Gambero gigante d’acqua dolce (Giant river prawn)

Macrobrachium rosenbergii

(De Man, 1879)

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Decapode d’acqua dolce della famiglia Palaemonidae. I maschi sviluppano chele (le chele sono le pinze del secondo paio di pereiopodi) enormi e blu nella fase dominante. La specie è parte di un complesso tassonomico; studi recenti indicano che il nome M. rosenbergii in senso stretto si riferisce principalmente a popolazioni dell’Asia meridionale, mentre parte degli stock del Sud‑Est asiatico in acquacoltura è riferibile a specie sorelle (es. M. dacqueti). Nel commercio acquariofilo il nome “rosenbergii” è ancora usato in modo ampio per l’intero complesso. Ciclo di vita anfìdromo: gli adulti risalgono i fiumi, ma le larve richiedono salinità intermedie prima di tornare in acqua dolce come postlarve.

Distribuzione e habitat

Originario dell’Indo‑Pacifico tropicale; in senso stretto concentrato nell’Asia meridionale (bacini dell’India, Bangladesh, Sri Lanka e Myanmar), con popolazioni affini nel Sud‑Est asiatico. Ampiamente introdotto per l’acquacoltura in Asia, Oceania, Africa e Americhe; in alcuni paesi esistono popolazioni naturalizzate. Habitat: grandi fiumi di pianura, laghi connessi, canali, paludi e zone di estuario e mangrovie. Gli adulti vivono prevalentemente in acqua dolce a corrente lenta con rifugi (radici, legni, pietre, vegetazione sommersa). Le femmine ovigere migrano verso l’acqua salmastra, dove le larve planctoniche si sviluppano prima del ritorno in acqua dolce.

Dimensioni, aspettativa di vita

Taglia notevole: maschi fino a 30–33 cm TL (lunghezza totale, comprese le chele), femmine generalmente 20–25 cm TL. Peso variabile, spesso oltre 150–250 g negli esemplari adulti allevati. L’aspettativa di vita è 3–5 anni in condizioni ottimali, con accrescimento rapido nei primi 12–18 mesi. Presenta una gerarchia di morfotipi maschili (SM, OC, BC) con chele che diventano molto lunghe e blu nei maschi dominanti (BC). Frequenti mute; la crescita e la riproduzione sono strettamente legate alla temperatura, alla qualità dell’acqua e alla disponibilità di rifugi.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Crepuscolare‑notturno, territoriale e opportunista. I maschi difendono zone e rifugi, specialmente se presenti pochi nascondigli; possibili inseguimenti e ferite alle chele. Preda attiva: qualunque pesce, gamberetto o lumaca abbastanza piccolo può essere catturato, soprattutto durante la notte o dopo la muta delle prede. In acquario domestico è consigliato allevare un solo adulto per vasca; eventuale harem (1 maschio con 1–2 femmine) richiede volumi molto grandi e molti rifugi. Come coinquilini, solo pesci robusti e troppo grandi per essere ingeriti possono coesistere, ma il rischio di danni resta. Non idoneo a vasche di comunità con piccoli caracidi, rasbore, gamberetti o lumache.

Dieta e alimentazione

Onnivoro‑detritivoro. In natura consuma invertebrati, piccoli pesci, carcasse, periphyton e materiale vegetale. In acquario: offrire mangimi affondanti di qualità per crostacei, integrati con proteico (chironomus, cozze, pezzetti di pesce, Artemia) e vegetale (zucchina, spinaci sbollentati, alghe). Somministrare al crepuscolo; rimuovere gli avanzi. Frequenza: giovani ogni giorno in piccole quantità; adulti 4–6 volte a settimana. Prevedere una fonte di minerali (calcio) tramite dieta e durezza adeguata per supportare la muta. Evitare alimenti contaminati da rame: il rame è tossico per i decapodi.

