloni. Lasciare spazio libero tra i ciuffi iniziali (2–3 cm) per facilitare la chiusura del prato. Evitare correnti troppo forti dirette al suolo che possono sollevare le piantine giovani.

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe filamentose: emergono con luce alta senza adeguato carbonio e nutrienti. Ridurre gradualmente l’intensità o la durata, ottimizzare CO₂ e bilanciare macro/micro; rimuovere manualmente e migliorare il ricambio d’acqua. Ingiallimenti e crescita stentata: spesso carenze di azoto o ferro; preferire integrazioni leggere ma regolari e verificare che il substrato non sia esausto. Foglie che si allungano e prato rado: luce insufficiente o ombreggiamento; aumentare la luce e potare le piante ombreggianti. Marcescenza alla base o sradicamento: substrato troppo grossolano/compattato o fauna scavatrice; passare a granulometria fine e scegliere fauna compatibile. Evitare cambi bruschi di parametri che possono causare “melt” (perdita di foglie) temporaneo.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Non risultano valutazioni IUCN specifiche per la specie e non è elencata in CITES. Non inclusa nell’Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (UE) alla data attuale. In ambiente naturale europeo, la coltivazione in esterno va comunque gestita responsabilmente: non rilasciare piante o porzioni di tappeto in corsi d’acqua.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura18–28 °C20–24 °C
pH6.0–7.86.2–7.2
GH2–15 °dGH3–8 °dGH
KH0–10 °dKH1–5 °dKH
Conducibilità50–500 µS/cm100–250 µS/cm
LuceMedia–AltaAlta per tappeto basso
CO₂Non necessariaConsigliata 15–25 mg/L
FertilizzazioneMacro/Micro regolariMacro+micro bilanciate, fondo ricco
Velocità crescitaLenta–MediaMedia con luce+CO₂
Posizione consigliataPrimo pianoPrimo piano
Tipo di propagazioneStoloni, divisioneSeparazione stoloni
Compatibilità con faunaPacificaEvitare scavatori/erbivori
DifficoltàFacile–IntermedioIntermedio per tappeto fitto

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia