Gourami luccio (Pikehead gourami)

Luciocephalus pulcher

Günther, 1861

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Ordine Anabantiformes; famiglia Osphronemidae; sottofamiglia Luciocephalinae. Genere Luciocephalus (due specie riconosciute: L. pulcher e L. aura). In letteratura più datata è talvolta separato in una famiglia propria, ma le revisioni recenti lo collocano stabilmente negli Osphronemidae. Come tutti gli anabantoidei, possiede un organo del labirinto (struttura respiratoria accessoria che permette di respirare aria atmosferica), quindi necessita sempre di accesso alla superficie. Attenzione all’identificazione: L. aura, endemico del Borneo, può entrare nel commercio; pattern e distribuzione aiutano a distinguerli, ma esistono sovrapposizioni e la determinazione non è sempre immediata.

Distribuzione e habitat

Sud-est asiatico: Penisola Malese (Thailandia meridionale, Malesia peninsulare, storicamente anche Singapore), Sumatra e Borneo (Indonesia, Malesia, Brunei). Vive in foreste paludose torbose e corsi d’acqua forestali associati, spesso in acque nere molto acide e povere di sali, con abbondante lettiera di foglie, radici sommerse e corrente quasi assente. Frequenta i margini ombreggiati, tra vegetazione pendente e legni, dove attende le prede. In alcune aree l’habitat è stagionale, con inondazioni che ampliano temporaneamente lo spazio disponibile. Valori ambientali tipici in natura: pH marcatamente acido, conducibilità bassissima, temperatura tropicale stabile.

Dimensioni, aspettativa di vita

Predatore d’agguato con bocca estremamente protrattile e grande apertura buccale. Massima taglia riportata intorno a 20 cm TL (lunghezza totale); in acquario sono comuni adulti di 15–18 cm TL. Alcune fonti riportano misure in SL (lunghezza standard), leggermente inferiori: confrontare sempre l’unità indicata. Aspettativa di vita stimata 5–8 anni in buone condizioni, verosimilmente variabile. È un respiratore aereo facoltativo grazie all’organo del labirinto; preferisce acqua calda, calma e ricca di tannini. Colori mimetici bruno-olivastri con striature longitudinali; corpo affusolato che ricorda un piccolo luccio, da cui il nome comune.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Indole schiva, poco aggressivo verso conspecifici di taglia simile ma può stressarsi facilmente. Non gregario obbligato: si mantiene bene singolo o in coppia; gruppi sono possibili solo in vasche molto ampie con molte barriere visive. Preda piccoli pesci e crostacei: evitare coinquilini troppo piccoli o vivaci. Compatibili solo specie pacifiche, di mole adeguata, da acque tenere e acide, che non competano per il cibo e non mordano pinne. Attivo soprattutto nelle ore meno luminose; trascorre molto tempo immobile tra radici e foglie in attesa della preda.

Dieta e alimentazione

In natura è microittiofago e invertebrivoro opportunista. In acquario accetta prontamente cibi vivi (piccoli pesci d’allevamento sicuri, crostacei, insetti acquatici), e spesso anche surgelati selezionati (mysis, krill fine, pesciolini interi). L’abitudine al secco è rara e non garantita. Programmare uno svezzamento graduale dal vivo al surgelato, usando pinze di alimentazione per target feeding e riducendo lo stress durante i pasti. Evitare pesci foraggio non quarantinati e specie ricche di tiaminasi o inadatte (es. pesci rossi): rischi nutrizionali e sanitari. Offrire dieta variata e moderata nella quantità; 3–5 somministrazioni settimanali sono in genere sufficienti per adulti.

