Ambulia

Limnophila sessiliflora

(Roxb.) Blume, 1826

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie accettata: Limnophila sessiliflora (Roxb.) Blume secondo POWO/WFO. Famiglia Plantaginaceae (tribù Gratioleae), in passato inclusa in Scrophulariaceae. Sinonimi usati in letteratura e nel commercio: Hottonia sessiliflora Roxb.; Ambulia sessiliflora (Roxb.) Heynh. In acquariofilia si trova spesso come “Ambulia”. L’ortografia senza la seconda “i” (L. sessiflora) è un errore comune. Distinzione da specie simili: rispetto a Limnophila indica e a Myriophyllum/Cabomba, le foglie sono finemente divise ma organizzate in verticilli ben visibili; l’odore aromatico è debole o assente (diverso da L. aromatica).

Distribuzione e habitat

Nativa dell’Asia tropicale e subtropicale: dal subcontinente indiano (India, Bangladesh, Sri Lanka, Nepal) attraverso Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Malesia, Singapore, Indonesia e Filippine, fino alla Cina meridionale, Taiwan e arcipelaghi del Giappone meridionale. Habitat: acque lente e poco profonde di fiumi, laghi, paludi, fossati, risaie e zone umide stagionalmente inondate. È specie anfibia (capace di vivere sia sommersa sia emersa), tipica di ambienti con regime monsonico e variazioni di livello idrico.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta a fusto erbaceo, slanciato (2–3 mm di diametro), che in natura può superare 1 m; in acquario 20–60 cm. Foglie disposte in verticilli (6–12 per nodo), finemente pennate (divise come una piuma) in 15–40 lacinie filiformi, verde brillante. In forma emersa le foglie sono meno divise, più spatolate. Il fusto radica facilmente ai nodi se a contatto con il substrato. I fiori, solitari e quasi sessili all’ascella fogliare, sono tubulosi, biancastri o violacei; la fioritura avviene soprattutto in emersione. Produce semi ma in acquario la riproduzione sessuata è rara.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità medio-rapida, con forte accelerazione sotto luce intensa e disponibilità di CO₂ e nutrienti. Fattori chiave: intensità luminosa (a bassa luce allunga gli internodi e si spoglia alla base), CO₂ stabile, azoto e potassio costanti, ferro chelato per evitare clorosi apicali. Temperature più alte (25–28 °C) accelerano la crescita ma possono aumentare la richiesta di CO₂; sotto i 20 °C rallenta sensibilmente.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Specie competitiva: forma ciuffi densi che ombreggiano piante lente o basse. Se potata regolarmente, si infittisce dalla base; se trascurata, tende a spogliarsi nella parte inferiore e a galleggiare quando i getti apicali si staccano. I frammenti radicano facilmente: gestire gli scarti per evitare propagazioni indesiderate. Non è particolarmente allelopatica secondo i dati disponibili; l’effetto anti-alghe è soprattutto per competizione di nutrienti.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua: pH 5.5–8.0; GH 1–18 dGH; KH 0–10 dKH; conducibilità 50–600 µS/cm (ottimo 100–300). Temperatura 20–30 °C (ottimo 23–27 °C). Luce medio-alta per internodi corti e foglie fitte. CO₂ non indispensabile ma molto utile per forma compatta (15–25 mg/L). Nutrizione: apporto regolare di macro (soprattutto N e K) e micro (Fe, Mn, ecc.) in colonna; substrato fertile o tabs favoriscono la radicazione dei nodi più bassi. Flusso moderato, fotoperiodo 7–9 ore. Spaziare gli steli 2–4 cm per favorire l’arieggiamento e ridurre l’ombreggiamento della base.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per talea: recidere apici di 10–15 cm e ripiantarli; la porzione inferiore produrrà germogli laterali. Si possono anche ripiantare i getti laterali sviluppati ai nodi. I frammenti di fusto radicano facilmente: raccogliere sempre i ritagli per evitare dispersioni. La semina è possibile in forma emersa ma rara in acquario.

Allestimento della vasca

Ideale come pianta da sfondo; in vasche ampie può occupare il centro come cespuglio focale. Ottima nelle vasche stile olandese per creare masse verdi tenere e contrasto con piante a foglia larga o rosse. Fornisce rifugi a avannotti e gamberetti. Sconsigliata con pesci fortemente erbivori (es. carassi, alcuni ciclidi).

Salute e benessere (prevenzione)

Alghe filamentose possono colonizzare le foglie fini in caso di luce eccessiva e CO₂ instabile: ridurre gradualmente l’intensità luminosa, stabilizzare CO₂ e nutrienti, rimuovere manualmente i filamenti durante la manutenzione. Carenze: azoto (ingiallimento foglie vecchie, crescita stentata), potassio (microfori e necrosi sulle foglie intermedie), ferro (clorosi delle punte e foglie giovani pallide), fosforo (foglie piccole, verde scuro). Dopo l’acquisto (spesso piante coltivate emerese) può verificarsi “melt” parziale durante la transizione: potare le parti deboli e garantire condizioni stabili; la pianta ributterà tessuti sommersi. Evitare sbalzi bruschi di pH/CO₂, interrando troppo i nodi o ombreggiando la base.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata; la specie è ampia e comune. Al di fuori dell’areale è segnalata come naturalizzata e talora invasiva (es. alcune aree degli USA e dell’Australia). Nell’UE, alla data 2025, non è inclusa nell’elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. UE 1143/2014), ma possono esistere restrizioni locali: verificare la normativa regionale. Etica: non rilasciare mai piante o frammenti in corsi d’acqua; essiccare o congelare gli scarti prima di smaltirli con i rifiuti indifferenziati.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura20–30 °C23–27 °C
pH5.5–8.06.0–7.5
GH1–18 dGH3–10 dGH
KH0–10 dKH2–6 dKH
Conducibilità50–600 µS/cm100–300 µS/cm
Lucebassa–altamedio–alta
CO₂0–30 mg/L15–25 mg/L
Fertilizzazione (macro/micro)regolare in colonna; fondo facoltativoN e K moderati, Fe chelato costante
Velocità crescitamedia–rapidarapida
Posizione consigliatasfondo/centrosfondo
Tipo di propagazionetalea di apici e lateralitalea di apici
Compatibilità con faunabuona con piccoli pesci e Caridina/Neocaridinaevitare grandi erbivori
Difficoltàprincipiante–intermedioprincipiante

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia