mayaca

Mayaca sellowiana

Kunth, 1843

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In sintesi

Tassonomia e nomenclatura

Specie acquatica del genere Mayaca, famiglia Mayacaceae (ordine Poales). Il binomio Mayaca sellowiana è accettato da banche dati autorevoli (es. POWO/WFO). Esistono sinonimi storici minori in letteratura botanica, ma non d’uso acquariofilo. Nota di campo: nel commercio è talvolta confusa con M. fluviatilis; M. sellowiana tende a foglie un po’ più lunghe e portamento più "piumoso". La fioritura (rara in acquario) è a piccoli fiori a 3 tepali. Non risultano sottospecie/cultivar stabilizzate di rilievo.

Distribuzione e habitat

Nativa del Sud America, documentata in gran parte del Brasile e segnalata anche in Paraguay, Uruguay, Bolivia e nord-est dell’Argentina (dati di erbari/GBIF). Habitat tipici: corsi d’acqua lenti, margini di laghi e torbiere con substrati sabbiosi o torbosi, acque da chiare a "nere" (blackwater, ricche di acidi umici). Cresce in forma emersa (fuori dall’acqua) su suoli saturi d’acqua e in forma submersa (sommersa) fino a ~0,5–1 m di profondità; spesso forma tappeti densi in zone ben illuminate.

Descrizione fisica (foglie, fusto, radici, crescita)

Pianta a fusto tenero e sottile (circa 0,5–1,5 mm), con foglie lineari-ago disposte in spirale fitta, lunghe in genere 10–30 mm e molto sottili; il ciuffo assume un aspetto soffice "a scovolino". Colore dal verde chiaro al verde giallastro; apici talvolta rosati sotto luce intensa. Radici avventizie ai nodi (nodo = punto di inserzione di foglie/radici sul fusto), utili per l’ancoraggio. In emersione le foglie possono risultare più corte e robuste. I fiori, raramente osservati in acquario, sono piccoli e a 3 tepali biancastri-rosati. Altezza in acquario 15–40+ cm secondo condizioni.

Velocità di crescita e fattori che la influenzano

Velocità da media a rapida con luce forte, CO₂ disponibile e nutrienti equilibrati. In acqua molto tenera e acida sviluppa internodi corti e ciuffi densi; in acqua dura/alkalina tende a rallentare, allungarsi e può deperire. Temperature oltre 28–29 °C possono ridurre vigore e densità. Stabilità di CO₂ e microelementi (in particolare ferro) influenza nettamente la salute degli apici.

Comportamento e compatibilità con altri animali

Competitiva moderata: può ombreggiare il sottobosco se lasciata crescere senza potature. Le foglie sottili intrappolano facilmente detriti e microalghe se il flusso è scarso. Non è invasiva in vasca ma si propaga rapidamente con talee. Delicata al tatto: foglie e apici si danneggiano con pesci turbolenti; convive bene con piccoli caracidi, rasbore e gamberetti.

Parametri generali di coltivazione e condizioni di crescita

Acqua tenera e leggermente acida è preferita: pH 4,8–6,8 (ottimale 5,5–6,5); GH 0–8 dGH (ottimale 1–5); KH 0–4 dKH (ottimale 0–2). Conducibilità 30–250 µS/cm (ottimale 50–150). Temperatura 18–28 °C (ottimale 22–25 °C). Luce medio-alta; in luce debole si dirada e si spoglia alla base. CO₂ non obbligatoria ma fortemente consigliata per compattezza e colore (≈20–25 mg/L). Nutrizione: richiede un apporto continuo in colonna d’acqua di macro (N, P, K) e micro; sensibile a carenze di ferro (ingiallimenti) e a squilibri N:P eccessivi. Substrato preferito fine (sabbia/ghiaia fine); trae molti nutrienti dall’acqua, ma radici sane aiutano stabilità. Flusso dolce-ma-costante utile a mantenere le foglie pulite.

Tecniche di moltiplicazione (talea, stoloni, divisione, spore, ecc.)

Per talea apicale o di segmento: recidere 5–10 cm sopra un nodo e ripiantare; il tratto basale emetterà getti laterali dai nodi inferiori. Miglior radicazione se si interra leggermente il nodo. Potature frequenti favoriscono un cespuglio fitto. Non produce stoloni (fusti orizzontali sotterranei) in acquario.

Allestimento della vasca

Posizionamento consigliato come pianta di sfondo nelle vasche piccole-medie e come zona centrale/posteriore in vasche grandi. Piacevole come gruppo d’accento a contrasto con foglie larghe. Non ideale come galleggiante stabile; in paludario può essere coltivata anche emersa con elevata umidità. Disporre in ciuffi di 5–10 steli, distanziati 1–2 cm per garantire luce e ricircolo interno.

Salute e benessere (prevenzione)

Problemi comuni: 1) Ingiallimenti/clorosi degli apici: spesso carenza di ferro o micro; verificare anche CO₂ stabile. 2) Allungamento e basi spoglie: luce insufficiente o masse troppo dense; diradare e aumentare la luce. 3) "Melting" dopo inserimento: shock da differenze di KH/pH; acclimatare gradualmente e mantenere parametri stabili. 4) Alghe filamentose sulle foglie fini: tipiche di luce alta con CO₂ instabile; migliorare coerenza CO₂, flusso e manutenzione (potature leggere, sifonatura delicata). Evitare aumenti marcati di KH/GH: la specie ne risente.

Conservazione, commercio e aspetti etici/legali

Non valutata formalmente da IUCN (o dati non disponibili). Non elencata in CITES. In UE non risulta nell’elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. In natura può formare tappeti localmente estesi, ma non è segnalata come invasiva in Europa. Etica: non rilasciare mai esemplari o talee in ambienti naturali; smaltire i residui vegetali in modo responsabile.

Errori comuni

Consigli pratici

Tabella riassuntiva parametri (range ed ottimali)

ParametroRangeOttimale
Temperatura18–28 °C22–25 °C
pH4,8–6,8 (tolleranza fino ~7,2)5,5–6,5
GH0–8 dGH1–5 dGH
KH0–4 dKH0–2 dKH
Conducibilità30–250 µS/cm50–150 µS/cm
LuceMedia–AltaAlta (PAR adeguato e uniforme)
CO₂0–30 mg/L20–25 mg/L (stabile)
Fertilizzazione (macro/micro)Regolare in colonna (NPK+micro)Costante, con attenzione a Fe e micro
Velocità crescitaMedia–RapidaRapida con luce+CO₂
Posizione consigliataSfondo/CentroSfondo in gruppi
Tipo di propagazioneTalea apicale/segmentoTalea su nodi radicanti
Compatibilità con faunaBuona con piccoli pesci e invertebratiEvitare pesci grandi/turbolenti
DifficoltàIntermedioIntermedio

Crediti

📝 Fabio Rambaudi, Andrea Perotti
📷Wikimedia