limnofila (nome commerciale: Limnophila “hippuridoides”)

Limnophila hippuridoides

Benth. ex Hook.f., 1884

📸

Cerchiamo Foto Originali!

Le foto attualmente presenti sul sito provengono prevalentemente da Wikimedia. Siamo alla ricerca di fotografie originali di alta qualità per migliorare costantemente il nostro archivio.

Se possiedi foto di buona/ottima qualità e desideri contribuire al progetto, puoi inviarle tramite la pagina: Carica foto

Le foto saranno valutate dal nostro team e, se pubblicate, sarà sempre indicato l'autore.

In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Nome accettato: Limnophila hippuridoides (famiglia Plantaginaceae, tribù Gratioleae secondo APG IV). In acquariofilia è stata a lungo venduta come “Limnophila aromatica ‘hippuridoides’” o con la grafia errata “hippuroides”, ma si tratta di specie distinte. Rispetto a L. aromatica, L. hippuridoides mostra foglie in verticilli più numerosi (tipicamente 5–7) e più profondamente divise (pinnatifide: lamina tagliata in lobi sottili), con pagina inferiore spesso violacea sotto luce intensa. Non sono note cultivar registrate stabili in commercio; le differenze tra lotti riflettono variabilità naturale e condizioni di coltivazione. Non risultano controversie tassonomiche recenti sulle circoscrizioni di specie, ma permangono confusione di nome nel mercato acquariofilo.

Distribuzione e habitat

Nativa del Sud‑Est asiatico. Segnalata in habitat palustri e lungo corsi d’acqua a lento flusso, canali e risaie, su suoli sabbiosi o limosi stagionalmente inondati. Ecologia: pianta anfibia (capace di vivere in acqua e all’asciutto), colonizza sponde soleggiate e acque poco profonde, spesso in comunità con altre Plantaginaceae e Poaceae. Clima tropicale umido con temperature elevate e fluttuazioni stagionali del livello idrico.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta erbacea a fusto eretto, fino a 40–60 cm in forma sommersa e oltre in forma emersa. Fusti cilindrici, verdi, con internodi (segmenti tra i nodi) variabili in funzione di luce e nutrienti. Foglie in verticilli di 4–8, sottili e profondamente pinnatifide (lobi lineari), lunghe in genere 3–6 cm; pagina superiore verde, inferiore da verde a violacea/porpora con luce intensa e buon apporto di ferro. Emersa, la pianta può produrre foglie meno divise e infiorescenze ascellari con corolle tubolari lilla‑violacee; i frutti sono capsule con molti semi minuti. Odore erbaceo/aromatico alla frizione (oli essenziali tipici del genere). Radici avventizie (che si formano lungo il fusto) compaiono ai nodi, facilitando l’attecchimento delle talee.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da media a rapida. Fattori che accelerano: luce intensa e stabile, CO₂ disciolta (circa 20–30 mg/L), fertilizzazione completa (macro e micro), acqua pulita con movimento moderato e substrato maturo. Fattori che rallentano o causano stentata: luce debole (internodi lunghi, portamento spargolo), carenza di CO₂ (foglie piccole, crescita irregolare), carenze di macro/micro (clorosi apicale da ferro, necrosi puntiformi da potassio), elevata durezza carbonatica persistente, sbalzi di temperatura o di pH.

Comportamento e compatibilità con altri animali

In acquario tende a crescere verticale verso la luce; con potature ripetute emette numerosi getti laterali e forma cespugli densi. Può ombreggiare il sottobosco se posta in massa sullo sfondo. Competitiva se ben nutrita, ma sensibile alla concorrenza per CO₂ e fosfati: in condizioni limite può regredire a favore di specie più tolleranti. Le foglie fini offrono rifugi ai piccoli invertebrati; non è invadente in vasca, ma le talee libere possono radicare se non rimosse.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Illuminazione: medio‑alta (PAR adeguato all’altezza della vasca); fotoperiodo 7–9 h. CO₂ consigliata per forme compatte e colori intensi. Acqua: pH 5.5–7.5, GH 2–12 °dGH, KH 0–6 °dKH, conducibilità 80–400 µS/cm; tollera valori più ampi ma cresce meglio in acque dolci e leggermente acide. Temperatura 20–30 °C, ottimale 23–27 °C. Nutrizione: predilige fertilizzazione in colonna d’acqua completa (N‑P‑K e micro, inclusi Fe e Mn); utile un substrato maturo e pulito. Flusso: moderato, per apportare CO₂ e nutrienti evitando accumuli di detriti tra le foglie. Manutenzione: potature regolari dei cimi e reimpianto delle parti apicali per mantenere la base folta.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Semplice per talea di fusto: si recide la parte apicale (10–15 cm) o un tratto con 3–5 nodi e si ripianta poco nel substrato; le radici avventizie facilitano l’attecchimento. I getti laterali prodotti dopo la potatura si possono separare e ripiantare. Emersa, può essere propagata da talee in ambiente umido (serra fredda) con luce intensa diffusa.

Allestimento della vasca

Migliore come pianta da sfondo o da zona di centro‑sfondo per creare verticalità e contrasti cromatici con specie verdi a foglia larga. In vasche medio‑alte si colloca in gruppi da 5–10 steli, distanziati 2–3 cm per favorire la luce alla base. Estetica: i toni violacei emergono sotto luce intensa e con ferro disponibile; ottima in aquascape olandese e natural style come accento colorato.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi ricorrenti: 1) Allungamento eccessivo degli internodi e colori spenti: tipico di luce insufficiente o fotoperiodo troppo breve; aumentare gradualmente l’intensità e garantire CO₂ stabile. 2) Clorosi delle foglie giovani (ingiallimento apicale): spesso legata a carenza di ferro o micro; assicurare una fertilizzazione micro costante e ben chelata. 3) Macchie/fori minuti (necrosi puntiformi): possibile carenza di potassio; mantenere un apporto regolare di K. 4) Alghe filamentose sulle foglie fini: compaiono con squilibri luce‑CO₂‑nutrienti; ridurre stress, migliorare circolazione e rimuovere manualmente con cura. 5) “Melt” post‑acquisto: transizione da forma emersa a sommersa; rimuovere tessuti degradati e favorire nuove emissioni con condizioni stabili.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato di conservazione globale: non valutata in dettaglio da IUCN per la specie (dato comunemente indicato come NE). Non elencata da CITES. In UE non è inclusa nell’elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Regolamento UE 1143/2014); resta comunque buona pratica non rilasciare mai piante o frammenti in natura e smaltire i residui in modo sicuro. Non sono note segnalazioni di invasività diffuse in Europa per questa specie; monitorare sempre a livello locale eventuali restrizioni alla vendita/introduzione.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–30 °C23–27 °C
pH5.5–7.56.0–6.8
GH2–12 °dGH3–8 °dGH
KH0–6 °dKH1–4 °dKH
Conducibilità80–400 µS/cm120–250 µS/cm
LuceMedia–AltaAlta
CO₂10–30 mg/L20–30 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)Moderata–RiccaCostante e bilanciata (N–P–K + Fe, Mn)
Velocità crescitaMedia–RapidaRapida con luce alta e CO₂
Posizione consigliataSfondo/Centro‑sfondoSfondo in gruppi
Tipo di propagazioneTalea di fustoTalea apicale/laterale
Compatibilità con faunaBuona con pesci e invertebrati pacificiEvitare erbivori che mordicchiano piante
DifficoltàIntermedioIntermedio

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia