Marsilea crenata
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa del Sud‑Est asiatico tropicale. Segnalata in Indonesia (particolarmente Giava), Malesia peninsulare, Singapore, Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos, Myanmar e Filippine; presente anche in Nuova Guinea. Habitat tipici: risaie, pozze temporanee, margini di canali e laghi poco profondi, zone umide a idrologia variabile. Vive su suoli limosi o argillosi, spesso periodicamente emersi. Altitudine per lo più bassa (pianure alluvionali) con acque ferme o a debolissimo corrente.
Felce acquatica anfibia a portamento strisciante. Possiede un rizoma (fusto orizzontale, sottile, che corre nel substrato) di circa 0,5–1,5 mm di diametro, con nodi dai quali partono stoloni (rami orizzontali di propagazione) e radici avventizie. Le foglie hanno un lungo picciolo e una lamina divisa in 2–4 lobi; emerse ricordano un piccolo trifoglio con margine lievemente crenato (ondulato), 0,5–2,5 cm di diametro. In immersione la specie mostra eterofillia (capacità di produrre foglie di morfologia diversa): i lobi diventano più stretti e compatti, talvolta quasi pieni e minuti, con piccioli più corti in condizioni di luce intensa. Altezza in acquario: 2–5 cm in forma tappezzante compatta; fino a 10–15 cm se la luce è bassa o se compete per spazio. Gli sporocarpi (corpi riproduttivi duri contenenti spore) si formano raramente sott’acqua in aquascaping; sono tipici nelle popolazioni emerse.
Velocità medio‑rapida con luce e nutrienti adeguati; medio‑lenta in condizioni parsimoniose. Fattori chiave: intensità luminosa (più luce = crescita più compatta), disponibilità di CO₂ (anche moderata), nutrienti nel substrato (buon apporto radicale) e stabilità dei parametri. Temperature più alte (24–27 °C) accelerano il metabolismo, mentre sotto i 20 °C la crescita rallenta sensibilmente.
Comportamento e compatibilità con altri animali
In vasca tende a colonizzare il primo piano tramite stoloni, formando un tappeto denso. Può espandersi oltre l’area prevista se non si effettuano potature di contenimento. Non è ombreggiante come piante a stelo, ma invasioni locali possono coprire muschi o piantine molto basse. Non è nota per allelopatia. Compete moderatamente per nutrienti; la crescita rimane ordinata con potature frequenti.
Acquario da 20–30 L in su. Substrato fine (sabbia/grossa granulometria 0,5–2 mm) con nutrienti disponibili alle radici; utili pastiglie fertilizzanti se il fondo è inerte. Illuminazione medio‑alta per un tappeto basso; fotoperiodo 8–10 h. Intervalli consigliati: temperatura 18–30 °C (ottimale 22–27 °C); pH 5,8–7,8 (ottimale 6,2–7,2); GH 2–15 dGH (ottimale 4–10); KH 1–10 dKH (ottimale 2–6); conducibilità 80–500 µS/cm (ottimale 120–300). La CO₂ non è obbligatoria ma 10–15 mg/L rendono la pianta più compatta e veloce. Mantenere nitrati, fosfati e potassio a livelli moderati e costanti e fornire microelementi (ferro) in tracce. Flusso d’acqua delicato‑moderato. Messa a dimora: separare i ciuffi in piccole porzioni con 2–3 nodi e piantarli superficialmente, con il rizoma appena sopra il substrato per evitare marciumi. Si adatta bene anche a coltivazione emersa (metodo “dry start”) e in paludari.
Principalmente vegetativa: per stoloni e divisione del rizoma. Tagliare tratti con 2–4 nodi e ripiantarli distanziati per favorire l’infittimento. La propagazione da spore tramite sporocarpi è possibile in condizioni emerse e richiede procedure specifiche; è rara e poco praticata in acquario. Evitare la dispersione in ambienti naturali.
Allestimento della vasca
Ideale per primo piano e aree di passaggio (carpet). In nano‑acquari può fungere anche da pianta di medio piano. Si abbina bene a rocce e legni, creando contorni morbidi lungo i sentieri. Con luce alta e CO₂ forma un tappeto uniforme; con luce medio‑bassa tende a foglie più alte e rade, utile per un effetto prativo naturalistico.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: 1) Ingiallimenti e crescita stentata per carenze di azoto o ferro: verificare regolarità della fertilizzazione e della CO₂; 2) Fori/piccole necrosi dovuti a carenza di potassio: aumentare leggermente l’apporto di K; 3) “Melt” post‑trapianto: fase transitoria di adattamento tra forma emersa e sommersa; rimuovere foglie danneggiate e attendere nuovi getti; 4) Alghe filamentose su fogliame basso in vasche molto illuminate: ridurre e stabilizzare fotoperiodo, migliorare circolazione, effettuare manutenzione e rimozione manuale. Quarantena delle nuove piante per limitare parassiti/alghe. Evitare trattamenti chimici aggressivi: privilegiare interventi meccanici e l’equilibrio dei nutrienti.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN non valutato per la specie in molte aree; ampiamente diffusa nel Sud‑Est asiatico e coltivata localmente anche come alimento. Non elencata in CITES. Non presente nelle liste UE delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale (Reg. 1143/2014) al momento della stesura. In Europa e in Italia non è specie autoctona: non rilasciare mai parti di pianta in natura; smaltire le potature nei rifiuti indifferenziati. Nota: alcune Marsilea europee sono protette localmente; evitare raccolte in natura e acquistare da fornitori affidabili.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 18–30 °C | 22–27 °C |
pH | 5,8–7,8 | 6,2–7,2 |
GH | 2–15 dGH | 4–10 dGH |
KH | 1–10 dKH | 2–6 dKH |
Conducibilità | 80–500 µS/cm | 120–300 µS/cm |
Luce | media–alta (PAR 30–80 µmol m⁻² s⁻¹) | media‑alta, 8–10 h |
CO₂ | 0–20 mg/L | 10–15 mg/L |
Fertilizzazione | macro+micro regolari | NO₃ 5–15, PO₄ 0,2–1, K 5–15 mg/L; Fe in tracce |
Velocità crescita | lenta–media–rapida (variabile) | media‑rapida |
Posizione consigliata | primo piano; medio in nano | primo piano (carpet) |
Tipo di propagazione | stoloni, divisione di rizoma | stoloni |
Compatibilità con fauna | buona con specie pacifiche | evitare scavatori/erbivori forti |
Difficoltà | principiante–intermedio | intermedio (senza CO₂: facile) |
Crediti