Lilaeopsis novae zelandiae
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Endemica della Nuova Zelanda (Isola del Nord e del Sud, con segnalazioni anche su coste e bassure lagunari). Habitat tipici: rive di fiumi e laghi, paludi, piane tidali e margini di paludi salmastre. È una pianta anfibia che colonizza suoli sabbiosi o fangosi, spesso in pieno sole, con oscillazione del livello dell’acqua e periodi emersi.
Pianta erbacea stolonifera. Gli stoloni (fusti orizzontali che strisciano nel substrato) emettono a intervalli piccoli ciuffi fogliari e radici avventizie. Le foglie sono lineari, strette (circa 1–2,5 mm), generalmente 4–15 cm di lunghezza in condizioni emerse; in acquario spesso rimangono 3–8 cm se ben illuminate. Il colore è verde chiaro. I tessuti presentano aerenchima (spazi d’aria interni che facilitano gli scambi gassosi in acqua o su suoli saturi). I fiori, minuti, in piccole ombrelle tipiche delle Apiaceae, raramente compaiono in pieno sommerso. L’apparato radicale è fine e superficiale, efficiente nell’ancoraggio su substrati limosi.
Lenta–media. L’intensità luminosa e l’apporto di CO₂ sono i principali fattori che determinano la densità del tappeto: con luce forte e CO₂ disponibile la pianta emette più stoloni e resta bassa e compatta; con luce debole tende a filare verso l’alto. Temperature moderate favoriscono l’insediamento; oltre 26–27 °C può rallentare. Nutrienti costanti (azoto, fosforo, potassio e microelementi con ferro disponibile) supportano un rinnovo fogliare regolare.
Comportamento e compatibilità con altri animali
In acquario forma tappeti mediante la lenta emissione di stoloni; non è aggressiva e può essere superata da specie più rapide se ombreggiata. In luce insufficiente si allunga e perde compattezza. Resiste a potature e trapianti delicati, ma risente di sbalzi bruschi di parametri. Non ombreggia in modo marcato, risultando adatta a layout aperti e minimalisti.
Predilige luce medio-alta al fondo. La CO₂ è facoltativa ma fortemente consigliata per ottenere un cuscino denso e basso. Substrato fine e fertile (sabbia fine/ghiaietto 0,3–1,2 mm con nutrienti) con buona circolazione d’acqua. Parametri consigliati: pH 6,0–7,8 (ottimale 6,4–7,2), GH 3–12 °dGH, KH 1–8 °dKH, conducibilità 100–500 µS/cm. Temperatura 16–26 °C (ottimale 20–23 °C). Ama vasche mature con carico organico controllato e cambi regolari. In natura tollera leggere salinità, ma in acquario d’acqua dolce si consiglia di evitarla per stabilità.
Per stoloni: separare con pinzette i nuovi ciuffi quando radicati (2–4 cm di distanza tra piantine). Per divisione del cespo: estrarre con cura e frazionare in porzioni piccole, quindi ripiantare superficialmente. In coltura emersa (emersa = crescere con radici umide e foglie all’aria) la moltiplicazione è più rapida e consente di ottenere materiale sterile da laboratorio (in vitro).
Allestimento della vasca
Ideale per il primo piano come prato o bordura; in nano-acquari può occupare anche il centro-basso. Ottima in layout rocciosi (stile iwagumi) e per delineare sentieri. Piantare in piccoli ciuffi distanziati 1–2 cm; mantenere il letto anteriore sgombro da detriti per evitare soffocamento.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: crescita verticale e rada per luce insufficiente; clorosi apicale per carenza di ferro e microelementi; stagnazione per scarsa CO₂; colonizzazione da alghe filamentose su foglie lente a rinnovarsi. Soluzioni non chimiche: aumentare gradualmente la luce, migliorare la stabilità e la diffusione della CO₂, assicurare una fertilizzazione equilibrata e cambi d’acqua regolari, rimuovere manualmente le alghe e ottimizzare il flusso. Evitare sbalzi termici e potature troppo drastiche. Attenzione ai pesci erbivori (es. carassi) che possono brucare i ciuffi.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Non elencata in CITES. Non valutata a livello globale dall’IUCN per l’uso acquariofilo; in Nuova Zelanda lo stato locale può variare in base alla qualità degli habitat costieri. Non risulta inserita negli elenchi UE delle specie invasive prioritarie; comunque non rilasciare mai organismi vivi in natura. Nota etica: la specie in commercio può essere talvolta un’altra Lilaeopsis (p.es. L. brasiliensis); acquistare da vivai affidabili e preferire materiale propagato in vitro.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimali |
---|---|---|
Temperatura | 16–26 °C | 20–23 °C |
pH | 6,0–7,8 | 6,4–7,2 |
GH | 3–12 °dGH | 4–8 °dGH |
KH | 1–8 °dKH | 2–5 °dKH |
Conducibilità | 100–500 µS/cm | 150–300 µS/cm |
Luce | media–alta | medio-alta (PAR al fondo 50–70 µmol) |
CO₂ | 0–30 mg/L | 20–30 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | leggera–moderata | NPK costanti + micro chelati, Fe disponibile |
Velocità crescita | lenta–media | media con CO₂ e buona luce |
Posizione consigliata | primo piano–bordo centro | primo piano |
Tipo di propagazione | stoloni, divisione | stoloni separati a radicazione avvenuta |
Compatibilità con fauna | generalmente sicura | ottima con gamberetti e pesci piccoli; evitare erbivori |
Difficoltà | principiante–intermedio | intermedio |
Crediti