Allestimento della vasca

Per un adulto singolo consigliata una vasca di almeno 120 × 45 × 45 cm (circa 240–250 L); per coppia o gruppo servono volumi sensibilmente superiori. Layout forestale con sabbia fine, lettiera di foglie, radici e rami; zone d’ombra, piante robuste tolleranti l’acido (Microsorum, Taxiphyllum, alcune Cryptocoryne) e galleggianti per attenuare la luce. Flusso basso e superficie calma, coperchio ben chiuso per trattenere aria calda e umida. Acqua tenerissima ottenuta preferibilmente da osmosi e taglio con minima rimineralizzazione; mantenere pH acido stabile con botanicals e manutenzione regolare. Definizioni: GH (durezza generale) e KH (alcalinità/carbonati) molto bassi; conducibilità ideale in fascia bassa. Vasca matura e biologicamente stabile; nitrati sempre contenuti. Evitare luce intensa e arredi taglienti; creare rifugi multipli per ridurre la competizione visiva.

Riproduzione e dimorfismo

Incubatore orale paterno. La coppia depone sotto coperture superficiali; il maschio raccoglie le uova nella bocca e le custodisce 10–20 giorni circa (durata variabile con temperatura e stress). La nidiata è piccola ma composta da avannotti relativamente grandi, capaci di accettare prede vive minute subito dopo il rilascio. La riproduzione in cattività richiede acqua molto tenera e acida, flusso minimo, massima tranquillità e alimentazione ricca prima della deposizione. Il maschio può ingerire la covata se disturbato: isolare la coppia o offrire un ambiente estremamente riparato. Dimorfismo sessuale poco evidente: femmine adulte tendenzialmente più piene in prossimità della deposizione; nei maschi talvolta pinne leggermente più appuntite. L’identificazione dei sessi non è sempre affidabile visivamente.

Salute e benessere (prevenzione)

Specie sensibile allo stress e ai picchi di inquinanti. Buone pratiche: quarantena dei nuovi arrivi; acclimatazione lenta; vasca matura con valori stabili; assenza di ammoniaca e nitriti, nitrati molto bassi; manutenzioni piccole e frequenti per evitare sbalzi. Assicurare aria calda e umida sopra la superficie per proteggere l’organo del labirinto; coperchio obbligatorio. Evitare competitori alimentari e compagni turbolenti. Offrire dieta variata e sicura, senza pesci foraggio di dubbia provenienza. Minimizzare la cattura con retini; meglio usare contenitori per lo spostamento. In caso di problemi sanitari rivolgersi a un veterinario esperto in pesci; evitare trattamenti empirici.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN attualmente riportato come di minore preoccupazione per L. pulcher, ma con minacce locali significative dovute alla perdita di habitat (bonifica di paludi torbose, deforestazione, inquinamento). Molti esemplari in commercio sono di cattura; la sopravvivenza post-import può risentire delle condizioni di raccolta e trasporto. Preferire, quando disponibili, esemplari acclimatati o riprodotti in cattività. Non è inserito in CITES; nessuna restrizione UE specifica nota per il commercio, né è nella lista delle specie invasive di rilevanza unionale. Obblighi etici e legali: non rilasciare mai in natura; documentare la provenienza; rispettare le normative locali su benessere e commercio. La presenza di una specie congenerica simile (L. aura) richiede attenzione all’identificazione per scelte gestionali corrette.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura23–28 °C25–26.5 °C
pH4.0–6.55.0–5.8
GH0–5 dGH0–2 dGH
KH0–2 dKH0–1 dKH
Conducibilità10–100 µS/cm20–60 µS/cm
Nitrati0–20 mg/L< 5 mg/L
Taglia adulta12–20 cm TL15–18 cm TL
Vasca minima200–300 L≈ 250 L per un adulto
FlussoBassoMolto basso, superficie calma
LuceBassa–mediaBassa, attenuata da galleggianti
SubstratoSabbia, lettiera di foglie, legniSabbia fine con lettiera di foglie
DietaVivo e surgelato selezionatoVivo variato con graduale passaggio al surgelato
CompatibilitàSpecie pacifiche di taglia adeguataVasca monospecifica o coinquilini molto prudenti

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia