Marsilea hirsuta
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In sintesi
Tassonomia e nomenclatura
Distribuzione e habitat
Nativa dell’Australia, ampia in più stati e territori (ad es. New South Wales, Queensland, Victoria, South Australia, Western Australia, Tasmania e altre aree). Habitat tipici: piane alluvionali, bordi di laghi, paludi stagionali, canali e pozze effimere, su suoli periodicamente sommersi e poi asciutti. Specie anfibia: cresce emersa su suolo umido e sommersa durante le piene; i sporocarpi consentono di superare siccità e gelo moderato. È coltivata e naturalizzata sporadicamente al di fuori dell’areale, ma non è segnalata come invasiva in Italia/UE.
Pianta rizomatosa, con rizoma strisciante sottile che emette radici ai nodi e produce foglie con lunghi piccioli. Le foglie variano molto: in emerso tipicamente con 4 lobi (aspetto “trifoglio” quadrifoglio), in sommerso spesso con 1 lobo o 2 lobi, talvolta 3–4 lobi in base a luce, corrente e nutrienti. La lamina può essere intera e spatolata in condizioni di forte luce e CO₂. Altezza in acquario: 2–10 cm (di solito 3–6 cm come tappeto). Colori verde chiaro–verde medio. Il nome “hirsuta” richiama la presenza di microscopici peli, più evidenti su tessuti giovani in emerso. Crescita per stoloni superficiali che colonizzano il substrato formando tappeti fitti.
Velocità lenta–media. Crescita più compatta e rapida con luce media e apporto moderato di CO₂; in bassa luce tende a produrre piccioli più lunghi e foglie più ampie. Temperature miti accelerano lo sviluppo, mentre sotto i 18 °C la crescita rallenta. Substrati fertili e disponibilità costante di macro e microelementi sostengono la continuità vegetativa. L’alta variabilità fogliare è una risposta plastica all’ambiente (eterofillia), non necessariamente indice di problemi.
Comportamento e compatibilità con altri animali
In acquario si diffonde per stoloni, colonizzando spazi liberi e creando tappeti densi che possono moderatamente ombreggiare il suolo. Competitività medio-bassa: raramente soppianta specie più vigorose, ma in vasche piccole può richiedere contenimento dei corridoi di crescita. Non è aggressiva né allelopatica nota. Tollera bene la potatura frequente; riallinea il tappeto dopo 1–2 settimane.
Parametri generali flessibili: temperatura 16–28 °C (ottimo 22–26 °C); pH 5,5–8,0 (ottimo 6,5–7,2); GH (durezza totale) 2–15 dGH (ottimo 4–10); KH (alcalinità/carbonati) 1–10 dKH (ottimo 2–6); conducibilità 80–500 µS/cm (ottimo 150–300). Luce da bassa a media; luce media favorisce foglie più basse e fitte. CO₂ non obbligatoria ma consigliata (10–20 mg/L) per tappeti compatti. Substrato: fine e ricco o con fertilizzazione di fondo; assorbe nutrienti sia dal suolo sia dalla colonna d’acqua. Flusso d’acqua dolce–moderato; evitare depositi organici sul tappeto con manutenzione e sifonatura delicata. Adatta anche a coltivazione emersa in paludario/wabi-kusa.
Semplice per via vegetativa: separazione dei stoloni/porzioni di rizoma con 3–4 nodi e ripiantumazione a distanza di 2–3 cm. In vitro: dividere i cespi e sciacquare il gel nutritivo. Riproduzione sessuata tramite sporocarpi è tipica in natura su suolo emerso dopo periodi di siccità; è rara e poco pratica in acquario.
Allestimento della vasca
Ideale come primo piano per tappeti naturali o bordure morbide attorno a rocce e legni; in nano-acquari può fungere da medio piano basso. Distanza d’impianto 2–3 cm tra ciuffetti per chiusura uniforme in 4–8 settimane (più rapida con CO₂). Si abbina bene a hardscape scuro e a piante a foglia fine. Per percorsi o aree libere, contenere gli stoloni potando e rimuovendo i corridori indesiderati.
Salute e benessere (prevenzione)
Problemi comuni: 1) Foglie che “fondono” dopo l’inserimento: normale adattamento da forma emersa a sommersa; rimuovere le foglie deteriorate e mantenere stabilità. 2) Crescita lenta e allungata: spesso luce insufficiente o CO₂ instabile; aumentare gradualmente l’intensità luminosa o stabilizzare la CO₂. 3) Clorosi pallida: possibile carenza di ferro o azoto; fornire fertilizzazione equilibrata e costante. 4) Alghe sul tappeto: tipiche di luce eccessiva rispetto ai nutrienti/CO₂; ridurre fotoperiodo, migliorare circolazione, rimuovere manualmente e programmare cambi d’acqua regolari. Evitare trattamenti chimici aggressivi; puntare su prevenzione, equilibrio e manutenzione.
Conservazione, commercio e aspetti etici/legali
Stato IUCN: non valutata specificamente (dato disponibile per il genere ma non sempre per la specie). Non elencata in CITES. In UE non risulta inclusa nelle liste di specie invasive di rilevanza unionale (controllare aggiornamenti nazionali/regionali). Buone pratiche: non rilasciare mai piante o parti vegetative in corsi d’acqua o ambienti naturali; smaltire i residui in modo responsabile.
Errori comuni
Consigli pratici
Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)
Parametro | Range | Ottimale |
---|---|---|
Temperatura | 16–28 °C | 22–26 °C |
pH | 5,5–8,0 | 6,5–7,2 |
GH | 2–15 dGH | 4–10 dGH |
KH | 1–10 dKH | 2–6 dKH |
Conducibilità | 80–500 µS/cm | 150–300 µS/cm |
Luce | bassa–media | media |
CO₂ | 0–20+ mg/L | 10–20 mg/L |
Fertilizzazione (macro/micro) | leggera–media | bilanciata e costante |
Velocità crescita | lenta–media | media con CO₂ |
Posizione consigliata | primo piano–medio basso | primo piano |
Tipo di propagazione | stoloni, divisione del rizoma | stoloni |
Compatibilità con fauna | alta (pesci/invertebrati pacifici) | evitare grandi erbivori/scavatori |
Difficoltà | principiante–intermedio | principiante |
Crediti