Allestimento della vasca

Vasca grande, lunga e ben coperta: minimo 200 L per un singolo adulto, consigliati ≥250–300 L con lato lungo ≥100 cm. Arredo robusto con legni, rocce e tubi/PVC per creare numerosi rifugi e linee di vista spezzate; piante solo coriacee e fissate (Anubias, Microsorum), perché l’animale tende a sradicare. Substrato di sabbia o ghiaia fine. Filtrazione potente e ossigenazione elevata (ricambio 5–8x/ora), flusso da lento a moderato. Parametri consigliati: temperatura 26–29 °C (tolleranza circa 24–30 °C), pH 7.2–8.0 (tolleranza 6.8–8.5), GH 8–16 dGH (tolleranza 6–20), KH 4–8 dKH (tolleranza 3–12), conducibilità 250–500 µS/cm (tolleranza 150–800). Nitrati preferibilmente <15 mg/L, ammoniaca e nitriti sempre a 0. Coperchio obbligatorio: è abile arrampicatore. Cambi d’acqua settimanali 20–30%. Illuminazione bassa‑media con zone d’ombra.

Riproduzione e dimorfismo

Dimorfismo sessuale netto: maschi con chele molto lunghe e colorazioni blu; femmine con addome più ampio, appendici natatorie sviluppate e sacca ovigera quando in riproduzione. La femmina porta 10.000–100.000 uova sotto l’addome per circa 18–25 giorni (a 27–29 °C), poi rilascia larve planctoniche in acqua salmastra. Lo sviluppo larvale richiede tipicamente 10–16 ‰ di salinità e 20–35 giorni, con più stadi zoeali prima della metamorfosi a postlarve che tornano in acqua dolce. Riproduzione in un acquario domestico d’acqua dolce: non fattibile. È necessario un sistema dedicato per la fase larvale con salinità controllata, microprede (microalghe, nauplii di Artemia) e poi graduale ritorno al dolce. Nota: non aggiungere sale nella vasca principale con altri animali d’acqua dolce.

Salute e benessere (prevenzione)

Welfare e prevenzione prima dei “rimedi”. Quarantena di 30–45 giorni per nuovi arrivi, attrezzature dedicate per evitare contaminazioni crociate. Mantenere acqua stabile e ben ossigenata; evitare sbalzi termici e chimici. Supportare la muta con GH/KH adeguati e dieta variata ricca di minerali; fornire molti rifugi per ridurre lo stress perimuta. Non manipolare durante e subito dopo la muta. Evitare farmaci contenenti rame, formaldeide o verde malachite. Patologie note in acquacoltura includono White Tail Disease (MrNV) e WSSV: in ambito hobbistico la migliore difesa è la biosicurezza (fornitori affidabili, quarantena, igiene). In caso di mortalità anomala o lesioni, consultare un veterinario ittico; non formuliamo consigli terapeutici.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Stato IUCN: non valutata/NE (molti Macrobrachium non sono ancora stati valutati formalmente). Specie ampiamente allevata a livello globale per consumo e commercio; non elencata in CITES. Rischio ecologico: può stabilirsi in acque adatte e predare fauna locale; liberare esemplari è vietato e dannoso. In UE/Italia: non risulta nella lista delle specie invasive di rilevanza unionale, ma il Reg. (UE) 1143/2014 e la normativa italiana vietano l’introduzione in natura di specie alloctone senza autorizzazione; valgono inoltre eventuali restrizioni regionali su detenzione e immissione. Acquirenti responsabili: valutare la taglia adulta e lo spazio necessario, evitare acquisti impulsivi.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura24–30 °C26–29 °C
pH6.8–8.57.2–8.0
GH6–20 dGH8–16 dGH
KH3–12 dKH4–8 dKH
Conducibilità150–800 µS/cm250–500 µS/cm
Nitrati<30 mg/L<15 mg/L
Taglia adulta♂ fino a 30–33 cm TL; ♀ 20–25 cm TLAtteso in acquario: 20–25 cm TL
Vasca minima200–300 L per adulto≥250 L, lato lungo ≥100 cm
FlussoLento–moderatoModerato e ben ossigenato
LuceBassa–mediaDiffusa con zone d’ombra
SubstratoSabbia–ghiaia fineSabbia con rifugi robusti
DietaOnnivora opportunistaPellet per crostacei + fresco/vegetale variato
CompatibilitàRischio predazione con piccoli animaliVasca monospecifica o con pesci troppo grandi per essere predati

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia